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Colombia: uccisione di Catherine Aguilera
- Subject: Colombia: uccisione di Catherine Aguilera
- From: "Nello Margiotta" <animarg at tin.it>
- Date: Wed, 25 Jul 2001 20:52:13 +0200
dal Mattino di Napoli Catherine Aguilera guidava un movimento infantile con centomila aderenti che vuole cambiare la Colombia Bogotà. Dodici anni, uccisa con un colpo alla testa. Davanti agli occhi del fratello più grande che, tenendola per mano, la stava accompagnando a casa. Un piccolo corpicino ormai in una pozza di sangue sul selciato, testimone silenzioso e martoriato della cieca violenza che da quarant'anni affligge la società colombiana. Ma Catherine Aguilera non sarà ricordata soltanto come l 'ennesima vittima innocente di una «guerra» intestina, con tanto di «squadroni della morte», ma anche e soprattutto come una grande eroina della battaglia per la pace in tutto il mondo. A Bogotà tutti la conoscevano. Leader del movimento «Ninos por la paz» (Bimbi per la pace) Catherine era molto popolare nel quartiere dove abitava ed era ammirata per il suo impegno come figura preminente dell'associazione istituita dall'Unicef a metà degli anni Novanta che ha organizzato decine di manifestazioni. Catherine Aguilera, racconta ieri il quotidiano «El tiempo», era appena uscita da una lezione di inglese tenuta per mano dal fratello maggiore Jonathan quando, mentre attraversava il centro commerciale più importante della città, una pallottola l'ha raggiunta alla testa. È morta sul colpo. Forse non si è accorta di nulla. Un proiettile vagante? Le forze dell'ordine che stanno seguendo il caso non lo escludono anche se sono più propensi a seguire la pista di un omicidio premeditato, organizzato. Un agguato eseguito con un'arma munita di silenziatore. E stranamente, senza testimoni. Tranne il fratello di Catherine, ora in stato di shock. Nessuno infatti, compreso il ragazzo che la stava accompagnando, ha sentito il rumore dello sparo, nè visto nulla. La polizia accorsa sul posto - almeno stando alle prime dichiarazioni ufficiali - non è riuscita ancora a verificare se il colpo sia partito, come si presume, da una «postazione» dello stesso centro commerciale. Un corpicino di 12 anni straziato. Appena appresa la notizia la madre della piccola, Marlene Goez, è scoppiata in un pianto di rabbia: «Era una bambina. Una persona innocente. Non capisco perchè debba succedere una cosa così tremenda a un'adolescente di appena 12 anni. È inumano. Non riuscirò mai a darmene una spiegazione...». Non è la prima volta che un episodio di violenza colpisce in Colombia un bambino impegnato in campagne pacifiste. L'anno scorso fu sequestrato Dagoberto Ospina, nove anni, che aveva presieduto una «Giornata nazionale per la pace». Il bimbo è stato poi liberato con un blitz nel febbraio di quest'anno dalla polizia che ha addossato la responsabilità alle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc). Il movimento dei «Ninos por la paz» è molto attivo e conta circa centomila aderenti che moltiplicano senza sosta le loro iniziative: orientamento di coetanei, drammatizzazione teatrale della violenza sociale, organizzazione del «Carnevale della pace» e assistenza ai bambini che hanno perso tutto per fenomeni naturali come il terremoto del 1999. Non a caso per tre anni (dal 1998 al 2000) il movimento dei «Ninos por la paz» è stato candidato al premio Nobel per la pace. Nello www.peacelink.it/tematiche/latina/latina.htm
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