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incontro nazionale studenti autorganizzati a roma 14 e 15 giugno
facciamo appello a tutte le realtà che sviluppano il conflitto giorno per
giorno nelle scuole e nella città al di fuori delle logiche istituzionali
ad una occasione per confrontare le situazioni e le esperienze di
mobilitazione,per
analizzare quanto accade, mettere in circolazione le lotte e favorire
l'informazione
dal basso oltre che discutere eventuali percorsi comuni.
INCONTRO NAZIONALE DEGLI STUDENTI AUTORGANIZZATI
VENERDÌ 14 E SABATO 15 - ROMA
promosso dall'Assemblea permanente degli studenti autorganizzati (Roma)
e da Autorganizzazione Studentesca (Napoli)
Nel corso degli ultimi mesi si sono tenuti alcuni incontri, cui hanno
partecipato
studenti di diverse città, nati dalla esigenza di sviluppare un piano di
confronto più ampio, anche a fronte della crescente frammentazione del soggetto
studentesco e delle sue lotte.
Nel corso della discussione è emerso come, con alcune differenze anche legate
ai singoli contesti, tutte le situazioni stessero vivendo il disagio creato
dai processi di riforma avviati dal centro-sinistra con Berlinguer ed in
particolare le dinamiche di competizione, autoritarismo, selezione di classe,
privatizzazione, precarizzazione, frammentazione (dall'aumento dei poteri
dei presidi ai piani di razionalizzazione, dagli stage presso privati al
credito formativo, dalla dispersione persino del gruppo classe al controllo
poliziesco nelle scuole...)
E' risultato dal confronto delle esperienze di lotta che, al di là di
impostazioni-metodologie-analisi
differenti, fosse comune il riportare quanto sta accadendo non all'operato
di un governo o di un ministro bensì a processi di ristrutturazione più
ampi, tanto che quanto avviato da Berlinguer-Zecchino sta venendo ora portato
avanti dal ministro Moratti in piena coerenza. E' risultato evidente come
tale processo di ristrutturazione non sia limitato a scuola ed università
ma proceda su tutti i fronti (lavoro, sanità, immigrazione...) sulle stesse
"linee guida" e come quanto sta realizzando adesso il centrodestra sia in
piena continuità con i precedenti governi.
Si è anche constatato come la unica pratica capace di avversare tali processi
sia la autorganizzazione, dal basso ed esterna a dinamiche istituzionali,
che intenda la lotta come conflitto nella quotidianità a partire dai contesti
sociali (scuola, quartiere, università...) fondata sui momenti assembleari
e la partecipazione diretta, capace anche di contrastare la repressione
(intesa non solo come l'aspetto più palese, quello poliziesco, ma anche
quella culturale, familiare, mediatica...) e sviluppare circuiti di
informazione
autogestita, premessa allo sviluppo della coscienza critica e della lotta.
PER INFO: nikkiop@tiscalinet.it