I: [MST-Italia] Espulsioni in Parana/aggiornamento



 
 ESPULSIONI VIOLENTE DI SENZA TERRA IN PARANA'

Per favore mandate messaggi a
-- Governor Jaime Lerner: scgg at pr.gov.pr, fax: 0055 41-2530826

-- Minister of Justice, Mr. Jose Carlos Dias: acs at mj.gov.br,
fax:0055 61-3211565

-- President Fernando Henrique Cardoso: pr at planalto.gov.br, fax:
0055 61-3222314
 
 
From: Serena Romagnoli <md1042 at mclink.it>

 
 
 

Dalla Rete Nazionale Autonoma degli Avvocati Popolari

Il 25 febbraio centinaia di poliziotti hanno effettuato operazioni di espulsione  in due fazende del municipio di   Guairaçá, e dalla fazenda Eloà, nel nordest del  Paraná. Durante la prima espulsione  nella fazenda Figueira, la polizia, senza tentare di trattare, ha iniziato l'operazione con estrema violenza. I senza terra hanno tentato di resistere. I poliziotti hanno lanciato bombe e  pallottole di gomma, colpendo 31 persone e ferendo 26 uomini, 2 donne e 7 bambini (sono ancora in ospedale un bambino di due anni e una bambina di due mesi, intossicata dai gas. Sono state espulse 40 famiglie, con 228 bambini, secondo i dati della stessa Polizia Militare.

Nella  fazenda Santa Filomena, nello stesso comune, sono stati arrestati 10 uomini, non si sa fino ad ora quanti siano i feriti. Sono state cacciate 80 famiglie  con più di 200 bambini. Nella fazenda   Eloá, nel comune di  Terra Rica, sono state espulse circa 30 famiglie, senza notizie precise di arrestati o feriti.

Sono stati utilizzati circa 1000 poliziotti al comando del maggiore  Neves, capo del Gruppo Águia, coinvolto in operazioni che tendono a provocare terrore nei contadini, con interventi violenti, come nel caso dell'assassinio del leader  sem terra Teixeirinha nel 1992, nella regione di  Cascavel, Paraná.

Questo episodio accresce il numero delle vittime della politica del governo  Jaime Lerner, segnata dalla violazione dei diritti umani e dall'uso della violenza poliziesca nei confronti di problemi di carattere sociale.

Durante la ricerca dei responsabili per la morte del contadino Sebastião Camargo Filho, nel febbraio del 1998, sei uomini sono stati arrestati nella stessa fazenda  Figueira, che il giorno 25 è stata scenario di una nuova violenta espulsione voluta dal governo dello stato.

Alla mezzanotte circa del giorno 25 è stata pagata la cauzione per i 41 arrestati, permettendo così che tornassero nella regione dove erano state disperse la maggior parte delle famiglie

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Segue l'articolo del giornalista  Roberto Silva pubblicato ieri  26/02 sul giornale "Diário do Norte do Paraná"

In fondo la lista dei 41 arrestati

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DIÁRIO DO NORTE DO PARANÁ

La Polizia militare fa uso della violenza nel disoccupare una fazenda


 Usando una violenza estrema, circa 600 uomini della polizia militare hanno cacciato a forza, ieri mattina, 140 famiglie di senza terra che occupavano da ottobre la fazenda  Figueira, nel comune di Guairaça, a 30 chilometri da Paranavaí. L'azione della polizia ha prodotto un gran numero di feriti, colpiti da frammenti di bombe e proiettili di gomma; molti di loro erano bambini. I contadini hanno denunciato che tra le persone in gravi condizioni c'è un bambino di soli cinque mesi. Egli sarebbe stato intossicato da una bomba lacrimogena lanciata dentro la baracca nella quale dormiva. Un' altra bambina di due anni è stata ricoverata con schegge negli occhi e ferite all'addome.
Fino alla fine della serata di ieri i capi dell'MST di Querência do Norte, non avevano appurato il numero esatto di persone arrestate e ferite. Secondo l'avvocato   Avanilson Araújo, della Rete Nazionale  Autônoma di Avvocati Popolari (Renaap), alcuni feriti gravi sarebbero stati portati di nascosto in ospedali di altre regioni, i luoghi non sono stati rivelati dalla polizia. " E' la strategia che hanno trovato per cercare di nascondere la barbarie che hanno commesso", ha detto l'avvocato. Alla stampa è stato impedito di essere presente all'espulsione.  Repórteres, fotografi e cineoperatori sono stati tenuti lontani durante le ore di blocco che era stato organizzato nelle strade di accesso alla fazenda. Usando truculenza e minacce, i militari hanno anche tentato di impedire che i giornalisti si avvicinassero ai senza terra feriti e arrestati.  Alcuni poliziotti hanno tentato di convincere i giornalisti che la maggioranza dei senza terra  "si sarebbe graffiato" tentando di scappare. Questa versione dei fatti era stata concordata con il Governo dello Stato. Non hanno però saputo spiegare le ferite causate da proiettili di gomma, i colpi e i frammenti di bombe.

L'accesso all'area è stato permesso solo ai fazendeiros, ai loro sgherri e a persone che hanno aiutato la Polizia a smontare e bruciare gli accampamenti. La sede regionale della Unione Democratica Ruralista (UDR), di Paranavaí, ha offerto  20 camion e 18 autobus per il trasporto dei senza terra e delle poche cose che erano rimaste loro.
Abbiamo potuto verificare che molti bambini sono stati separati dai genitori e fatti salire con la forza sugli autobus. La Polizia nega e dice che tutti sarebbero stati portati alle città di origine.

