lettera aperta della madre di Natur al presidente della repubblica



Care amiche e amici,

questa é una lettera della madre di Natur al presidente della repubblica e
anche al popolo brasiliano.

Un grande abbraccio, dal Brasile,

Claudia




LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, SENATORI, DEPUTATI, MINISTRI

E AL POPOLO BRASILIANO



Il buon esempio inizia in casa ed inoltre è la lezione migliore! Mentre il
Senatore Antonio Carlos Magalhães compie azioni politiche a Brasilia a
favore della moralizzazione e contro l'impunità regnante in tutto il Paese,
qui nello stato di Bahia l'ex-sindaco del PFL di Ubaíra, Ivan Eça Menezes e
suo fratello Laurito Eça Menezes, hanno ucciso vigliaccamente, con un colpo
di pistola al cuore, il Presidente della Direzione del PV, Natur de Assis
Filho, 51 anni, figlio del poeta Natur de Assis e della professoressa Maria
Ivaneuza Souza de Assis.

Natur è stato esiliato politico negli anni '70, ha studiato Economia per
due anni all'università Autonoma di Città del Messico e Sociologia
all'Università Federale di Bahia e ha partecipato come professore alla
ricostruzione della democrazia in Mozambico.

Dopo l'amnistia, si è stabilito a Ubaíra, sua città natale. Era ecologista,
pacifista e credeva nel potere della parola come strumento capace di
promuovere mutamenti nell'essere umano e nella società in generale.
Ascoltava con attenzione le persone umili della città e, fin dall'inizio,
appoggiò la candidatura della Dr.ssa Rosane Fagundes Tavares, medico ed
oggi sindaco di Ubaíra, in base alla coalizione PSB/PT/PV.

La lotta dell'opposizione è durata 20 anni, con la famiglia Eça Menezes che
si é ininterrottamente alternata al potere, contando sempre sull'appoggio
del senatore bahiano Antonio Carlos Magalhães che, nell'ultima campagna
elettorale, era addirittura presente sul loro palco a Ubaíra.

Gli assassini e i loro fantocci, non rassegnati alla sconfitta politica,
hanno cominciato a perseguitare tutti coloro che hanno lottato per impedire
gli abusi e moralizzare le questioni pubbliche, allontanando i falsi
funzionari e combattendo gli arbitrii. Questo movimento di moralizzazione
avviato dalla gestione della Dr.ssa Rosane Tavares, ha generato una rivolta
tanto grande nei criminali, che li ha portati ad eliminare Natur per
rappresaglia e, ora, a minacciare di morte i suoi amici e la signora
sindaco, con telefonate anonime.

Tutto è iniziato con un tumulto nel Consiglio Comunale il giorno 9, dove si
discuteva di licenziare 5 impiegati assunti illegalmente dalla gestione
precedente (quando Lúcio, cognato dell'assassino, era sindaco). Dopo il
tumulto, circa 40 compagni di partito si sono recati nella casa di Ramalho,
che precedentemente era stato bastonato e ricoverato in ospedale, per
esaminare, come d'abitudine, il nastro della sessione del Consiglio.
All'improvviso si sono sentiti colpi di pistola e di fucile a ripetizione,
che hanno cominciato a perforare tutta la casa, cosí le persone hanno
cominciato a gridare impaurite, nascondendosi sotto i tavoli e i letti. Di
fronte a quella situazione, Natur è uscito per calmare gli animi, credendo
che, con le parole, avrebbe potuto fermare la furia ed evitare un massacro.

E uscí dicendo: "Ivan, che succede, calma", quando fu bloccato alle spalle
dal fratello Laurito Menezes in modo che Ivan potesse sparargli un colpo al
cuore.

Gli assassini sono fuggiti con l'appoggio dei loro compagni che li coprivano.

