Carissimi direttori: "BUON ANNO"



Carissimi... buon anno

90 chilometri da Kimbau, un giorno ed una notte a piedi, nel cuore dell'Africa sud-sahariana, in piena savana, lontana centinaia di anni dalla civiltà... per raggiungere "l'oasi della parola"; una striscia di tre metri, dove nel nulla, chissà per quale prodigio atmosferico, c'è il segnale.

90 km....a piedi per fare squillare la notte di Natale il mio cellulare, a Torino... "Papà Angelo, joyeux noel"...

5 dollari, due mesi di stipendio per una supplente maestra.

Buon Natale dall'Africa Nera, ma le vere parole, non dette erano "non ti dimenticare di noi"... parole di speranza, parole dette per uscire dalle tenebre, dove si muore....malaria, malattia del sonno, MORBILLO, tubercolosi, TETANO, HIV/aids, meningite, rabbia... E DI FAME... si muore di fame,......................... cuori di sasso.

Qualcuno mi ha detto che non interessa, che non interessa la storia di Chiara, medico, italiana, 110 lode alla cattolica di Roma, corteggiata dall'OMS, per un accogliente ufficio, 49 anni, molti passati in Nicaragua, a ricucire, amputare ricomporre corpi, dilaniati da mine e colpi di guerra... 15 nell'attuale RDCongo, ex Zaire, in prima linea contro malattie dimenticate, contro l'indifferenza, l'avidità, la corruzione, l'ignoranza... gli ultimi 12 anni senza il braccio destro, lasciato sotto la jeep, rovesciatasi nelle piste del Congo... ma non ha mollato, non ha lasciato i suoi malati... neanche quando una delle tante guerre é arrivata a Kimbau... per violentare saccheggiare, uccidere.... non ha mollato é rimasta, a curare, anche gli assassini dei suoi amici....a curare chiunque avesse bisogno di cure....poiché ogni malato nella malattia, nella sofferenza é un malato....al di là di ogni credo, colore, cultura o quant'altro si voglia aggiungere. A Lei con i suoi 50kg. "braccio destro di resina" compreso, che scricchiola ad ogni suo passo, con le articolazioni meccaniche vecchie di 12anni. A Lei che ha per casa un giaciglio, circondato da una zanzariera stracciata, dove si reca stanca a riposare, dopo tutte le ore del giorno passate a visitare, a curare, quando... vi si reca....poiché se c'é un malato grave...resta in ospedale, 6 giorni su 7 ,giorno e notte, malarie su malarie....A LEI ho già detto.....aspetto risposte.... non interessa.....

MAAAAAAA, dovrò dirlo anche a LORO, per lettera....ed il petto mi scoppia, la gola si stringe....lo farò....ma prima vi parlerò ancora di loro, attraverso le foto e le parole....e vi dirò cosa racconterò.....

Non é pelle ed ossa, anzi é persino paffutello, ma é gonfio di nulla, da tempo non mangia e presto non mangerà più...Settimane dopo, un anziano, interrogato da me, sul perché i più piccini scappavano: urlando, cercando riparo tra le braccia della madre alla mia vista; mi spiegò che nelle lunghe notti equatoriali, quando le famiglie tra i morsi della fame aspettano il sonno, dinnanzi ad una pentola lercia macchiata di "fufu", le anziane raccontano ai più piccini, che gli antenati un giorno ritorneranno; e non saranno più neri, ma bianchi. Uomini bianchi, "MUNDELE" come mi chiamavano qui i primi giorni, prima di diventare Angelo.

Quando ho condiviso con loro la stessa acqua grigia, quando affamato anch'io, ho masticato i loro bruchi, per divenire poco a poco, nelle notti passate nelle capanne, nelle notti, sotto la luce della luna e delle stelle a raccontare interrogato sull'uomo bianco, Papà Angelo....

Lui ha spalancato gli occhi alla vista del bianco, l'antenato che tornava dalla morte....per portarlo con lui.... Non vi interessa vedere degli occhi innocenti, che hanno visto la morte giungere....non vi interessa....vedere il terrore di chi vuol vivere ma che capisce che vivere non può più....oramai. Che poco senso commerciale.....la gente fa coda ai botteghini per vedere cose finte che fanno scorrere l'adrenalina...quegli occhi sono, anzi erano veri.

Qualcuno mi ha detto che ero assillante, che la storia che avevo inviato era da vedere, con calma, poiché c'erano cose più "grandi" da dire....

Allora ho dato una occhiata alle cose più grandi....

Ma non ho trovato nulla di più grande, di una madre con tanta pena nel cuore e sulle ginocchia un fagotto. Dentro... il suo piccolo di 11mesi, benvenuta morte, che lo hai strappato alla terribile agonia del TETANO, madre, nel buio della notte a correre tra l'erba alta della savana per raggiungere Chiara, pochi minuti per trovare le parole da dirti, "non c'é più nulla da fare", accarezzarti il singhiozzo, che diventava gemito, lamento e poi urlo. Un semplice vaccino... Ma qui è normale, tetano, morbillo, polio, tifo, diarrea sanguinante, febbre emorragica é tutto normale. Non c'é l'acqua, non c'é nulla, ci sono solo le unghie per scavare un pozzo....o si aspetta la pioggia...o si va alle sorgenti; sempre molto lontane, perché dove c'é l'acqua che é vita, c'é anche la morte, travestita da insetto, che silenzioso ti punge, ti infetta e lentamente ti uccide, e se non ti uccide ti danneggia...per sempre.

Ma ci sono ricchezze che a noi interessano molto, alle quali prestiamo molta attenzione, con occhi languidi quando doniamo un diamante...oro, petrolio per le nostre vetture, comperate per crederci affermarti addirittura amati, belle, veloci, comode....coltan, minerale strategico, per la telefonia e l'industria aero-spaziale, uranio, cobalto.....legname...

MA non è l'acqua calda appena scoperta, di Africa se ne parla sin da quando ero un bambino, quando tra i banchi della parrocchia vi trovavo una busta bianca, con sopra, tra le parole "PER I MISSIONARI", su uno sfondo blu, c'era la foto in bianco e nero dello "scheletro" di un bambino circondato da mosche, all'epoca era il Biafra....poi l'Etiopia, la Somalia, il Sudan....di questi giorni il Niger, il Malawi (c'é persino un conto Unicredit per raccogliere fondi), lo Zambia e lo Zimbawe...queste sono solo le carestie, aggiungiamoci l'Aids e le guerre...
E' evidente che c'é qualcuno che di Africa ci vive....ma é un'altra storia.

Questa invece è una storia d'amore, anche se all'inizio appare spesso la parola morte, è una storia d'amore, un amore enorme. Raccontata da donne gravide che vanno nei campi, alla sorgente, da donne con in braccio i bambini, vestite con i "panni" più belli, sorridenti perché sono riuscite ad avere i vaccini... ...Dappertutto donne con la vita nel ventre, vera ricchezza del Congo, ricchezza del mondo, l'arma per sconfiggere la morte: la vita.

Raccontata da Lei, minuta, fragile....con le sue interminabili notti, sola... le tante lacrime; ed i suoi bei sorrisi.

Parlare di lei, sarebbe parlare di loro, dirgli non siete più soli...e sarebbe come prenderla in braccio, stringerla al petto, e coccolarla come si coccola una figlia, una sposa....una madre....una sorella.

Grazie Chiara.

Papà Angelo    011-8193481 - 333-6949332

http://www.angelo-orlando.com
http://italy.peacelink.org/kimbau/articles/art_13655.html