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I: news
- Subject: I: news
- From: "Stefania Gallaro" <gallarous at tiscalinet.it>
- Date: Mon, 2 Jul 2001 08:51:19 +0200
----- Original Message ----- From: Alberto Autelitano <a.autelitano at amnesty.it> To: <Undisclosed-Recipient:;> Sent: Monday, July 02, 2001 4:41 AM Subject: news > Vladimiro a fianco di Abimael > Da ieri Montesinos è nel super-carcere del Callao. Dove si trova il leader > di Sendero luminoso > MAURIZIO MATTEUZZI > > > > > Il destino a volte è beffardo. Da mercoledì notte Vladimiro Montesinos, l'ex > onnipotente rasputin che ha governato il Perù all'ombra del suo > schiavo-padrone Alberto Fujimori, è il settimo ospite dell'orrido carcere > nella base della Marina al Callao, il porto di Lima sulle acque grige del > Pacifico. Lo fece costruire lui per uomini che dovevano essere sepolti vivi. > Celle-cubicoli-tombe senza finestre sotto il livello del mare. Pensato per > metterci dentro Abimael Guzman, l'ex professore di sociologia > dell'università di Ayacucho che divenne il presidente della brutale > guerriglia polpottista di Sendero luminoso, con il nome di battaglia di > Presidente Gonzalo. Guzman fu preso nel '92 dai commandos antiterroristi > guidati dall'attuale ministro degli interni, il generale Antonio Ketin > Vidal, che allora si muoveva agli ordini del Doctor Vladimiro e che sabato > scorso era a Caracas ad arrestarlo. > Quante coincidenze. Nel carcere militare del Callao Montesinos si ritroverà > con Guzman e con Victor Polay, il leader dell'altro gruppo guerrigliero > peruviano, i Tupac Amaru, anch'egli caduto in trappola nel corso della > vittoriosa guerra di Fujimori alla "sovversione" (per questo piaceva tanto > agli americani e Montesinos era un collaboratore fisso della Cia). Gente che > vorrebbe fargli la festa, probabilmente. Ma la versione ufficiale afferma > che è proprio per preservare la sua sicurezza che ce l'hanno mandato. Se con > le 2000 cassette che si pensava costituissero la sua videoteca, è riuscito a > provocare tutti quegli sconquassi, figurarsi cosa potrebbe accadere dopo che > ha rivelato che i Vladi-video sono 30 mila, e lui è disposto a tirarli fuori > in cambio di "benefici". Fra cui un carcere civile e un processo con qualche > riguardo. Ora minaccia di entrare in sciopero della fame per protestare > contro la sistemazione al Callao. > La cattura di Montesinos ha riacceso le voglie di mettere le mani su > Fujimori. Ma con el Chino sarà più difficile. Non passa giorno che da Tokyo, > dove vive da novembre senza farsi vedere molto in giro e impegnato a > scrivere le sue memorie l'ex cocco di Washington, non venga ricordato che > Fujimori non sarà estradato in Perù. Primo perché non esiste un trattato > bilaterale di estradizione, secondo perché il Giappone non usa consegnare a > stranieri suoi concittadini. E l'astuto Fujimori fin dai tempi belli si è > messo al riparo da future burrasche e non ha mai rinunciato alla > cittadinanza nipponica dei suoi genitori, emigrati in Perù negli anni 30. > Oltretutto Fujimori in Giappone è considerato una specie di eroe. Perché > riuscì a concludere "felicemente" il lungo sequestro degli ostaggi vip nella > residenza dell'ambasciatore giapponese di Lima fra la fine del '96 e > l'aprile del '97. Felicemente nel senso che il commando dei Tupac Amaru fu > sterminato nell'incursione delle teste di cuoio e gli ostaggi liberati sani > e salvi. Quella brillante operazione potrebbe però rivelarsi un boomerang: > dato che verrà confermato che molti dei guerriglieri Mrta furono freddati > con un colpo alla nuca dopo che si erano arresi, questo vorrebbe dire che il > cittadino giapponese Fujimori avrebbe ordinato e commesso un crimini in > suolo giapponese. E quindi dovrebbe essere perseguito dalla giustizia > nipponica. > Se non mollerà Fujimori, il Giappone sembra più disponibile a estradare suo > cognato, Victor Aritomi Shinto, accusato di ruberie e malversazioni, ex > ambasciatore a Tokyo nel decennio fujimorista, ma che ha stupidamente > rinunciato alla cittadinanza giapponese. Basterà al prossimo presidente > Alejandro Toledo? > > Fonte Il Manifesto > > Alberto Autelitano > Via Degli Sminatori 10/h > 40026 Imola (BO) > Tel. 0338 - 2996862 > e-mail a.autelitano at amnesty.it > www.amnesty193.it >