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Fw: news
- Subject: Fw: news
- From: "Stefania Galllaro" <gallarous at tiscalinet.it>
- Date: Fri, 10 Aug 2001 07:06:34 +0200
----- Original Message ----- From: "Alberto Autelitano" <a.autelitano at amnesty.it> To: <Undisclosed-Recipient:;> Sent: Friday, August 10, 2001 12:17 AM Subject: news > Il presidente peruviano, evidentemente emozionato, ha giurato a Lima di > fronte a > un'enorme folla. Termina così la transizione durata otto mesi dopo la fuga > in > Giappone dell'ex presidente Alberto Fujimori. > LIMA - "Giuro per Dio, per la patria e per tutti i poveri del Perù". Con > queste > parole Alejandro Toledo diventa il sessantaseiesimo presidente della storia > peruviana, il primo, ed è un primato per tutto il Sudamerica, con origini > indigene. La data scelta per l'insediamento non è casuale, visto che il 28 > luglio > di 181 anni fa il Perù riusciva a conquistare l'indipendenza dalla Corona > spagnola. In questo stesso giorno, appena dodici mesi fa, il dittatore > Alberto > Fujimori sfidava il mondo intero proclamandosi per la terza volta presidente > al > termine di elezioni corrotte, mentre nelle strade di Lima lo stesso Toledo > marciava alla testa di una grande manifestazione di protesta che terminò poi > con violenti scontri di piazza. > > In un anno è cambiato tutto. Prima il crollo del regime, con la fuga di > Fujimori e > della sua anima nera Vladimiro Montesinos, poi il governo di transizione > presieduto dallo stimato costituzionalista Valentin Paniagua, infine le > elezioni > che hanno visto il trionfo al ballottaggio di questo economista di 53 anni, > che > ama farsi chiamare cholo, (indio), rivendicando orgogliosamente le origini > comuni alla maggioranza, da sempre maltrattata, dei peruviani. Toledo è > parso > visibilmente emozionato e ha concesso numerosi > fuori programma rispetto al cerimoniale, come quando è sceso dal > palco ancor prima di pronunciare il discorso per salutare il vecchio > ex capo di stato Fernando Belaunde e baciare subito dopo la > fronte di suo padre, ottantenne. Un forte applauso è scattato al > momento del saluto con il vulcanico presidente venezuelano Hugo > Chavez, come per ricucire le polemiche seguite alla cattura di > Montesinos a Caracas, un mese fa. Il discorso d'insediamento è > stato lungo, più di un'ora, e ha tracciato le linee guida del prossimo > governo. > > "Il futuro - ha esordito Toledo - ci aspetta con grandi aspettative. > Più della metà dei peruviani vive nella povertà, nelle zone rurali le > case non hanno luce e servizi igienici, mancano le scuole e gli > ospedali. Abbiamo molti problemi e differenze sociali ma > facciamo tutti parte di un popolo che vuole sollevarsi dalla > profonda crisi che sta attraversando". Ogni pausa merita un > applauso, mentre dai banchi del pubblico vengono lanciati le > consuete grida di battaglia del popolo toledista "Toledo, più > lavoro", "Toledo gioventù", fino ad invocare più volte Pachachutec, > ultimo imperatore della civiltà Incas al quale spesso El Cholo ama > ispirarsi. L'elenco delle urgenze è lungo: lotta contro la povertà e la > disoccupazione, sostegno alle imprese private, decentralizzazione > amministrative, oltre al pieno appoggio alla Commissione della > Verità che dovrà far luce sulle violazioni dei diritti umani compiute > dalla dittatura. Nel frattempo le telecamere si soffermano sui > grossi cartelli tenuti in mano dalle ultime tre deputate fujmoriste > elette nel nuovo parlamento. "No alla persecuzione politica, > rispettate i nostri voti, non ci farete tacere": le tre geishe, come > vengono chiamate dalla stampa locale, attirano per una manciata > di secondi l'attenzione della sala. Ma è solo un momento, Toledo > forse non se ne rende nemmeno conto impegnato com'è a leggere > il discorso che teneva in tasca da due anni, quanto è durata la > lunga campagna verso la