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23/05 Napoli: PRIMA ASSEMBLEA PUBBLICA DEL MOVIMENTO STUDENTIFUORI SEDE



NEWSLETTER del 19 maggio 2002

NEWSLETTER del Collettivo Studenti di Giurisprudenza in Lotta di Napoli
web: http://collettivo.cjb.net - e-mail: collettivo@collettivo.cjb.net -
tel.: 328/3863982
c/o Facoltà di Giurisprudenza, via Porta di Massa 32, Napoli

Agenda telematica: http://it.calendar.yahoo.com/collettivo_napoli

Domenica, 19 maggio 2002


IL COLLETTIVO ESCE DAL COMITATO ANTIFASCISTA "VINCENZO DE WAURE"

PRIMA ASSEMBLEA PUBBLICA DEL MOVIMENTO STUDENTI FUORI SEDE, giovedì 23 maggio,
ore 10

È ARRIVATA LA RIFORMA?SI SALVI CHI PUÒ!!

Il sito web è stato aggiornato.


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Il Collettivo Studenti di Giurisprudenza in Lotta ha deciso di uscire dal
Comitato Antifascista "Vincenzo De Waure".
La decisione è stata presa in seguito alla diffusione, da parte del Comitato,
di un volantino sulla Palestina, di cui non condividiamo l'impostazione
di fondo, prima ancora della terminologia. La nostra posizione sulla Palestina
è stata illustrata nell'Assemble-Dibattito di giovedì scorso, 16 maggio,
il cui volantino si trova sul nostro sito.
In effetti, questa non è l'unica divergenza con i compagni e le compagne
del Comitato.
Da un lato ci sono infatti differenze di fondo, sia nell'impostazione politica,
sia nella metodologia politica.
Dall'altro, siamo giunti alla conclusione il Comitato "De Waure" si sia
dimostrato un'esperienza di fatto marginale nel panorama politico napoletano,
ed è quindi uno strumento inadeguato nella lotta antifascista.
Cionondimeno, il Collettivo rinnova la sua stima e il suo apprezzamento
per i compagni e le compagne del Comitato.
Per noi questo non è un passo indietro sull'Antifascismo: il Collettivo
ribadisce la sua disponibiltà a lottare a fianco del Comitato Antifascista
"Vincenzo De Waure" nella lotta antifascista e per l'intitolazione a Vincenzo
De Waure di piazzale Tecchio.

Il Comitato Antifascista "Vincenzo De Waure" ha ora il proprio sito web.
Troverete il link sul nostro sito.


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Il Movimento Studenti Fuori Sede indice la sua prima assemblea pubblica
sul Diritto allo Studio Universitario giovedì 23 maggio.
Ricordiamo che sul nostro sito, nell'archivio della Newsletter, potete leggere
la storia di questo movimento, nato in seguito alle lotte dei mesi scorsi
per le mense e le residenze universitarie.
Riportiamo qui il volantino del Comitato promotore:


Creiamo insieme il MOVIMENTO STUDENTI FUORI-SEDE per dire

BASTA!

ai SOPRUSI e RIVENDICARE I NOSTRI DIRITTI:

- Pagamento delle borse di studio a tutti gli aventi diritto e in tempi
più brevi;

- Servizio mensa pubblico ed efficiente;

- Più posti alloggio e?

- ?quant'altro l' E.Di.S.U. (Ente per il diritto allo studio universitario)
non ci garantisce ( prestito libri, trasporti, ecc?)

Il 23 maggio 2002, alle 10, si terrà un' assemblea pubblica sul Diritto
allo Studio Universitario, presso l'aula "2 Febbraio '43" della Facoltà
di Lettere e Filosofia, via Porta di Massa.

IL COMITATO PROMOTORE

Per informazioni: movstudentifuorisede@email.it


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Riportiamo il testo del volantino che stiamo distribuendo in facoltà dal
mese di marzo:


È ARRIVATA LA RIFORMA?SI SALVI CHI PUÒ!!

