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TuttoscuolaNEWS n. 123



Notizie, commenti e indiscrezioni sul mondo della scuola.
La newsletter settimanale di Tuttoscuola, la rivista per
insegnanti, genitori e studenti.

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N. 123, 27 ottobre 2003


SOMMARIO

1. Il crocifisso e gli altri (tra cui 100 mila alunni musulmani)
2. Chador in aula. L'Italia come la Francia?
3. Insegnamento della religione cattolica: in arrivo i nuovi programmi
4. Insegnanti dei professionali: no alla regionalizzazione
5. I dati del Miur confermano: sciopero per le pensioni riuscito

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le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.27/123:

- 8 milioni di alunni si avvalgono dell'IRC
- Prossimo il bando di concorso per il ruolo dei docenti di religione
- Punto per punto: l'UDC scopre le sue carte
- Due o tre: il vicario dov'e'?
- Invalsi: dati della maturita' e prove di riforma

E  poi  tutte  le  scadenze  aggiornate  della  scuola  nella  rubrica
TuttoscuolaMEMORANDUM

Per consultarle: http://www.tuttoscuola.com/focus
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1. Il crocifisso e gli altri (tra cui 100 mila alunni musulmani)

La sentenza del tribunale di L'Aquila sull'esposizione del  crocifisso
nelle aule scolastiche ha riportato i toni aspri di una  polemica  mai
sopita e che certamente non aiuta  a  creare  un  clima  sereno  e  di
tolleranza come da molte parti si auspica.
E' un problema che in Italia e' stato affrontato  e  risolto  in  piu'
occasioni: vi sono state negli anni prese di posizione  del  Consiglio
di Stato, della Cassazione e dell'Avvocatura  dello  Stato  che  hanno
tutte confermato la piena vigenza dell'art. 118 del Regio  decreto  n.
965 del 1924, che recita: ìogni istituto  ha  la  bandiera  nazionale;
ogni aula, l'immagine del Crocifisso e il ritratto del Reî.
Ma  ora  l'esplosione  del  fenomeno  degli  immigrati  ripropone  con
scottante    attualita'  la  ìvexata  quaestioî.  E  il  provvedimento
d'urgenza, in attesa di un giudizio di merito, del  giudice  Montanaro
che impone la rimozione del simbolo cristiano dall'aula  della  scuola
statale "Antonio Silveri" di Ofena (Aq) e' destinato  ad  alimentare
ulteriori polemiche sul tema dell'immigrazione.
Partiamo dai  numeri.  Del  forte  incremento  del  numero  di  alunni
stranieri   nelle  nostre  scuole  abbiamo  gia'  detto  nelle  scorse
settimane (v. TuttoscuolaNEWS n. 121 e 122). Sono  passati  in  cinque
anni da 70 mila a  232  mila  (il  3%  del  totale  della  popolazione
scolastica). Ma quanti di questi sono di religione  non  cristiana,  e
quindi potenzialmente ìallergiciî - secondo qualcuno - al  crocifisso?
127 mila. E sono anch'essi in rapida crescita (l'anno scorso erano  un
quarto in meno).
Buddisti,   induisti,  scintoisti,  ma  soprattutto  musulmani:  hanno
sfondato quest'anno il muro dei centomila i seguaci  di  Maometto  che
affollano    le    aule    italiane    (
http://www.tuttoscuola.com/ts_news_123-1.doc ).
L'anno scorso erano 19 mila in meno e nel 2010  potrebbero  essere  in
base alle proiezioni, piu' di 200 mila.


2. Chador in aula. L'Italia come la Francia?

Studenti di 189 nazionalita' diverse affollano le scuole italiane, con
una forte comunita' musulmana di oltre 100 mila alunni.
A leggere questi dati non e' tanto o solo la questione del  crocifisso
a far riflettere. Tra quanto si affaccera' anche in Italia il problema
del velo islamico tra  i  banchi  di  scuola,  da  15  anni  fonte  di
polemiche in Francia?
Oltralpe e' diventato un  caso  nazionale:  il  governo  e'  ormai  in
imbarazzo, vorrebbe evitare di ricorrere a una  legge  ma  il  premier
Raffarin non la esclude piu'.
La ìguerra del chadorî, che oppone allieve che si presentano in classe
con il velo islamico e insegnanti restii ad  accettarle,  caratterizza
da molti anni le cronache scolastiche francesi. Nel ë94, di fronte  al
moltiplicarsi di scioperi e proteste, il ministero dell'Educazione  ha
emanato un provvedimento (la cosiddetta ìcircolare Bayrouî,  dal  nome
del ministro dell'epoca) che  proibisce  agli  studenti  di  indossare
nelle    scuole    pubbliche   ìsimboli  religiosi  ostentatori,  che
costituiscano in se stessi elementi di proselitismo''. Ma la circolare
non ha certo risolto il problema e il governo pensa adesso a una legge
che regolamenti la spinosa materia.
E in Italia? Per ora il fenomeno e' limitato, ma l'esperienza francese
dovrebbe indurre la societa' italiana a porsi per tempo  il  problema.
Non    e'    insomma   solo   la   controversia  sulla  legittimita'
dell'esposizione  del  crocifisso  in  aula  a  rendere  pressante  la
questione dell'integrazione e dell'educazione interculturale.