presidenza. "Ci sono - continua - due > milioni e mezzi di peruviani sparsi per il mondo. Faremo una > "legge sul ritorno" per garantire ai nostri connazionali emigrati di > tornare in patria con un lavoro degno e buone speranze per il > futuro". Poi, rivolgendosi al palco d'onore dove trovano posto i > capi di Stato sudamericani venuti ad assistere alla cerimonia, > invoca un congelamento delle spese per gli armamenti in tutta la > regione. "Non ha senso - dice - predicare la pace se poi si > continua a finanziare l'industria bellica". I suoi "colleghi", > dall'argentino Fernando De la Rua al colombiano Andres Pastrana > al cileno Ricardo Lagos approvano e applaudono. > Il momento più delicato arriva subito dopo, quando vengono > chiamate in causa le Forze Armate peruviane, da sempre > elemento autonomo rispetto al potere politico. "Come > Comandante in capo delle Forze Armate proclamo una > ristrutturazione completa del settore militare, per ridare loro > credibilità e rispetto dopo gli scandali di corruzione dell'epoca > passata. Ribadisco inoltre la subalternità delle stesse al potere > politico: per questo ho deciso di nominare al ministero della difesa > e degli interni (da sempre in mano ai militari, ndr) dei civili". Il lungo > applauso in piedi dei deputati e ministri trascina il nuovo > presidente verso la parte finale del suo discorso. "Abbiamo tante > sfide davanti e non ci tireremo indietro. Il Perù ci aspetta". Domenica le > stesse > parole verranno pronunciate da uno scenario ancora più simbolico: le rovine > del > Macchu Picchu, capitale del glorioso Impero Incas, cuore del Perù. > Tratto da IL NUOVO del 28 LUGLIO 2001 > > **************************************************************************** > ****** > PERU, 31 LUG 2001 (9:4) > CONCLUSE CERIMONIE INVESTITURA TOLEDO,NEO PRESIDENTE SI > IMPEGNA IN PROMOZIONE DIRITTI INDIOS > > Il neo presidente peruviano Alejandro Toledo ha preso parte ieri ad una > parata militare a Lima, alla presenza - tra gli altri - del suo omologo > cileno Ricardo Lagos. L'evento ha avuto luogo nel Giorno dell'indipendenza > del Perù, a poche ore dal primo discorso del nuovo Capo di Stato alla > nazione, in cui Toledo ha chiesto il congelamento della compravendita di > armi nel continente americano. La parata è stata l'ultimo atto delle > celebrazioni indette per l'inaugurazione del mandato di Toledo. Nel fine > settimana, il nuovo presidente ha giurato fedeltà al suo Paese nella > meravigliosa cornice dell'anfiteatro inca di Sacsayhuamàn (Cuzco), > annunciando il ritorno delle lingue quechua e aymara nel sistema educativo > nazionale. Toledo ha quindi rilevato la necessità che "i peruviani si > rincontrino con la loro cultura", ribadendo il suo impegno a lottare > contro la povertà e l'emarginazione, che colpiscono soprattutto gli > indios. Momento culminante delle manifestazioni per l'investitura di > Toledo è stata la sottoscrizione della "Dichiarazione di Machu Picchu" da > parte dei leader dei Paesi andini, in cui si chiede il rispetto dei > diritti dei popoli indigeni ed un maggiore impegno a tutela dei diritti > umani nella regione. "Appoggiamo ogni sforzo per la promozione e > protezione del diritto all'identità - si legge nel testo - alla diversità > linguistica, politica, economica, a non essere obbligati alla migrazione, > alla proprietà intellettuale comune, alla medicina, ai riti e ad essere > eletti per servizi pubblici". Da qui l'impegno di Bolivia, Colombia, > Ecuador, Perú e Venezuela a favorire politiche a favore dei popoli > indigeni attraverso un tavolo di lavoro che si creerà dentro alla Comunità > andina delle nazioni (Can). Proprio la cittadella inca di Macchu Picchu, > situata sulle vette delle Ande orientali peruviane, è stata scelta da > Toledo per assumere la presidenza, in un atto di rispetto e tributo alla > cultura andina. (FB) > > Tratto da MI.S.N.A. (MIssionary Service