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Manifestazione a Roma dei precari della scuola
26 AGOSTO 2003: IL FALLIMENTO DELLA POLITICA
Manifestiamo oggi, 26 Agosto 2003, per ribadire le nostre accuse
all'attuale classe politica che ha mostrato di essere assente e
sopraffatta, di fatto, dalle pressioni di una lobby di potere, diretta
dall' on. Valentina Aprea, Sottosegretario di Stato all'Istruzione, e
composta da docenti ed esponenti delle Scuole di Specializzazione per
l'Insegnamento Secondario (in testa i professori Margiotta, Drago e Curti),
che ha come unico obiettivo quello di affossare la dignità professionale
dei docenti attualmente inseriti nelle Graduatorie Permanenti e abilitati
secondo le procedure in vigore fino al 2001, a tutto ed esclusivo vantaggio
degli abilitati SSIS.
Questo dichiariamo, dopo che UDC, AN e la stessa FI si erano proposti come
artefici di soluzioni che nella loro fragilità non solo non sono state
argine del sopruso, ma hanno contribuito a rendere la situazione sempre più
incerta, confusa e non distinta da giochi politici di forza tutti interni a
questa maggioranza.
I docenti che oggi manifestano e che provengono da tutte le regioni
d'Italia hanno compreso sulla loro pelle che le forze politiche non solo
non hanno nessuna volontà di agire e di pensare ad una soluzione del
problema, ma nascondono questa realtà con dichiarazioni demagogiche,
continuamente superate dalla realtà dei fatti prodotti, questi sì, da una
sapiente orchestrazione di manovre lobbistiche. Le dichiarazioni
ufficiali degli esponenti di questo governo che rimandano la risoluzione
del problema ad un non meglio definito DDL, di cui si ignorano i contenuti
e che comunque non sarebbe applicato prima del 2005, mostrano soltanto
l'evanescenza e la non volontà di rispondere all'urgenza della situazione
presente.
La lobby oltranzista capeggiata dal sottosegretario Aprea, i cui sciagurati
progetti sono ben noti a tutto il mondo della scuola, è di fatto l'unica
forza che si sta attivando per improntare, a favore dei sissini, qualsiasi
mutamento nell'ambito del reclutamento del personale docente.
Quando la demagogia, l'incapacità nell'azione, la debolezza degli intenti
sono la sola e unica espressione che emerge in rapporto alla gravità dei
fatti, siamo, a tutti gli effetti, alla dichiarazione esplicita del
fallimento della politica.
La legittimazione del sopruso, se aveva una matrice in una legge del
precedente governo, è responsabilità tutta dell'attuale maggioranza. Il
passato viene indicato come origine di tutti i mali. Il futuro diventa il
luogo nebuloso di tutte le soluzioni e, sicuramente per il Sottosegretario
all'Istruzione, il luogo di un progetto che in maniera subdola si sta
cercando di realizzare. È innegabile che l'on. Aprea si sta adoperando
per un progetto di mutamento che non sarà altro che la risoluzione, di
fatto, del problema dei precari attraverso la negazione del loro diritto al
lavoro, dequalificando, come già in atto, il valore della loro abilitazione.
Nessuna vera riforma potrà partire su basi tanto degradate e su azioni che
stanno incrinando le più elementari regole della convivenza democratica e
civile, introducendo forme di brutale relativismo delle regole.
Nessun esponente delle forze politiche coinvolte potrà avere ancora
credito: si dichiari, attraverso una seria assunzione di responsabilità, la
propria non volontà, la propria incapacità di operare, nei fatti, una
soluzione e ci si occupi di altro perché certamente la Politica non è
nell'orizzonte di questa classe dirigente.
I docenti precari manifestano con forza, oggi, la loro protesta,
rivendicando la propria dignità professionale e il correlato diritto al
lavoro che nessuno, nemmeno questa inetta classe politica, che non ha
saputo né individuare né fermare le manovre dell'on. Aprea, sarà
legittimata a cancellare.
Martedì 26 Agosto 2003
Movimento Interregionale Insegnanti Precari