GB: Straw viola la legge (Associazione Americana dei Giuristi)



       Dichiarazione della Associazione Americana dei Giuristi
                    http://www.presos.org/italia

Di fronte all'annuncio del Ministro britannico Straw rispetto alla sua
volontà di rifiutare l'estradizione di Pinochet per "ragioni umanitarie" ,
l'Associazione Americana dei Giuristi crede necessario formulare le
seguenti osservazioni:

1) La Convenzione Europea sulla Estradizione del 1957, che è lo strumento
giuridico vincolante gli Stati Parte (la Gran Bretagna e la Spagna) in
questa questione, non contiene nessuna disposizione che autorizzi il
rifiuto dell'estradizione per ragioni di salute. E ciò non si deve ad una
semplice dimenticanza, dal momento che il tema è stato dibattuto nel
processo di elaborazione della Convenzione e, dal momento che non si
pervenne ad un accordo, tale disposizione non venne inclusa (Rapporto
esplicativo della Convenzione, pag. 11).

Nel ratificare la Convenzione, per esempio, la Francia formulò una
dichiarazione aggiuntiva, riservandosi il diritto di rifiutare
l'estradizione in ragione dell'età dell'imputato, cosa che invece non fece
la Gran Bretagna quando ratificò la Convenzione, il 13 febbraio 1991.

In questo modo, se la Gran Bretagna rifiuterà l'estradizione, starà
violando i propri obblighi internazionali, in particolare il principio
"pacta servanda sunt": "Ogni trattato in vigore obbliga le parti e deve
essere compiuto da queste in buona fede" (art. 26 della Convenzione di
Vienna sul diritto dei trattati).

2) La decisione annunciata si basa su un rapporto medico che è mantenuto
confidenziale e, al tempo stesso, il Ministro Straw invita le parti che
sollecitano l'estradizione (il magistrato Garzón ed alcune ONG che sono
intervenute nelle udienze) a presentare le proprie allegazioni non al più
tardi del 18 gennaio. 

Bisogna segnalare che questo procedimento è una violazione flagrante delle
norme processuali universalmente riconosciute, dal momento che si pretende
che le parti interessate si pronuncino su un documento il cui contenuto non
è loro permesso conoscere.

Dall'altra parte, si è violato anticipatamente un altro principio
processuale fondamentale, dal momento che la perizia medica è stata
realizzata da medici designati d'ufficio, senza alcuna udienza previa delle
parti e senza dare l'opportunità che le parti designassero i propri periti.

Tutto indica che si è di fronte ad una manovra destinata ad assicurare
l'impunità di Pinochet e dei loro complici ed istigatori dentro e fuori dal
Cile, come lo prova il fatto che il signor John Grimley Evans, professore
di gerontologia clinica dell'Università di Oxford (che ha fatto parte della
squadra di medici che ha visitato Pinochet), abbia smentito le
dichiarazioni di Straw ed abbia affermato che l'ex dittatore può migliorare
ed anche recuperarsi completamente dai problemi di salute che lo affliggono
attualmente (come riportato dal quotidiano "Le Progrés", Lione, 16/01/2000,
pag. 2).

3) Per tali ragioni, si giustifica pienamente la richiesta del magistrato
Garzón di interrogare personalmente Pinochet e che questi sia visitato da
medici spagnoli.

La Gran Bretagna, che si è considerata autorizzata a ricorrere ai tribunali
francesi contro il rifiuto del governo francese di concedere una
estradizione (Regno Unito contro Ministero degli Affari Esteri della
Francia, Consiglio di Stato Francese, 15/10/1993), se mostrasse un minimo
di coerenza e di rispetto per la legalità, non dovrebbe rifiutare la
richiesta del magistrato Garzón. 

Dall'altra parte, la presunta demenza senile di Pinochet è ragionevole che
sia investigata, una volta che sia concessa l'estradizione, dal tribunale
spagnolo competente, il quale applicherà, dato il caso, le norme pertinenti
alla Legge di Istruttoria Criminale della Spagna (art. 383 e relativi).  

4) La Associazione Americana dei Giuristi afferma che se la Gran Bretagna
si rifiuterà di concedere l'estradizione di Pinochet commetterà una
grossolana violazione dei suoi obblighi internazionali e ciò sarà una prova
in più che l'impunità continua ad essere pienamente vigente a causa dei
leali servitori delle grandi potenze, qualsiasi sia la grandezza dei
crimini che questi abbiano commesso.

Associazione Americana dei Giuristi

Alejandro Teitelbaum,  
Rappresentante permanente a Ginevra

16 gennaio 2000

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