Sono già passati 6 giorni dal crimine e non è neanche stato decretato
l'arresto preventivo. Il capo della Polizia Civile, Altamirando Rodriguez,
ha affermato che essi si sono presentati in un Commissariato domenica
scorsa, giorno in cui non c'è servizio in quell'Ufficio e nessuno ha visto
niente. Il giornale "A Tarde" del 16/3 informa, sulla base della
dichiarazione di una persona che partecipa alle investigazioni, che quel
commissario telefonò alla Commissaria di Ubaíra, ordinando che non
decretasse l'arresto preventivo dei criminali. L'assassino, Ivan Eça
Menezes, ha già, presso il tribunale della città, dei processi pendenti che
non hanno avuto seguito a causa della connivenza dello Stato con il Potere
Giudiziario.

Questo è gravissimo! Perché, oltre a promuovere la violenza e la pratica
dei delitti, macchia gli strumenti della giustizia e fa in modo che la
popolazione non creda alla giustizia e prevalga l'impunità.

E' stata proprio questa impunità per 20 anni consecutivi a Ubaíra, che ha
portato gli assassini a compiere anche questo crimine orrendo.

Hanno ucciso un uomo onesto, come Natur de Assis Filho, che insegnava
proprio l'esercizio dell'etica, il senso civico e il rispetto per le
questioni pubbliche.



La famiglia di Natur de Assis Filho, costernata e indignata, pone le
seguenti domande al Presidente della Repubblica e alle autorità del Paese:

Perché, in Brasile, le famiglie in lutto che dovrebbero poter stare
raccolte nella loro sofferenza, devono esporre ed esibire il proprio dolore
per reclamare giustizia, quando invece dovrebbe succedere naturalmente?



Che cosa spinge un commissario di polizia come Altamirando Rodriguez, capo
della Polizia Civile di Bahia, a ostacolare il mandato di arresto
preventivo degli assassini?



Dove sono le armi del crimine? Dove sono i bossoli delle armi da fuoco
sparati durante l'assedio della casa dove si trovavano 40 persone
impaurite?



Perché, qui a Bahia, alle "Poste e Telegrafi" si sono rifiutati di spedire
un fax che espone i fatti del crimine, in cui sono coinvolti appartenenti
al PFL?



Che dire alla famiglia che, oltre a soffrire per la perdita di una persona
amata, si sente anche impotente di fronte al disinteresse del potere
pubblico verso la ricerca della giustizia?



Perché tanta pressione politica per coprire un crimine che ha costernato
tutta la popolazione bahiana e la cui ripercussione è ormai internazionale?





SVEGLIA BRASILE !!!!!!!!





Facciamo un appello forte a tutti i cittadini seri che lottano, perché nel
futuro i loro figli e nipoti possano vivere un pieno stato di diritto senza
la paura di subire coercizioni e intimidazioni.



Ci appelliamo al Presidente della Repubblica, ai Senatori, ai Ministri,
specialmente a quello della Giustizia, ai Deputati e alle persone oneste
che hanno incarichi pubblici in questo paese, che ci aiutino!



Ci appelliamo, in particolar modo, alla stampa e all'informazione, che ci
aiutino a rompere il muro di gomma a Bahia, perché le urla per la giustizia
dei famigliari, figli ed amici di Natur de Assis Filho, giungano in ogni
parte del Paese.



Ci appelliamo al Senatore Antonio Carlos Magalhães, affinché la bandiera
della moralizzazione, agitata là a Brasilia, venga issata a partire da qui
in Bahia.



Chiediamo inoltre al senatore: l'Onorevole è al corrente di questo crimine
orrendo successo a Ubaíra? L'Onorevole permetterà che questi assassini, per
il fatto di appartenere al PFL, rimangano liberi? Gli assassini
continueranno a terrorizzare impunemente il sindaco della Città e gli amici
della vittima?



ASPETTIAMO PROVVEDIMENTI URGENTI.

BAHIA DEVE DARE UN ESEMPIO!

IN FIN DEI CONTI, NON E' VERO CHE IL BRASILE E' COMINCIATO QUI?



Distintamente



Maria Ivaneuza Souza de Assis (Kátia Assis), madre di Natur de Assis Filho



PFL - Partito del Fronte Liberale

PV - Partito dei Verdi

PSB - Partito Socialista Brasiliano

PT - Partito dei Lavoratori


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