Usando un tono sarcastico, alcuni poliziotti hanno aggiunto che l'espulsione si sarebbe realizzata in forma pacifica e che solo alcune persone sono state trattenute per trasporto di armi. Per quello che abbiamo appurato, le armi erano strumenti di lavoro come zappe, falci,coltelli, accette ecc. Alcuni contenitori con resti di cherosene e gasolio, combustibile usato per accendere lampioni, sono stati presentati come se fossero bombe molotov.

Le relazioni sulla violenza utilizzata dalla PM e la grande quantità di uomini, donne e bambini feriti, ha impressionato e preoccupato i membri del Centro di Giustizia Globale, avvocati James Cavallaro e Camila
Moreno, che sono arrivati ieri mattina a  Guairaça. Hanno detto che tutte le deposizioni e le foto scattate negli ospedali e nella Delegazione di  Paranavaí faranno parte di un rapporto che sarà consegnato all'ONU e alla Organizzazione degli Stati Americani.  Il nome del governatore Jaime Lerner, del Segretario di Sicurezza e degli ufficiali che  comandavano l'operazione, maggiore  Righoni (comandante del 8º BPM) e maggiore  Neves
(di Curitiba), saranno inclusi nel rapporto.

Fino alla chiusura di questo numero del giornale, le ore  18.30 (del 25)  - l' MST e il PT avevano già denunciato l'arresto di 31 persone, in accordo con la lista presentata dalla consigliera  Bia Corrêa (PT), di Maringá, 11 senza terra sarebbero stati portati nella  Santa Casa de Paranavaí e 4 ricoverati per la gravità delle ferite. Il rapporto denuncia anche la sparizione di 5 feriti. I numeri potrebbero aumentare,se la polizia avrà l'ordine di sgomberare altre due proprietà nella stessa regione.

Paura e disperazione



"Sono arrivati sparando su tutto quello che si muoveva. Non gli importava se era un adulto o un bambino. In maggioranza erano mascherati (coi cappucci) e sembrava che si divertissero. Ho sentito un forte colpo sulla faccia  e quando mi sono piegato per soccorrere il mio figlio più piccolo (Adriano di 4 anni) che era stato colpito ad una gamba  sono stato colpito sulla testa. Da quel momento non ho visto più niente, sono svenuto". Così si è sfogata piangendo la lavoratrice  Salete Pelissari, di 31 anni. L'altra sua  figlia , Claudimara, di 7 anni è stata colpita ad un braccio.

"Io stavo per andare al bagno quando ho sentito un colpo molto forte ad una gamba. Improvvisamente ho visto un gruppo di bambini che correva e piangeva e ho sentito grida di disperazione delle donne che andavano dietro ai loro figli. Poi ho visto un mucchio di uomini mascherati, con l'uniforme nera, tutti armati e un monte di cani che entravano nell'accampamento da tutti i lati. Ho sentito un liquido caldo scorrermi sulla gamba. Ho pensato che stavo sudando,ma passandoci la mano, mi sono accorto che ero stato raggiunto da un colpo di fucile" ha raccontato Paulo Trigueis, 78 anni, arrestato con l'accusa di mancanza di rispetto all'autorità.

"Stavo aiutando mia moglie a raccogliere le stoviglie sporche della sera prima, quando ho visto che tutti gridavano e correvano verso tutte le direzioni. In quel momento ho pensato ai pistoleiros e mi sono messo a correre anch'io. Quando stavo per arrivare nella baracca per prendere mio figlio, sono stato raggiunto da due colpi nella schiena. Ho guardato indietro e ho visto un poliziotto che mi guardava e stava inserendo altre due cartucce nel fucile. Ho pensato: sono morto. In quei momenti non si riesce a raziocinare, passa di tutto per la testa. Mi ricordo solo che mi sono buttato a terra e ho gridato perché non mi sparasse ancora. Il poliziotto ha avuto paura. Con l'arma puntata contro la mia testa, si è avvicinato e mi ha dato un colpo forte nelle costole. Sono allora mi ha lasciato perdere e se ne è andato correndo dietro agli altri".   (J.A.S, 48 anni , che ha chiesto di non essere identificato per paura di rappresaglie)

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Persone arrestate nella fazenda Figueira:
Almir Gonçalves Machado
Gerson Eduardo Locatelli
Inácio Vorpagel
José Alexandre
José Parmejani
Olair Ramos Cordeiro
Sabino Romero Lopez
Valmir Andrade Fagundes
Verci Soares de Camargo
Vilmar Alves Sobolesk
Gilson dos Santos
Arcídio Dias Santos
Claudinei Norberto dos Santos
Vladimir Moioli
José Correia Gomes
Arival Kailer
Darci de Conto
Eduardo Guedes
Manoel Gonçalves Vicente
Paulo Triches (78 anos)
João Pedro dos Santos
Alcides Dias Fausto
José Darci da Costa Silveira
Valmir Pedro de Souza
Lindolfo Barcelos
Liciel Laurindo
Gelson Luiz de Conto
Gilmar Golumbiski
Plínio Telvino Kaappes
Antônio Kessler
Valdair Roque
Presos na fazenda Santa Filomena
Ademir Rodrigues
Nelson Amarante
Paulo Camargo
Jocemar Cittadin
Evaldo Martins
Adão Luis Pinto
Ironi Rodrigues
Mário Ruth Schmidt
Ismael Tomás da Silva
Francisco Conrado