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lettera aperta della madre di Natur al presidente della repubblica
- Subject: lettera aperta della madre di Natur al presidente della repubblica
- From: "claudor" <claudor at tiscalinet.it>
- Date: Tue, 27 Mar 2001 15:55:43 +0200
Care amiche e amici, questa é una lettera della madre di Natur al presidente della repubblica e anche al popolo brasiliano. Un grande abbraccio, dal Brasile, Claudia LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, SENATORI, DEPUTATI, MINISTRI E AL POPOLO BRASILIANO Il buon esempio inizia in casa ed inoltre è la lezione migliore! Mentre il Senatore Antonio Carlos Magalhães compie azioni politiche a Brasilia a favore della moralizzazione e contro l'impunità regnante in tutto il Paese, qui nello stato di Bahia l'ex-sindaco del PFL di Ubaíra, Ivan Eça Menezes e suo fratello Laurito Eça Menezes, hanno ucciso vigliaccamente, con un colpo di pistola al cuore, il Presidente della Direzione del PV, Natur de Assis Filho, 51 anni, figlio del poeta Natur de Assis e della professoressa Maria Ivaneuza Souza de Assis. Natur è stato esiliato politico negli anni '70, ha studiato Economia per due anni all'università Autonoma di Città del Messico e Sociologia all'Università Federale di Bahia e ha partecipato come professore alla ricostruzione della democrazia in Mozambico. Dopo l'amnistia, si è stabilito a Ubaíra, sua città natale. Era ecologista, pacifista e credeva nel potere della parola come strumento capace di promuovere mutamenti nell'essere umano e nella società in generale. Ascoltava con attenzione le persone umili della città e, fin dall'inizio, appoggiò la candidatura della Dr.ssa Rosane Fagundes Tavares, medico ed oggi sindaco di Ubaíra, in base alla coalizione PSB/PT/PV. La lotta dell'opposizione è durata 20 anni, con la famiglia Eça Menezes che si é ininterrottamente alternata al potere, contando sempre sull'appoggio del senatore bahiano Antonio Carlos Magalhães che, nell'ultima campagna elettorale, era addirittura presente sul loro palco a Ubaíra. Gli assassini e i loro fantocci, non rassegnati alla sconfitta politica, hanno cominciato a perseguitare tutti coloro che hanno lottato per impedire gli abusi e moralizzare le questioni pubbliche, allontanando i falsi funzionari e combattendo gli arbitrii. Questo movimento di moralizzazione avviato dalla gestione della Dr.ssa Rosane Tavares, ha generato una rivolta tanto grande nei criminali, che li ha portati ad eliminare Natur per rappresaglia e, ora, a minacciare di morte i suoi amici e la signora sindaco, con telefonate anonime. Tutto è iniziato con un tumulto nel Consiglio Comunale il giorno 9, dove si discuteva di licenziare 5 impiegati assunti illegalmente dalla gestione precedente (quando Lúcio, cognato dell'assassino, era sindaco). Dopo il tumulto, circa 40 compagni di partito si sono recati nella casa di Ramalho, che precedentemente era stato bastonato e ricoverato in ospedale, per esaminare, come d'abitudine, il nastro della sessione del Consiglio. All'improvviso si sono sentiti colpi di pistola e di fucile a ripetizione, che hanno cominciato a perforare tutta la casa, cosí le persone hanno cominciato a gridare impaurite, nascondendosi sotto i tavoli e i letti. Di fronte a quella situazione, Natur è uscito per calmare gli animi, credendo che, con le parole, avrebbe potuto fermare la furia ed evitare un massacro. E uscí dicendo: "Ivan, che succede, calma", quando fu bloccato alle spalle dal fratello Laurito Menezes in modo che Ivan potesse sparargli un colpo al cuore. Gli assassini sono fuggiti con l'appoggio dei loro compagni che li coprivano. Sono già passati 6 giorni dal crimine e non è neanche stato decretato l'arresto preventivo. Il capo della Polizia Civile, Altamirando Rodriguez, ha affermato che essi si sono