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pinguini
- Subject: pinguini
- From: PIER LUIGI GIACOMONI <rhenus at libero.it>
- Date: Thu, 16 Mar 2000 08:16:47 -100
so perfettamente che questa lista di discussione si occupa di argomenti seri come la politica, l'economia, il rispeto dei diritti umani... stavolta vorrei attirare l'attenzione su un rischio di catastrofe ambientale: l'estinzione dei pinguini della Patagonia. qualcuno forse ricordera' quello splendido libro di Sepulveda che si chiama "mondo alla fine del mondo", qualcuno forse ricordera' le splendide descrizioni d'ambiente del primo capitolo, ma anche il tentativo fatto dall'autore-narratore e dal suo compagno cileno di impedire una strage. qui vogliamo riproporre lo stesso motivo: i pinguini della Patagonia rischiano l'estinzione tanto a causa delle bizze del tempo, quanto a causa della pesca di frodo. Se volete saperne di piu' leggete l'articolo apparso oggi sul "corriere della sera" che vi offro e la scheda di illustrazione dei pinguini che aggiungo come omaggio. BUONA LETTURA, PLG ------------------------------------------------------------------------------- Nella riserva di Punta Tombo vivono un milione di uccelli marini: è la presenza più estesa al di fuori dell'Antartide. Ma la pesca illegale stravolge l'ecosistema: 85mila le vittime quest'anno Strage nel santuario dei pinguini Patagonia: così l'uomo mette in pericolo la colonia più grande del mondo DAL NOSTRO INVIATOPUNTA TOMBO (Provincia di Chubut, Patagonia argentina) Sembra un bambolotto spelacchiato di peluche bianco e nero. Magro, esanime, è steso nel nido sotto un cespuglio. Emette un flebile pigolio sibilante: invoca cibo dai genitori. Aspetta che, come rondini pascoliane, tornino a nutrirlo col becco. Il bambolotto di peluche è un pinguino nato 3 mesi fa. Morirà in poche ore. Perchè i genitori non verranno: andati in mare a cercare il cibo per lui, sono diventati preda di un'orca. All'ombra di un altro cespuglio, due pinguini adulti emettono un suono che sembra la ballata triste di una tromba sfiatata. è il pianto per i loro due piccoli morti appena nati: uno è finito nel becco di un gabbiano, il secondo è stato ucciso dalla polmonite. Sono scene di vita ordinaria nella più vasta e straordinaria colonia del piccolo Pinguino di Magellano al di fuori dell'Antartide: la riserva naturale di Punta Tombo. Affollata quest'anno dalla cifra record di quasi un milione di pinguini, quest'area unica al mondo, è però anche flagellata da una moria senza precedenti(circa 85 mila vittime) causata da un'estate australe troppo piovosa e con troppi sbalzi di temperatura. E dalla pesca illegale che ha tolto il cibo alle migliaia di neonati. è uno spettacolo a due facce, in effetti, quello che si vive in questi giorni, e fino a metà aprile, a 1.500 km da Buenos Aires e a un centinaio dall'altro paradiso naturale della penisola di Valdès, dove si riproducono centinaia di leoni ed elefanti marini. "Da non credere! Avevamo sempre pensato che i pinguini vivessero solo sui ghiacci", hanno scritto sul registro dei visitatori gli italiani Andrea e Marcello Pucci, che come altri 40 mila turisti sono venuti a scoprire la "pinguinera Stupore comprensibile: avete mai passeggiato fra migliaia di buffi uccelli (5 chili per 50 cm) inetti al volo, dalla inconfondibile livrea che si mescolano a nandù e guanachi? Che saltano fuori dalla risacca e con la loro ridicola andatura caracollante risalgono dalla spiaggia in una interminabile processione simili a tante monachelle? Che popolano le colline, beccano le gambe nude delle turiste, si fermano in mezzo alla pista e bloccano le auto mentre vanno a ripararsi dal sole sotto i cespugli di jume, dove hanno covato? "è stato un anno record commenta Nestor Garcia, responsabile del dipartimento conservazione della specie del ChubutOrmai il numero delle presenze è stabile sul milione Soprattutto dopo un calo del 21% nel '95 e la moria nel '92 di 17 mila esemplari causata dall'inquinamento."Sono giunte più di 250 mila coppie di pinguini riproduttori e oltre 300 mila pinguini immaturi sessualmente e anziani ù aggiungono i "guardafauna" Oscar Ferreria, 29 anni, e Fernando Acejo, 28, responsabili dell'area protettaLa colonia continua ad ampliarsi: se prima nidificavano nel raggio di 800 metri dal mare, ora scavano le tane anche a 3 chilometri Record di vivi, dunque, ma anche di morti."Dei 100 mila neonati attesi ne sono rimasti in vita forse 15 mila", sottolineano Amanda Nichaus e Amy Van Buren, due biologhe dell'università di Seattle, istituzione che, sotto la guida del professor Dee Boersma, dal 1983 studia la "pinguinera La riserva, creata nel 1979 su 210 ettari donati da un ex povero immigrato di Cosenza, Luigi La Regina (lo sottolinea orgoglioso il figlio Luis Emilio), ha ripreso da allora a popolarsi in tutta sicurezza: nel 1985 le coppie riproduttrici erano 180 mila; è stata bloccata la caccia dei giapponesi, che cercavano il grasso, la carne (con cui sfamare cani e gatti domestici) e la pelle (da cui ricavare guanti da golf). Ed è stato possibile il monitoraggio del modo di vivere di questa