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3. Insegnamento della religione cattolica: in arrivo i nuovi programmi

Mentre scoppia la polemica sul crocifisso, si chiarisce come cambiera'
l'insegnamento della religione cattolica con la riforma.
Nelle ìIndicazioni nazionali per i piani  di  studio  personalizzatiî,
allegate allo schema di decreto  legislativo  per  l'attuazione  della
riforma Moratti per la scuola dell'infanzia e per il  primo  ciclo  di
istruzione,    mancavano    soltanto   gli   obiettivi  specifici  di
apprendimento per la  religione  cattolica.  Nell'apposito  paragrafo,
infatti, risultava  questa  dicitura:  ìSi  rimanda  alle  Indicazioni
vigenti o a quelle che saranno indicate d'intesa con la Ceiî.
Ora quel vuoto e' stato colmato per la scuola dell'infanzia e  per  la
scuola primaria.
Il ministro Moratti e il cardinale Camillo  Ruini  per  la  CEI  hanno
sottoscritto il protocollo d'intesa con il quale sono  stati  definiti
gli "Obiettivi specifici di Apprendimento  per  l'Insegnamento  della
Religione Cattolica (IRC)" della Scuola dell'Infanzia e della  Scuola
Primaria (quelli per la scuola secondaria arriveranno dopo).
La firma corona  il  lavoro  di  preparazione  -  come  si  legge  nel
comunicato stampa del Miur -  che  ha  tenuto  conto  degli  Obiettivi
specifici    delle   altre  discipline  e  soprattutto  del  "Profilo
educativo, culturale e professionale  dello  studente  alla  fine  del
primo ciclo di istruzione (6-14 anni)", senza  perdere  di  vista  la
specificita' dell'IRCî.
Ora    le   ìIndicazioni  nazionaliî  -  attualmente  all'esame  delle
Commissioni di merito in Parlamento in quanto parte  integrante  dello
schema di decreto legislativo per  il  primo  ciclo  di  istruzione  -
potranno essere  integrate  e  completate  dagli  obiettivi  specifici
dell'IRC.

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4. Insegnanti dei professionali: no alla regionalizzazione

Solo il 48,6% degli insegnanti che  prestano  servizio  negli  attuali
Istituti professionali di Stato (IPS) sarebbe disponibile a continuare
ad insegnarvi qualora essi fossero inseriti nel  costituendo  ìsecondo
canaleî, ma di questi solo il 4% lo farebbe ìin ogni casoî.  Il  35,1%
si dichiara invece indisponibile. E' quanto  risulta  da  una  recente
ricerca condotta dall'ISFOL su un campione di 1.680 docenti degli  IPS
( http://www.tuttoscuola.com/ts_news_123-3.doc
).
Le cose  cambierebbero,  pero',  se  agli  insegnanti  utilizzati  nel
secondo    canale  (che  la  riforma  Moratti  definisce  ìsistema  di
istruzione    e    formazione   professionaleî)  fosse  garantito  il
mantenimento dello status di dipendenti dell'amministrazione  statale,
con le relative garanzie contrattuali (classi di  concorso  nazionali,
diritto al trasferimento nel canale liceale). In tal caso il 65,6%  si
renderebbe disponibile. A questo punto  diventera'  determinante,  nei
prossimi mesi, la scelta che il ministro Moratti dovra'  compiere  tra
un modello di ìsecondo canaleî forte e articolato, nel  quale  trovino
spazio e opportunita' di sviluppo non solo gli  IPS,  ma  anche  buona
parte degli Istituti tecnici (quelli che non si licealizzano),  ed  un
modello    debole,   costruito  essenzialmente  sulle  ceneri  dell'ex
formazione professionale regionale.
Per ora  le  ìInteseî  realizzate  tra  lo  Stato  e  le  Regioni  per
sperimentare i ìpercorsi professionaliî, il cui  testo  e'  reperibile
nel sito del MIUR (www.istruzione.it), sembrano  andare  in  direzione
del modello debole, a forte dominanza progettuale e  gestionale  delle
Regioni, e per ora anche privo  di  standard  nazionali,  che  sarebbe
stata ìcosa buona e giustaî predisporre prima dell'avvio dei  percorsi
in previsione del  riconoscimento  a  livello  nazionale  e  non  piu'
regionale della qualifica professionale,  nonche'  dei  crediti  utili
all'eventuale   prosecuzione  degli  studi.  Attualmente,  secondo  le
dichiarazioni del Ministro Moratti, ìsono in  uno  stadio  avanzato  i
lavori dei gruppi tecnici nei quali operano congiuntamente  il  nostro
Ministero, il Ministero del lavoro e  delle  politiche  sociali  e  le
regioni per la  definizione  degli  standard  nazionali  dei  percorsi
sperimentali, che saranno condivisi con tutte le parti  sociali  e  le
parti datorialiî.

