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Roma 23 settembre Negato il diritto di assemblea alla CUB Scuola
- Subject: Roma 23 settembre Negato il diritto di assemblea alla CUB Scuola
- From: "CUB Scuola" <cubscuola.torino@tin.it>
- Date: Wed, 24 Sep 2003 09:18:14 +0200
Comunicato stampa
Roma 23 settembre, alla CUB Scuola viene impedito di tenere assemblee in due
scuola della provincia di Roma
Per info 3298998546
Stamattina due assemblee organizzate dalla CUB Scuola presso le scuole
elementari Lido di Faro e 44° Circolo Grassi sono state impedite.
Quello che è incredibile è il fatto che non sono stati i Dirigenti
Scolastici a negare questo diritto elementare ma un delegato RSU dello SNALS
(alla Lido di Faro) e un delegato RSU CISL (al 44° Circolo Grassi dove, si
noti bene, i delegati RSU della CUB scuola sono due su tre).
Insomma, abbiamo dei Dirigenti Scolastici, che dovrebbero essere il nostro
avversario fisiologico, che scelgono di riconoscere il diritto dei colleghi
a sentire tutte le posizioni sul contratto, sulla Riforma Moratti, sulle
proposte per le elezioni delle RSU e dei "rappresentanti dei lavoratori" che
non sanno fare di meglio che limitare le libertà sindacali.
Quanto è avvenuto è la prova che la scelta sciagurata dei sindacati
istituzionali di imporre nel contratto il monopolio del diritto di assemblea
o ai sindacati "rappresentativi" (di chi?) o alla RSU all'unanimità è un
meccanismo volto ad emarginare il sindacalismo di base e a rendere impotenti
le stesse RSU.
Una sola voce i lavoratori dovrebbero sentire, quella dei sindacalisti
istituzionali visto che è evidente che, nei fatti, basta un disaccordo nella
RSU per renderle impossibile l'indizione di un'assemblea.
Quanto è avvenuto ci ricorda la famigerata Legge del nonno che, dopo la
guerra civile americana, riconosceva il diritto di voto negli stati del sud
solo a chi fosse nipote di un elettore con l'effetto che ai neri le libertà
politiche erano, di fatto, negate.
Di fatto gli stessi delegati dei sindacati istituzionali vengono, in questa
maniera, ridotti al ruolo di esecutori di quanto decide l'apparato.
La CUB Scuola è intenzionata a denunciare queste pratiche e ad agire sul
piano sindacale e legale per conquistare i diritti sindacali minimi.
Difendere la libertà ovunque!