I: news



----- Original Message -----
From: Alberto Autelitano <a.autelitano at amnesty.it>
To: <Undisclosed-Recipient:;>
Sent: Monday, July 02, 2001 4:41 AM
Subject: news


> Vladimiro a fianco di Abimael
> Da ieri Montesinos è nel super-carcere del Callao. Dove si trova il leader
> di Sendero luminoso
> MAURIZIO MATTEUZZI
>
>
>
>
> Il destino a volte è beffardo. Da mercoledì notte Vladimiro Montesinos,
l'ex
> onnipotente rasputin che ha governato il Perù all'ombra del suo
> schiavo-padrone Alberto Fujimori, è il settimo ospite dell'orrido carcere
> nella base della Marina al Callao, il porto di Lima sulle acque grige del
> Pacifico. Lo fece costruire lui per uomini che dovevano essere sepolti
vivi.
> Celle-cubicoli-tombe senza finestre sotto il livello del mare. Pensato per
> metterci dentro Abimael Guzman, l'ex professore di sociologia
> dell'università di Ayacucho che divenne il presidente della brutale
> guerriglia polpottista di Sendero luminoso, con il nome di battaglia di
> Presidente Gonzalo. Guzman fu preso nel '92 dai commandos antiterroristi
> guidati dall'attuale ministro degli interni, il generale Antonio Ketin
> Vidal, che allora si muoveva agli ordini del Doctor Vladimiro e che sabato
> scorso era a Caracas ad arrestarlo.
> Quante coincidenze. Nel carcere militare del Callao Montesinos si
ritroverà
> con Guzman e con Victor Polay, il leader dell'altro gruppo guerrigliero
> peruviano, i Tupac Amaru, anch'egli caduto in trappola nel corso della
> vittoriosa guerra di Fujimori alla "sovversione" (per questo piaceva tanto
> agli americani e Montesinos era un collaboratore fisso della Cia). Gente
che
> vorrebbe fargli la festa, probabilmente. Ma la versione ufficiale afferma
> che è proprio per preservare la sua sicurezza che ce l'hanno mandato. Se
con
> le 2000 cassette che si pensava costituissero la sua videoteca, è riuscito
a
> provocare tutti quegli sconquassi, figurarsi cosa potrebbe accadere dopo
che
> ha rivelato che i Vladi-video sono 30 mila, e lui è disposto a tirarli
fuori
> in cambio di "benefici". Fra cui un carcere civile e un processo con
qualche
> riguardo. Ora minaccia di entrare in sciopero della fame per protestare
> contro la sistemazione al Callao.
> La cattura di Montesinos ha riacceso le voglie di mettere le mani su
> Fujimori. Ma con el Chino sarà più difficile. Non passa giorno che da
Tokyo,
> dove vive da novembre senza farsi vedere molto in giro e impegnato a
> scrivere le sue memorie l'ex cocco di Washington, non venga ricordato che
> Fujimori non sarà estradato in Perù. Primo perché non esiste un trattato
> bilaterale di estradizione, secondo perché il Giappone non usa consegnare
a
> stranieri suoi concittadini. E l'astuto Fujimori fin dai tempi belli si è
> messo al riparo da future burrasche e non ha mai rinunciato alla
> cittadinanza nipponica dei suoi genitori, emigrati in Perù negli anni 30.
> Oltretutto Fujimori in Giappone è considerato una specie di eroe. Perché
> riuscì a concludere "felicemente" il lungo sequestro degli ostaggi vip
nella
> residenza dell'ambasciatore giapponese di Lima fra la fine del '96 e
> l'aprile del '97. Felicemente nel senso che il commando dei Tupac Amaru fu
> sterminato nell'incursione delle teste di cuoio e gli ostaggi liberati
sani
> e salvi. Quella brillante operazione potrebbe però rivelarsi un boomerang:
> dato che verrà confermato che molti dei guerriglieri Mrta furono freddati
> con un colpo alla nuca dopo che si erano arresi, questo vorrebbe dire che
il
> cittadino giapponese Fujimori avrebbe ordinato e commesso un crimini in
> suolo giapponese. E quindi dovrebbe essere perseguito dalla giustizia
> nipponica.
> Se non mollerà Fujimori, il Giappone sembra più disponibile a estradare
suo
> cognato, Victor Aritomi Shinto, accusato di ruberie e malversazioni, ex
> ambasciatore a Tokyo nel decennio fujimorista, ma che ha stupidamente
> rinunciato alla cittadinanza giapponese. Basterà al prossimo presidente
> Alejandro Toledo?
>
> Fonte Il Manifesto
>
> Alberto Autelitano
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> Tel. 0338 - 2996862
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