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5. I dati del Miur confermano: sciopero per le pensioni riuscito

Secondo i dati parziali, rilevati dal Ministero dell'Istruzione  nella
stessa mattinata dello sciopero generale di venerdi'  24  ottobre,  la
partecipazione del personale scolastico e' stata del 43,59%.
Allo sciopero generale  contro  il  progetto  governativo  di  riforma
pensionistica, indetto dai sindacati Cgil, Cisl,  Uil,  Confsal,  Ugl,
Cisal,    Cib-unicobas,   Cobas,  Sin-cobas,  Gilda  nazionale  degli
insegnanti,    Cobas/scuola,    a   cui  hanno  aderito  Cgil/scuola,
Cisl/scuola, Uil/scuola, Snals/Confsal,  Cossma,  il  personale  della
scuola ha partecipato in misura molto alta.
In particolare, secondo il comunicato del  Miur,  nelle  5.902  scuole
rilevate hanno scioperato 237.246 dipendenti, tra docenti e  personale
Ata.
Per i sindacati della  scuola  lo  sciopero  e'  pienamente  riuscito.
Secondo la Cgil-scuola la partecipazione e' stata di circa il 70%  con
punte che hanno toccato l'85%.
Sempre secondo il sindacato diretto da Enrico Panini, ìl'iniziativa di
lotta proseguira'  nelle  prossime  settimane  e,  per  respingere  la
controriforma    della  scuola  che  penalizza  fortemente  la  scuola
pubblica, verranno unitariamente  lanciate  specifiche  iniziative  di
mobilitazione nel mese di novembreî.
E' un annuncio di un autunno che potrebbe  essere  molto  caldo  nella
scuola e che potrebbe saldarsi con le imminenti occupazioni stagionali
degli istituti superiori da parte degli studenti.

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Ed ecco le altre notizie di TuttoscuolaFOCUS n.27/123:

8 milioni di alunni si avvalgono dell'IRC

Il tasso di  interesse  e  di  partecipazione  all'insegnamento  della
Religione  cattolica  (IRC)  rimane  alto,  anzi  altissimo.  Studenti
italiani molto interessati alla religione? Non in modo uguale, come si
puo' rilevare dai dati ministeriali  sulle  situazioni  regionali  (Ö)
http://www.tuttoscuola.com/focus


Prossimo il bando di concorso per il ruolo dei docenti di religione

Il MIUR ha illustrato le procedure del bando del  primo  concorso  per
l'immissione in ruolo dei  docenti  di  religione  cattolica,  secondo
quanto previsto dalla legge n. 186  del  16  luglio  2003  (ampiamente
illustrata e commentata in uno speciale su  http://www.tuttoscuola.com
).
Il bando, (Ö) http://www.tuttoscuola.com/focus


Punto per punto: l'UDC scopre le sue carte

L'UDC organizza a Roma il 30 ottobre un incontro a inviti sui problemi
della scuola. Il convegno sembra voler annunciare un confronto a tutto
campo sulla politica scolastica del Governo.
Sara' l'on. Beniamino Brocca (Ö) http://www.tuttoscuola.com/focus


Due o tre: il vicario dov'e'?

Come nel gioco delle tre carte, il docente collaboratore  vicario  del
capo d'istituto appare o scompare dalle norme del contratto  nazionale
della scuola.
Per qualcuno c'e' (Ö) http://www.tuttoscuola.com/focus


Invalsi: dati della maturita' e prove di riforma

ìDove sono finiti gli esiti della maturita' 2003?î E' il titolo di una
notizia pubblicata la scorsa settimana sul  notiziario  quotidiano  di
tuttoscuola.com    (    http://www.tuttoscuola.com   ).   Il  nostro
interrogativo    ha    avuto    una    prima    risposta:    (Ö)
http://www.tuttoscuola.com/focus


E poi tutte le scadenze del prossimo mese, commentate e spiegate. Ecco
gli argomenti di TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:

ñ Convegno europeo ìSviluppo capitale umanoî ñ Milano
- Convegno europeo ìValutazione sistemi  istruzione  e  formazioneî  ñ
Frascati
ñ Formazione per responsabili di direzione scuole paritarie
ñ Insediamento commissione elettorale per rinnovo RSU
- Elezioni dei rappresentanti degli Studenti nelle Consulte
ñ Rinnovo consigli di classe, interclasse e intersezione
ñ Slitta termine per approvazione programma annuale
ñ borse di studio e prestazioni ENAM
ñ Candidature progetto pilota valutazione del servizio scolastico
ñ Audizione degli studenti disabili al Parlamento europeo
ñ RSU: termine ultimo di presentazione delle liste elettorali
ñ ENAM: soggiorni invernali 2003


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