News Agency) > > **************************************************************************** > ***** > PERU, 3 AGO 2001 (10:30) > EX CAPO CONSIGLIO SUPREMO GIUSTIZIA MILITARE DENUNCIATO PER VIOLAZIONI > DEI DIRITTI UMANI > > L'ex presidente del Consiglio supremo di giustizia militare (Csjm), > generale a riposo Guido Guevara, è stato denunciato presso la Corte > suprema peruviana per abuso di potere e violazioni dei diritti umani. > Con Guevara sono accusati anche altri venti uficiali delle Forze > armate, anch'essi ex membri del Csjm. La querela è stata presentata dal > procuratore generale Nicanor de la Fuente che si è basato su quanto > denunciato nel giugno scorso da Heriberto Benitez, deputato e > presidente della Commissione dei diritti umani del Collegio degli > avvocati di Lima. Benitez ha accusato il Csjm di aver violato i diritti > fondamentali di un numero imprecisato di civili, arrestati e processati > illegalmente negli anni 1992-2000, sotto il governo del destituito > presidente Alberto Fujimori. Il Csjm avrebbe inoltre insabbiato > l'inchiesta contro l'ex assessore presidenziale Vladimiro Montesinos > per il massacro di 9 studenti e un professore dell'Università Enrique > Guzman y Balle, meglio conosciuta come La Cantuta, perpetrato nella > capitale nel 1992. La strage è stata attribuita al famigerato "Grupo > Colina", uno squadrone della morte che rispondeva agli ordini dell'ex > capo 'de facto' dei Servizi segreti nazionali (Sin), attualmente agli > arresti nella base militare di El Callao per lo scandalo corruzione che > ha travolto il governo Fujimori nel settembre scorso. (FB) > > Tratto da MI.S.N.A. (MIssionary Service News Agency) > > **************************************************************************** > **** > PERU, 3 AGO 2001 (1:35) > MANDATO DI CATTURA INTERNAZIONALE CONTRO EX CAPO DI STATO > FUJIMORI > > Un nuovo capitolo della vicenda legata all'ex capo di Stato peruviano > Alberto Fujimori è emerso nella serata di ieri. La Corte suprema di > Lima ha spiccato un mandato di cattura internazionale contro l'ex > presidente di origine giapponese destituito dal Congresso peruviano nel > novembre scorso per "incapacità morale". Fujimori, che è accusato di > arricchimento illecito e vari altri reati, risiede attualmente a Tokyo > ed è in possesso anche della cittadinanza giapponese. Il governo > peruviano ha già sollecitato la sua estradizione ma il Giappone ha > finora respinto la possibilità di consegnarlo, dal momento che non > esiste un trattato che regoli la materia tra i due Paesi. Il mese > scorso, l'ambasciatore di Lima a Tokyo, Luis Macchiavello, aveva > annunciato che il governo peruviano avrebbe chiesto quanto prima a > quello giapponese la revoca della nazionalità nipponica all'ex > presidente Alberto Fujimori. L'obiettivo sarebbe quello di spianare la > strada all'estradizione del destituito capo di Stato. Secondo > l'ambasciatore, una legge permetterebbe all'esecutivo asiatico di > ritirare la nazionalità giapponese a coloro che ne abbiano anche una > seconda e abbiano esercitato un incarico pubblico in un Paese > straniero. Senza la doppia nazionalità Fujimori perderebbe la > protezione dell'ordinamento giuridico giapponese. Ieri, inoltre, il > governo peruviano ha precisato che intenderà ottenere il "rimpatrio" di > Victor Aritomi Shinto, ex ambasciatore del Perù in Giappone e cognato > di Alberto Fujimori, a cui Tokyo ha di recente concesso nuovamente la > nazionalità giapponese. È accusato dalla magistratura peruviana di > peculato, corruzione e associazione per delinquere. Anche Aritomi > Shinto è attualmente rifugiato in Giappone. (GM) > > Tratto da MI.S.N.A. (MIssionary Service News Agency) > > Alberto Autelitano > Via Degli Sminatori 10/h > 40026 Imola (BO) > Tel. 0338 - 2996862 > e-mail a.autelitano at amnesty.it > www.amnesty193.it > >
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