I: [MST-Italia] Espulsioni in Parana/aggiornamento
- Subject: I: [MST-Italia] Espulsioni in Parana/aggiornamento
- From: "Marina Beccuti" <marina.b at inrete.it>
- Date: Wed, 8 Mar 2000 18:47:05 +0100
Per favore mandate messaggi a -- Minister of Justice, Mr. Jose Carlos Dias: acs at mj.gov.br, -- President Fernando Henrique Cardoso: pr at planalto.gov.br, fax: Dalla Rete Nazionale Autonoma degli Avvocati Popolari Il 25 febbraio centinaia di poliziotti hanno effettuato operazioni di espulsione in due fazende del municipio di Guairaçá, e dalla fazenda Eloà, nel nordest del Paraná. Durante la prima espulsione nella fazenda Figueira, la polizia, senza tentare di trattare, ha iniziato l'operazione con estrema violenza. I senza terra hanno tentato di resistere. I poliziotti hanno lanciato bombe e pallottole di gomma, colpendo 31 persone e ferendo 26 uomini, 2 donne e 7 bambini (sono ancora in ospedale un bambino di due anni e una bambina di due mesi, intossicata dai gas. Sono state espulse 40 famiglie, con 228 bambini, secondo i dati della stessa Polizia Militare. Nella fazenda Santa Filomena, nello stesso comune, sono stati arrestati 10 uomini, non si sa fino ad ora quanti siano i feriti. Sono state cacciate 80 famiglie con più di 200 bambini. Nella fazenda Eloá, nel comune di Terra Rica, sono state espulse circa 30 famiglie, senza notizie precise di arrestati o feriti. Sono stati utilizzati circa 1000 poliziotti al comando del maggiore Neves, capo del Gruppo Águia, coinvolto in operazioni che tendono a provocare terrore nei contadini, con interventi violenti, come nel caso dell'assassinio del leader sem terra Teixeirinha nel 1992, nella regione di Cascavel, Paraná. Questo episodio accresce il numero delle vittime della politica del governo Jaime Lerner, segnata dalla violazione dei diritti umani e dall'uso della violenza poliziesca nei confronti di problemi di carattere sociale. Durante la ricerca dei responsabili per la morte del contadino Sebastião Camargo Filho, nel febbraio del 1998, sei uomini sono stati arrestati nella stessa fazenda Figueira, che il giorno 25 è stata scenario di una nuova violenta espulsione voluta dal governo dello stato. Alla mezzanotte circa del giorno 25 è stata pagata la cauzione per i 41 arrestati, permettendo così che tornassero nella regione dove erano state disperse la maggior parte delle famiglie ++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++ Segue l'articolo del giornalista Roberto Silva pubblicato ieri 26/02 sul giornale "Diário do Norte do Paraná" In fondo la lista dei 41 arrestati ========================================================================= DIÁRIO DO NORTE DO PARANÁ La Polizia militare fa uso della violenza nel disoccupare una fazenda L'accesso all'area è stato permesso solo ai fazendeiros, ai loro sgherri e a
persone che hanno aiutato la Polizia a smontare e bruciare gli accampamenti. La
sede regionale della Unione Democratica Ruralista (UDR), di Paranavaí, ha
offerto 20 camion e 18 autobus per il trasporto dei senza terra e delle
poche cose che erano rimaste loro. Usando un tono sarcastico, alcuni poliziotti hanno aggiunto che l'espulsione si sarebbe realizzata in forma pacifica e che solo alcune persone sono state trattenute per trasporto di armi. Per quello che abbiamo appurato, le armi erano strumenti di lavoro come zappe, falci,coltelli, accette ecc. Alcuni contenitori con resti di cherosene e gasolio, combustibile usato per accendere lampioni, sono stati presentati come se fossero bombe molotov. Le relazioni sulla violenza utilizzata dalla PM e la grande quantità di
uomini, donne e bambini feriti, ha impressionato e preoccupato i membri del
Centro di Giustizia Globale, avvocati James Cavallaro e Camila Fino alla chiusura di questo numero del giornale, le ore 18.30 (del 25) - l' MST e il PT avevano già denunciato l'arresto di 31 persone, in accordo con la lista presentata dalla consigliera Bia Corrêa (PT), di Maringá, 11 senza terra sarebbero stati portati nella Santa Casa de Paranavaí e 4 ricoverati per la gravità delle ferite. Il rapporto denuncia anche la sparizione di 5 feriti. I numeri potrebbero aumentare,se la polizia avrà l'ordine di sgomberare altre due proprietà nella stessa regione. "Sono arrivati sparando su tutto quello che si muoveva. Non gli importava se era un adulto o un bambino. In maggioranza erano mascherati (coi cappucci) e sembrava che si divertissero. Ho sentito un forte colpo sulla faccia e quando mi sono piegato per soccorrere il mio figlio più piccolo (Adriano di 4 anni) che era stato colpito ad una gamba sono stato colpito sulla testa. Da quel momento non ho visto più niente, sono svenuto". Così si è sfogata piangendo la lavoratrice Salete Pelissari, di 31 anni. L'altra sua figlia , Claudimara, di 7 anni è stata colpita ad un braccio. "Io stavo per andare al bagno quando ho sentito un colpo molto forte ad una gamba. Improvvisamente ho visto un gruppo di bambini che correva e piangeva e ho sentito grida di disperazione delle donne che andavano dietro ai loro figli. Poi ho visto un mucchio di uomini mascherati, con l'uniforme nera, tutti armati e un monte di cani che entravano nell'accampamento da tutti i lati. Ho sentito un liquido caldo scorrermi sulla gamba. Ho pensato che stavo sudando,ma passandoci la mano, mi sono accorto che ero stato raggiunto da un colpo di fucile" ha raccontato Paulo Trigueis, 78 anni, arrestato con l'accusa di mancanza di rispetto all'autorità. "Stavo aiutando mia moglie a raccogliere le stoviglie sporche della sera prima, quando ho visto che tutti gridavano e correvano verso tutte le direzioni. In quel momento ho pensato ai pistoleiros e mi sono messo a correre anch'io. Quando stavo per arrivare nella baracca per prendere mio figlio, sono stato raggiunto da due colpi nella schiena. Ho guardato indietro e ho visto un poliziotto che mi guardava e stava inserendo altre due cartucce nel fucile. Ho pensato: sono morto. In quei momenti non si riesce a raziocinare, passa di tutto per la testa. Mi ricordo solo che mi sono buttato a terra e ho gridato perché non mi sparasse ancora. Il poliziotto ha avuto paura. Con l'arma puntata contro la mia testa, si è avvicinato e mi ha dato un colpo forte nelle costole. Sono allora mi ha lasciato perdere e se ne è andato correndo dietro agli altri". (J.A.S, 48 anni , che ha chiesto di non essere identificato per paura di rappresaglie) ---------------------------------------------------------------------------- Persone arrestate nella fazenda Figueira:
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