presentati in un Commissariato domenica scorsa, giorno in cui non c'è servizio in quell'Ufficio e nessuno ha visto niente. Il giornale "A Tarde" del 16/3 informa, sulla base della dichiarazione di una persona che partecipa alle investigazioni, che quel commissario telefonò alla Commissaria di Ubaíra, ordinando che non decretasse l'arresto preventivo dei criminali. L'assassino, Ivan Eça Menezes, ha già, presso il tribunale della città, dei processi pendenti che non hanno avuto seguito a causa della connivenza dello Stato con il Potere Giudiziario. Questo è gravissimo! Perché, oltre a promuovere la violenza e la pratica dei delitti, macchia gli strumenti della giustizia e fa in modo che la popolazione non creda alla giustizia e prevalga l'impunità. E' stata proprio questa impunità per 20 anni consecutivi a Ubaíra, che ha portato gli assassini a compiere anche questo crimine orrendo. Hanno ucciso un uomo onesto, come Natur de Assis Filho, che insegnava proprio l'esercizio dell'etica, il senso civico e il rispetto per le questioni pubbliche. La famiglia di Natur de Assis Filho, costernata e indignata, pone le seguenti domande al Presidente della Repubblica e alle autorità del Paese: Perché, in Brasile, le famiglie in lutto che dovrebbero poter stare raccolte nella loro sofferenza, devono esporre ed esibire il proprio dolore per reclamare giustizia, quando invece dovrebbe succedere naturalmente? Che cosa spinge un commissario di polizia come Altamirando Rodriguez, capo della Polizia Civile di Bahia, a ostacolare il mandato di arresto preventivo degli assassini? Dove sono le armi del crimine? Dove sono i bossoli delle armi da fuoco sparati durante l'assedio della casa dove si trovavano 40 persone impaurite? Perché, qui a Bahia, alle "Poste e Telegrafi" si sono rifiutati di spedire un fax che espone i fatti del crimine, in cui sono coinvolti appartenenti al PFL? Che dire alla famiglia che, oltre a soffrire per la perdita di una persona amata, si sente anche impotente di fronte al disinteresse del potere pubblico verso la ricerca della giustizia? Perché tanta pressione politica per coprire un crimine che ha costernato tutta la popolazione bahiana e la cui ripercussione è ormai internazionale? SVEGLIA BRASILE !!!!!!!! Facciamo un appello forte a tutti i cittadini seri che lottano, perché nel futuro i loro figli e nipoti possano vivere un pieno stato di diritto senza la paura di subire coercizioni e intimidazioni. Ci appelliamo al Presidente della Repubblica, ai Senatori, ai Ministri, specialmente a quello della Giustizia, ai Deputati e alle persone oneste che hanno incarichi pubblici in questo paese, che ci aiutino! Ci appelliamo, in particolar modo, alla stampa e all'informazione, che ci aiutino a rompere il muro di gomma a Bahia, perché le urla per la giustizia dei famigliari, figli ed amici di Natur de Assis Filho, giungano in ogni parte del Paese. Ci appelliamo al Senatore Antonio Carlos Magalhães, affinché la bandiera della moralizzazione, agitata là a Brasilia, venga issata a partire da qui in Bahia. Chiediamo inoltre al senatore: l'Onorevole è al corrente di questo crimine orrendo successo a Ubaíra? L'Onorevole permetterà che questi assassini, per il fatto di appartenere al PFL, rimangano liberi? Gli assassini continueranno a terrorizzare impunemente il sindaco della Città e gli amici della vittima? ASPETTIAMO PROVVEDIMENTI URGENTI. BAHIA DEVE DARE UN ESEMPIO! IN FIN DEI CONTI, NON E' VERO CHE IL BRASILE E' COMINCIATO QUI? Distintamente Maria Ivaneuza Souza de Assis (Kátia Assis), madre di Natur de Assis Filho PFL - Partito del Fronte Liberale PV - Partito dei Verdi PSB - Partito Socialista Brasiliano PT - Partito dei Lavoratori -- TiscaliNet, libero accesso ad Internet. http://www.tiscalinet.it
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