CREDITI FORMATIVI
Un "credito formativo" equivale a 25 ore di studio.
Per ottenere la "laurea di base" triennale occorre conseguire 180 crediti.
Il Consiglio di Facoltà stabilisce, inoltre, un'equivalenza fissa tra il
numero di pagine da studiare, e il numero di ore di lavoro necessarie
all'ottenimento
dei "crediti".
Da tutto ciò si ricava che i "crediti formativi" sono, di fatto, una
retribuzione
per la quantità di lavoro svolto, e non la valutazione della qualità dello
studio.
Infatti il numero di crediti assegnato è proporzionale alla difficoltà presunta
dell'esame affrontato, e, indipendentemente dal voto e dal livello di
preparazione,
tutti coloro che lo superano ottengono lo stesso numero di crediti prefissato
per quel determinato esame.
Ora, per ottenere laurea, rinvio militare, borse di studio, non è più richiesto
un certo numero di esami, bensì un determinato numero di crediti.
Di conseguenza, l'importanza dei singoli esami, ai fini della laurea così
come di tutti i benefici concessi agli studenti, è prefissata dalla facoltà
e dai decreti ministeriali senza che gli studenti abbiano voce in capitolo.
Già il sistema precedente offriva poche possibilità di scelta del percorso
di studio. Quello attuale, in questo modo, di fatto lo esclude quasi del
tutto: lo studente è costretto a dedicare un impegno maggiore agli esami
che danno più crediti, senza poter approfondire le materie che più lo
interessano.
In questo contesto che peso ha la valutazione qualitativa, che il voto d'esame
dovrebbe esprimere? E qual è il rapporto tra il voto e la possibilità di
iscriversi al corso di "laurea specialistica"?

SBARRAMENTI ALL'ACCESSO DEI CORSI E AL PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI
Per superare l'Anno Accademico il nostro Consiglio di Facoltà chiede ad
ogni studente l'ottenimento di almeno 48 crediti: chi non li ottiene, sarà
obbligato a iscriversi nuovamente al 1° anno, e non potrà sostenere gli
esami del 2°. Basta rifiutare una sola volta un esame, prendere un solo
credito in meno, e si è costretti a riscriversi al primo anno, a fare gli
esami senza poi far più niente fino al nuovo anno accademico, col rischio
di non conseguire i crediti richiesti per il rinvio militare o la borsa
di studio. E si va avanti così anche gli anni successivi.
Con il passaggio da 4 a 3 anni i programmi d'esame avrebbero dovuto essere
ridotti in proporzione (il numero d'esami è rimasto più o meno lo stesso).
Così non è stato per quasi tutti gli esami.
Meno male che con la riforma i tempi per conseguire la laurea dovevano ridursi!

OBBLIGO DI FREQUENZA DI FATTO. INSUFFICIENZA DELLE STRUTTURE
In tutto ciò, nemmeno i docenti sanno dirci se la frequenza ai corsi e ai
seminari è o meno condizione per l'assegnazione dei crediti: se ciò fosse
vero, sarebbero fortemente discriminati tutti gli studenti impossibilitati
a frequentare, come gli studenti-lavoratori e i fuori-sede che non hanno
né le risorse economiche per potersi permettere i salatissimi affitti
napoletani
né la fortuna di accedere ai pochissimi posti-letto offerti dall'EDiSU (per
100.000 iscritti ci sono 230 posti, di cui solo 77 sono stati assegnati).
Nell'incertezza, un numero di studenti molto maggiore degli anni scorsi
si è riversato in un'università impreparata ad accoglierli: le aule sono
state tutte requisite per corsi seminari ed esami, e non ci sono più spazi
dove svolgere una qualsiasi attività culturale, mentre nelle aule-studio
non si trova più un solo posto libero.

· Combattiamo l'obbligo di frequenza, sotto qualsiasi forma, di diritto
o di fatto!
· Combattiamo lo sbarramento dei 48 crediti e tutti i limiti per l'accesso
ai corsi!
· Combattiamo il sistema dei crediti formativi!
· Pretendiamo l'acquisto e la destinazione ad aule di nuove strutture!


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Abbiamo finalmente aggiornato il nostro sito web:
Sono state aggiornate le sezioni Iniziative, Controriforme universitarie,
Diritto allo Studio, Globalizzazione, Comitato de Waure, Newsletter e Links


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