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comunicato su comportamento antisindacale nella scuola a como



C.U.B. SCUOLA
Corso Marconi 34, 10125 Torino
Telefax 011655897 e mail cub.scuola@tiscali.it

Succede a Como
una piccola storia ignobile

Come, secondo gli apparatnik di CGIL, CISL e SNALS di Como, si dovrebbe
passare  dall'impossibilità di indire assemblee a quella di parteciparvi e
di partecipare alla contrattazione, come sindacato, persino dove abbiamo
dei delegati.
Visto che i sindacati di stato denunciano, con ragione, le porcherie di
parte governativa per quanto riguarda l'informazione e, nelle assemblee,
blaterano di "unità", sarebbe il caso di far votare mozioni e raccogliere
firme a favore della libertà sindacale di delegati di questi sindacati.
Sarà il caso, inoltre, di raccogliere informazioni su comportamenti
analoghi.



Lunedì 15 marzo: assemblea di istituto indetta dalle RSU (tra cui una
rappresentante eletta nelle liste CUB) alla Direzione Didattica di Erba
(Como).
Ordine del giorno: contratto di istituto sulla gestione delle risorse.

La collega Antonietta Rusconi del Coordinamento Provinciale CUB Scuola,
invitata dalla nostra RSU (tra l'altro aveva ricevuto anche una
comunicazione via fax da parte della segreteria della scuola) si presenta.
I rappresentanti provinciali CISL, CGIL, SNALS (quest'ultimo non ha un
proprio RSU interno) la bloccano, sostenendo che non ha diritto di
partecipare all'assemblea in quanto la CUB non è un sindacato firmatario
del contratto nazionale.
Antonietta Rusconi contesta la loro pretesa sostenendo che nessuna norma
vieta la partecipazione di un sindacalista CUB a un'assemblea indetta dalle
RSU; chiede che le venga citata la presunta fonte normativa cui si
appellano.
Il rappresentante della CGIL appare visibilmente imbarazzato, sfoglia il
contratto alla ricerca di un veto che non trova. Quelli dello SNALS e della
CISL sostengono che la norma che non ammette i sindacati di base alla fase
contrattuale di istituto va intesa "estensivamente" anche alle assemblee in
quanto, avendo per materia la contrattazione, sono esse stesse una fase
della contrattazione!
La sindacalista della CUB Scuola rivendica il diritto della RSU ad una
consulenza del proprio sindacato sia durante le assemblee che durante la
contrattazione.
Le rispondono che il cosiddetto consulente non entra materialmente nelle
stanze (il cosiddetto "tavolo") della trattativa, ma può al più attendere
fuori, e la RSU può uscire a consultarlo!
In breve, visto che nessuno recede dalla propria posizione e non si trova
un accordo, afferma che è sua intenzione rimanere e loro le voltano le
spalle, al che si siede e rimane.
Lo scambio, per la verità assai vivace, di opinioni è avvenuto prima
dell'inizio dell'assemblea stessa, e vi hanno assistito numerosi lavoratori.

Martedì 16 marzo Aggiornamento da Como: assemblea di istituto per il
personale ATA (una RSU della CGIL, una della CUB, una della CISL) un'altra
alla scuola media di Pontelambro. Sono presenti i segretari provinciali
della CGIL e della CISL, più un sindacalista dello SNALS.

La sindacalista della CUB qualche minuto dopo l'inizio dell'assemblea e il
nostro RSU la presenta come suo sindacalista di riferimento da lui invitato
quale consulente.
Il segretario CISL le contesta il diritto di partecipare, gli altri
sindacalisti e le altre RSU fanno blocco, uno scambio violento di opinioni,
Antonietta Rusconi chiede che citino davanti ai lavoratori la norma che le
vieterebbe di presenziare ecc. Nessuno di loro ovviamente cita nulla.
Argomentazione CISL: come le RSU solo congiuntamente quindi a maggioranza
possono indire le assemblee, così solo congiuntamente possono invitare un
sindacato che non abbia di per sé titolo alla partecipazione in quanto
maggiormente rappresentativo. I lavoratori presenti non possono
pronunciarsi, viene loro vietato.
Conclusione: se Antonietta Rusconi si ferma, i vari sindacalisti se ne
vanno, le due RSU comprese, e l'assemblea viene sciolta. A questo punto
Antonietta Rusconi dichiara che se ne va le: quello che doveva dire lo ha
detto, il nostro RSU è comunque in grado di gestire l'assemblea (e infatti,
poi, l'assemblea si risolve accogliendo le proposte CUB sulla gestione
delle risorse).


Alcune, provvisorie, conclusioni

1. anche ammettendo che la vicenda appena descritta sia, in parte, il
prodotto dello zelo eccessivo di alcuni burocrati locali si tratta di un
fatto gravissimo. È, infatti, nostro convincimento che la bestiale
arroganza di costoro sia coperta dalle loto organizzazioni e che, se si
lascia perdere, la loro bizzarra interpretazione della normativa verrebbe
ripresa altrove
2. dapprima l'assemblea è stata negata ai lavoratori e riservata ai
sindacati, poi è stata riservata ai sindacati firmatari del contratto ed
alle RSU, poi si è preteso che le RSU potessero indire un'assemblea solo
all'unanimità, ora si pretende che le RSU  siano divisi fra delegati di
serie a (i fedeli fidati dei sindacati di stato) e delegati di serie b (i
delegati dei sindacati di base e tutti quelli non disposti a piegare la
schiena)
3. la CUB Scuola non intende far passare sotto silenzio quanto è avvenuto e
intende ricorrere in tutte le sedi contro il comportamento di costoro che,
oltre ad essere inaccettabile dal punto di vista dell'etica sindacale, è
palesemente illegittimo anche dal punto di vista della stessa legislazione
attuale

Vi chiediamo, intanto, di far girare l'informazione su questa piccola
storia ignobile e di inviare lettere di protesta ai seguenti indirizzi
como@cgilscuola.it
cislscuola_como@cisl.it
lombardia.co@snals,it