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la storia sarebbe una severa maestra... se la conoscessimo davvero
ciao, come forse sapete, ogni mese (circa) scrivo la rubrica "10 cose che
so" (intorno alle 3500 battute) per "Il rifiuto", giornalino libertario di
Imola; talvolta la rubrica è stata ripresa da alcuni siti, neppure io saprei
dire quali e quando.
Vi giro l'ultima "rubrica" per conoscenza. Se per un qualche motivo voleste
utilizzarlo, ovviamente NON ha copyright (però mi sembra corretto far sapere
che appunto esce su "Il rifiuto" di giugno '02).
Ciao
Daniele
Circa 3500 battute
TITOLO: ALTRE 9 CHE ORA SOŠ PIU' UNA
Dopo aver letto "Memoria del fuoco", tre volumi dell'uruguayano Eduardo
Galeano (a proposito ora escono in economica da Rizzoli) ne ho scoperte di
infamie. Ma molte riguardavano il passato e/o l'America latina, lontana da
qui. Non dà tregua invece "Sei morto: il secolo delle bombe" dello svedese
Sven Lindqvist che racconta soprattutto la storia rimossa dell'Europa;
pubblicato da Ponte alle grazie 2 anni fa, ma io l'ho scoperto solo ora e
per caso, visto che è un libro scomodo assai e dunque in gito quasi zero se
n'è parlato. Ora so molte schifezze in più. A esempio queste 9.
1) "L'8 maggio '45, mentre folle esultanti festeggiavano la pace in Europa,
gli abitanti della città algerina di Sètif pretesero quel diritto
all'autodeterminazione del quale tanto s'era parlato nel corso della guerra
(Š) L'apparato francese intervenne con aerei e carri armati (Š) Una
quarantina di villaggi rasi al suolo, 70 europei e 50 volte tanti algerini
uccisi. O forse erano 100 volte tanti (Š) L'accaduto fu tenuto nascosto".
2) Cosa successe in Kenia fra il '52 e il '60? E cosa invece crediamo di
sapere che accadde? Lindqvist racconta senza veli gli orrori del
colonialismo inglese, come del resto quello degli "italiani, brava gente"
in Etiopia e Libia.
3) "Un documentario giapponese di 3 ore su Hiroshima dopo la bomba fu
confiscato (dagli Usa) e tenuto sotto sequestro per più di 20 anni".
4) Tutti conoscono Guernica ma chi ha mai sentito parlare di Chechaouene?
Eppure anche questa città fu distrutta (nel 1925) dai bombardieri.
Lindqvist racconta come e perché i morti non sono uguali.
5) "Dopo la guerra (del Vietnam), il Pentagono relazionò che nel periodo
'66-'71 erno state impiegate quasi mezzo milione di bombe a grappolo per i
B-52, destinate esclusivamente a colpire bersagli vivi. Complessivamente
285 milioni, ovvero 7 bombe per ogni uomo, donna, bambino e bambina di
tutta l'Indocina".
6) "La guerra (in Corea) era costata 5 milioni di vittime, la stragrande
maggioranza delle quali erano civili".
7) "Si ha il sospetto, scrive Van Creveld, che se fossero costretti a
scegliere, gli uomini preferirebbero la guerra alle donne"; uno dei tanti
fascisti citati da Lindqvist; ma a questo scappa una verità Š se alla
parola "uomini" sostituiamo "militari".
8) E in futuro? "Fiorirà il settore della sicurezza (Š) forse un giorno
sostituirà lo Stato (Š) Le guerre non cessano: diventano più lunghe,
sanguinose, spaventose. Vengono combattute da eserciti privati, bande,
gruppi nazisti, guardie del corpoŠ La bomba del futuro non è il missile
inter-continentale ma l'impasto esplosivo nella borsetta".
9) "Fu Abu Hanifa, eminente giuriusta di stirpe persiana, fondatore di
un'accademia giuridica a Baghdad, che per primo proibì l'uccisione di
donne, vecchi, bambini, malati, monaci e altri non combattenti (Š) nel 762
venne imprigionato e morì 5 anni dopo in prigione". E poche pagine dopo
Lindqvist ricorda che una lunga e dettagliata parte della Bibbia
(Deuteronomio, 7° capitolo) spiegava come il genocidio fosse legittimo, "in
nome di Dio".
Ecco altre 9 cose che ora so. Più una che dolorosamente mi torna sempre in
mente quando parliamo di come popoli (o persone) "civili" si possano
trasformare in assassini, poi rimuovere e tornare a vivere come nulla
fosse. Mio padre fu un ufficiale fascista. Volontario in Africa. Un
assassino. E se di qualcosa si pentì, nessuno lo seppe.
Daniele Barbieri
f i n e