specie. "A 50 di essi abbiamo legato un anello numerato su una aletta spiegano le studiose americane mentre a una decina è stata inserita sulla schiena una radiotrasmittente che invia a un satellite i segnali, grazie ai quali possiamo esaminare gli spostamenti e la rotta seguita nei mesi di vita pelagica: da metà aprile, a 8 km orari, si trasferiscono sulle coste del Brasile "E a fine agosto tornano", esulta Andres Roberts, 43 anni, da 20 la guida più esperta della zona, per il quale i pinguini sono il "pane quotidiano", ma anche una grande passione. Roberts discende dai 153 pionieri gallesi che nel 1865 popolarono questa zona e ha lasciato la sua laurea in tecnica di allevamento ovino per seguire i pinguini, convinto com'è che i simpatici uccelli si rifugino a Punta Tombo perchè terra sacra agli indiani della zona che qui seppellivano gli stregoni. Magia a parte, a fine agosto ricomincia lo spettacolo della natura che in questi giorni è al massimo della rappresentazione. "I primi a sbarcare sono i maschi, seguiti a settembre dalle femmine e in ottobre dai vecchi e dai giovani, che, nati l'anno prima, devono cambiare il piumaggio è la ricostruzione di AndresI maschi riproduttori scavano i nidi sotto gli stessi cespugli dell'anno precedente. Dopo un breve corteggiamento si accoppiano, di solito con la stessa femmina. I pinguini, però, sono più fedeli al luogo che alla partner! E sono stati accertati anche casi di "omosessualità"Ai primi di ottobre vengono deposte due uova e dopo una quarantina di giorni di incubazione, condivisa con il maschio, nascono i piccoli. Il nido non può essere lasciato incustodito, perchè predatori sono ovunque: la skua, la petrella gigante, il gabbiano cuoco, in cielo; l'armadillo, la volpe grigia, in terra; orche, otarie, pescecani, in acqua. Per quasi 2 mesi e mezzo padre e madre si danno il cambio nella custodia. Nutrono i piccoli lasciandosi infilare il becco nella gola dopo essersi provocati il rigurgito onde consentire la fuoruscita del pescato. "Purtroppo quest'anno il cibo è scarso fa presente Fernando AcejoLa colpa è della pesca illegale di taiwanesi, giapponesi e spagnoli. I loro pescherecci arano il mare e lo impoveriscono di sardine, merluzzi, crostacei (krill). Ci mancava solo questo! Quasi non bastassero i danni delle piogge, che hanno portato via migliaia di uova, e gli sbalzi di temperatura, che hanno causato una strageUn ultimo pericolo è l'inquinamento da petroliere. "Come dimenticare quando accadde nel '92? ricorda Oscar FerreiraUna volta incatramati, i poveri animali si sono ritirati a riva e non sono tornati in acqua, perchè il petrolio annulla la permeabilizzazione. è stata una straziante agonia collettiva. Li abbiamo visti vagare sulla spiaggia beccandosi le piume nel tentativo di ripulire lo strato di grasso subcutaneo che aiuta l'effetto isolante delle piume. Alla fine, esausti, non si reggevano sulle zampine. E morivano Costantino Muscau ------------------------------------------------------------------------------- L'ESPERTO Omini in frac che volano sott'acqua I pinguini sono, per tutti, quei simpatici omini in frac che entrano senza bisogno di tanti cambiamenti nei cartoni animati o nella pubblicità di bibite o pastiglie alla menta glaciale. Effettivamente, per quel loro modo di starsene ritti, per la loro graziosa goffaggine, i pinguini sono, tra gli uccelli, i più antropomorfici. Insomma, il buon vecchio Disney ha dovuto faticare per fare di un topo quell'ometto infantile e perbenino che è Topolino. Con Pablo il pinguino gli è stato sufficiente qualche tocco, e il lavoro era fatto. Eppure esiste il modo per spazzar via i luoghi comuni. Basta raccontarlo mentre nuota: perchè il pinguino sott'acqua non nuota, vola. Nonostante la sua estrema specializzazione ha infatti mantenuto, là sotto, l'atteggiamento e i movimenti di un uccello in volo. E del resto è assodato che s'è evoluto da volatori. Anzi, più precisamente da uccelli oceanici che erano insieme nuotatori e volatori. Solo che lui, insistendo nella sua specializzazione sottomarina, ha perso la capacità di volo. Così si è trasformato in una specie di uccello-pesce. Le ali sono diventate pale, le penne sembrano peli (dunque è anche un po' un uccello-foca), mentre il colore è, se ci pensate, proprio da pesce. Se però, per liberarli dalla melensa ottica antropomorfica, i pinguini ho dovuto piazzarli sott'acqua, non posso dimenticarmeli quando sono fuori. Lì infatti è la loro socialità, lì in sterminate colonie si riproducono. Lì soprattutto s'è sviluppata la loro capacità di comunicazione, molto basata sulla gestualità. Sono diciotto le specie di pinguini e, dal Polo Sud, una è arrivata fino all'Equatore, alle Galapagos. è proprio questa la specie più a rischio d'estinzione. Evidentemente l'emigrazione di Pablo, il pinguino disneyano che soffriva il freddo, non è stata una mossa vincente. Danilo Mainardi ------------------------------------------------------------------------------- PIER LUIGI GIACOMONI rhenus at libero.it Net-Tamer V 1.11.2 - In Prova ------030150200023006049NTI--
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