Appello per un giusto processo contro i colpevoli del massacro di Eldorado dos Carajas (Para/Brasile 1996)



Vi inviamo una proposta di messaggio da mandare alla giudice
del processo di Eldorado e alla Presidenza del Tribunale di Belem per
chiedere un giusto processo.
Vi chiediamo di firmare e far firmare il messaggio o ancor meglio di
scrivere messaggi originali anche in italiano.

I messaggi possono essere mandati per fax direttamente alla Dr. Eva
Coelho do Amaral e al Tribunale di giustizia o per e-mail al MST- Para
 <mstpara at skorpionet.com.br> e in copia a questo indirizzo o
all'indirizzo del nostro sito <MST at citinv.it>

Alleghiamo:
1- Messaggio in portoghese
2- traduzione del messaggio
3- breve scheda che ricapitola i fatti


Comitato di appoggio al MST




Dra. Eva Coelho do Amaral - Fax 5591 218 2334.

Presidência do Tribunal de Justiça do Pará - Fax 5591 2182454

Segundo os dados da Comissão Pastoral da Terra, 1517 trabalhadores
rurais foram assassinados no Brasil entre 1988 e 2000: quase todos os
responsáveis por estas mortes permanecem impunes.

O poder judiciário, nos últimos anos, esteve sempre pronto a punir
trabalhadores, pobres, marginalizados, militantes da luta pela terra,
enquanto que as condenações de mandantes dos homic'dios de trabalhadores

rurais não chegam a uma dezena.

O massacre de Eldorado foi um dos crimes mais graves dos últimos anos,
não somente pelo número de mortos, de feridos e de mutilados, 19 e 69,
mas pelo grande valor simbólico que assumiu. O monumento oferecido pelo
arquiteto Oscar Niemeyer, para gravar na pedra o grito que denunciava o
crime, foi destru'do poucos dias depois de ter sido erguido, "porque o
seu silêncio era insuportável aos olhos dos criminosos" - disse o poeta
Pedro Tierra.

O sangue derramado pelos 19 sem-terra grita para os céus há 5 anos
pedindo justiça.

Fazer justiça pelas v'timas de Eldorado não quer dizer resolver o
problema da impunidade no Brasil, mas pode ser um sinal significativo
nesta direção.

Em consideração de tudo isso, nós, cidadãos italianos, que acompanhamos
há anos as lutas dos trabalhadores rurais brasileiros pela dignidade e
pela justiça, confiamos em um processo justo, no qual os assassinos dos
19 trabalhadores de Eldorado e seus mandantes sejam finalmente punidos.

Firma.......................
Data....................................Città...................................
Stato...............................

++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

TRADUZIONE del messaggio
Secondo i dati della Commissione Pastorale della Terra, 1517 lavoratori

rurali sono stati uccisi in Brasile tra il 1988 e il 2000 : quasi tutti

i responsabili di queste morti sono rimasti impuniti.

Il potere giudiziario è stato in questi anni pronto nel punire
lavoratori, poveri, emarginati, militanti della lotta per la terra,
mentre le condanne di mandanti degli omicidi di lavoratori rurali non
raggiungono la decina.

Il massacro di Eldorado è stato uno dei crimini più gravi degli ultimi
anni non solo per il numero dei morti e dei feriti e mutilati, 19 e 69,

ma per il grande valore simbolico che ha assunto. Il monumento offerto

dall'architetto Oscar Niemeyer, per fissare nella pietra il grido che
denunciava il crimine, è stato spezzato pochi giorni dopo che era stato

eretto, "perché il suo silenzio era insopportabile agli occhi dei
criminali" - ha scritto il poeta Pedro Tierra.

Il sangue sparso dai 19 senza terra grida al cielo da 5 anni per
ottenere giustizia.

Fare giustizia per le vittime di Eldorado non vuol dire risolvere il
problema della impunità in Brasile ma può essere un segnale
significativo in questa direzione.

In considerazione di tutto ciò, noi cittadini italiani, che seguiamo da
anni le lotte dei contadini brasiliani per la dignità e la giustizia,
confidiamo in un processo giusto, nel quale gli assassini dei 19
contadini di Eldorado e i loro mandanti siano finalmente puniti.



++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++

SCHEDA SU ELDORADO

Nuovo processo per il massacro di Eldorado dos Carajás (Pará, Brasile)
di 19 contadini del Movimento Senza Terra

Il giorno 17 aprile 1996, intorno alle 4 del pomeriggio, 200 poliziotti,

al comando del colonnello Mario Colares Pantoja, compiendo un ordine
emanato dal governatore dello stato del Pará, Almir Gabriel, hanno dato
inizio a una delle più gravi violazioni dei diritti umani dell'America
Latina negli ultimi anni. Con il pretesto di liberare la strada N¡150
hanno ucciso a freddo 19 lavoratori rurali senza terra e ne hanno feriti

altri 69. I lavoratori rurali avevano bloccato la strada per spingere
il governo dello stato a mantenere la promessa di dare loro mezzi di
trasporto e alimenti per andare nella capitale dello stato a negoziare
la sistemazione di 2000 famiglie di senza terra nella fazenda Macaxeira

Alla fine di agosto 1999 sono stati assolti i 3 imputati principali del

processo per la strage di Eldorado. Il MST ha deciso di ricorrere
contro la sentenza che ha suscitato proteste di parlamentari,
intellettuali, cittadini del Brasile e del mondo intero. L'assoluzione

ha messo in dubbio infatti, ancora una volta, l'imparzialità della
giustizia brasiliana e ha confermato l'impunità con la quale possono
agire latifondisti e poliziotti.

L'11 aprile 2000 il Tribunale di Giustizia dello stato del Parà ha
deciso per 2 voti a 1 l'annullamento della sentenza dell'agosto 1999.
Ora quelli che hanno diretto la strage dovranno tornare sul banco degli
imputati.

Il 18 giugno 2001 comincerà a Belem, capitale dello stato di Para
(Brasile) il nuovo processo ai responsabili della strage.
Il Movimento dei Senza Terra brasiliani e tutti quelli che nel mondo lo
appoggiano chiedono che si tratti questa volta di un processo giusto,
che assicuri alla giustizia i responsabili della strage.