Fw: Agip in Ecuador e Nigeria: dure accuse da indigeni e ambientalisti



Agip in Ecuador e Nigeria: dure accuse da indigeni e ambientalisti
Organizzazioni ambientaliste e movimenti per i diritti umani attivi in
Ecuador e Nigeria
attribuiscono all'Agip pesanti responsabilità sia nella distruzione
ambientale, sia per pratiche ben
poco democratiche verso la popolazione che ha la ventura di vivere nelle sue
zone d'operazione.
Non è certo l'unica azienda petrolifera a cui si possano muovere addebiti
simili, ma, in quanto
italiani, si ha il dovere di interessarsi particolarmente al suo operato.
"Ecuador Accion Ecologica",
gruppo rappresentato al recente Public Forum da Aurora Donoso, ha spiegato
dinanzi alla platea
genovese come l'Agip sia nel consorzio europeo che ha deforestato oltre
mille ettari di foresta
amazzonica tropicale già solo nella fase di esplorazione per un nuovo
progetto petrolifero nel sud
del suo paese, scaricando rifiuti tossici nei fiumi e nei suoli e costruendo
un oleodotto di 136
chilometri che attraversa zone di foresta ancora intatta, riserve ecologiche
e zone coltivate; tutto
questo senza consultare preventivamente le popolazioni locali. Oggi l'Agip è
coinvolta in un nuovo
progetto, un nuovo oleodotto per il greggio pesante, che traverserà il paese
sudamericano da est a
ovest, dall'Amazzonia alla costa del Pacifico, per 500 chilometri. Le
popolazioni indigene e gli
ambientalisti avversano il progetto sia perché aprirà alla devastazione
altre zone di foresta vergine,
ma anche perché spingerà ad aumentare la produzione petrolifera. La stessa
Agip è sotto accusa in
Nigeria. Nel paese africano l'azienda petrolifera italiana partecipa al più
grande progetto
attualmente in sviluppo, l'impianto Bonny Island Lng per la liquefazione del
gas naturale (costa 3,8
miliardi di dollari ed è nel Rivers State, nel delta del Niger). Il progetto
è stato finanziato nel '95,
subito dopo l'esecuzione capitale di Ken Saro Wiwa e altri attivisti, tra le
critiche delle
organizzazioni per i diritti umani. Dal Rivers State giungono continue
notizie di uccisioni e
sequestri di persone: a soffocare le proteste della popolazione locale sono
mobilitati polizia ed
esercito. L'Agip è stata accusata di aver in diverse occasioni fornito i
mezzi con cui militari e
paramilitari vanno a "riportare l'ordine", operazioni che si concludono
regolarmente con morti e
villaggi incendiati. Se ne era già sentito parlare, ora Oronto Douglas
conferma e rincara. Del resto,
dice, "un documentario prodotto dalla Rai mostra tutto questo". In effetti
un documentario di
Silvestro Montanaro andrà in onda il 29 luglio in "C'era una volta", su
Rai3, e l'autore del reportage
conferma: "L'Agip è effettivamente accusata di violare le norme sull'impatto
ambientale, mantenere
rapporti ambigui con la polizia e i militari nigeriani, fomentare i
conflitti tra le comunità locali. Ma
mostreremo anche che là nel delta, a Port Harcour, metropoli di un milione
di abitanti divenuta
capitale mondiale dell'energia, la sera gli abitanti devono accendere le
candele".