La Difesa dei diritti del Popolo Kurdo passa da Vicenza



Riceviamo, Sosteniamo e Diffondiamo:

Da: "Associazione Culturale Punto Rosso - Vicenza" <sparta at libero.it>

MAMMA LI TURCHI ...

Sabato 27 giugno 1998 alle ore 10,30 il server interne Isola nella rete,
associazione non profit che fornisce spazio e comunicazione a centri
sociali, organizzazioni e radio di movimento, associazioni di base e di
volontariato sociale, fu posto sotto sequestro dalla Polizia Postale di
Bologna. Il sequestro avvenne su ordine del Pubblico Ministero della
Procura Circondariale di Vicenza, dottor Paolo Pecori, a seguito della
querela promossa dall'agenzia di viaggio Turban Italia s.r.l. e fu aperto
un procedimento per diffamazione nei confronti del nostro collettivo e di
un suo rappresentante.

Il Collettivo Spartakus-Ass. Cult. Punto Rosso di Vicenza nel mese di
gennaio 1998 aveva trasmesso via internet un messaggio, con il quale
esprimeva solidarieta' al popolo Kurdo ed invitava a boicottare il turismo
verso la Turchia.

Come molti ricorderanno in quei mesi il nostro paese veniva coinvolto
direttamente nella questione Kurda, sia per i numerosi sbarchi di profughi,
sia per i casi Frisullo e Ocalan.

Oggi, a distanza di due mesi, poco o nulla e' cambiato, anzi:

- gli sbarchi dei kurdi sulle coste italiane continuano (fra i quali
numerosi sono i bambini).

- la Turchia ha rispristinato ufficialmente la reppressione pubblica contro
i kurdi (sono di questi giorni    notizie degli arresti dei sindaci di
Diyarbakir, Siirt e Bingol, tutti e tre militanti del partito filo-kurdo di
sinistra Hadep, con l'accusa di sempre:complicita' con il PKK).

- la CNN Turca e' stata oscurata per non permettergli di parlare di Ocalan

- e' stato impedito lo svolgimento della Conferenza Internazionale su LE
DONNE E LA PACE delle donne kurde ad Istanbul per fine febbraio.

- molti prigionieri kurdi continuano a morire nelle carceri turche.

Ed il lungo elenco delle violazioni dei diritti e di ogni tipo di liberta'
potrebbe continuare ... E' di questi giorni anche l'arrivo della
convocazione in tribunale di un nostro compagno.

A chi era convinto che tutto si fosse risolto in una bolla di sapone,
volgliamo invece far sapere che il procedimento penale continua: la prima
udienza e' stata fissata per il 2 Maggio 2000 presso il tribunale di Vicenza.

Noi continueremo sempre a sostenere che l'invito a non utilizzare strutture
turistiche di paesi come la Turchia, in cui vengono lesi i piu' elementari
diritti civili, rientri nelle liberta' di espressione garantite dall'art.
21 della Costituzione (vale la pena di ricordare che in Italia esistono
campagne di boiccottaggio contro aziende che speculano sulle miserie e
poverta' dei paesi del terzo mondo).

E' ora di finirla con quei potentati che, pur di difendere le loro ragioni
economiche, arrivano a calpestare tutti e tutto fino a stravolgere la realta':

NON SI POSSONO CONSIDERARE DIFFAMATORIE ESPRESSIONI DI PROTESTA CONTRO UN
PAESE CHE DA ANNI PRATICA UNA GUERRA GENOCIDA.

IL DIRITTO DI VIVERE E DI ESPRIMERSI DEVE ESSERE GARANTITO A TUTTI

Per queste ragioni chiediamo a tutti i gruppi, associazioni, centri
sociali, collettivi e singoli di partecipare come gesto di solidarieta' e
di indignazione alla prima udienza del processo che si svolgera'

  MARTEDI'  2 MAGGIO  2000  ALLE ORE 08,30
  PRESSO IL TRIBUNALE DI VICENZA

Per partecipazioni e adesioni: e-mail:sparta at libero.it
                               tel-fax-segr. 0444 542084

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