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Documento scuola Lavoro e Società



Lettera aperta alla Cgil scuola - da Lavoro e Società - Camera del Lavoro
di Lodi
Lo sciopero del 15 febbraio, indetto dalla Funzione pubblica per il rinnovo
del contratto, ci aveva fatto sperare nella possibilità di un'azione
unitaria contro la Riforma Moratti e contro la sospensione dell'articolo
18; infatti l'assemblea delle RSU dell'11 gennaio aveva lanciato la
proposta di estenderlo il più possibile a tutte le categorie per fare di
questo appuntamento un grande momento di lotta generalizzata.

Pensavamo di poterci mobilitare in nome di uno spazio di lotta unificante e
insieme antagonista, capace di tener testa alla destra sindacale, e se
possibile coordinato al movimento dei movimenti e alla progettualità
espressa a Porto Alegre da migliaia di rappresentanti provenienti da tutto
il mondo, tra cui i nostri.

Ci eravamo entusiasmate all'idea di una grande manifestazione unitaria, di
lotta e di proposta, al Circo Massimo a Roma. Tutto questo è stato smentito
dalla rottura dell'unità, decisa dal nostro vertice sindacale nella notte
tra il 4 e il 5 febbraio, e dalla grave debacle che consegue al tentativo
di una concertazione impossibile, all'inseguimento della destra.

Questa decisione è ancora più grave in quanto:

- divide e indebolisce il movimento di protesta contro la riforma

- immobilizza la capacità di reazione e di lotta di lavoratrici, lavoratori
e studenti

- vanifica la proposta di cambiamento emersa nei congressi da parte di
iscritte ed iscritti

- squalifica la Cgil a tutti i livelli riducendone la credibilità e la
capacità contrattuale



Anche Cofferati ha ammesso la pericolosità di questo governo e sappiamo che
la partita della scuola è grossa non soltanto a causa degli interessi
economici che entrano in gioco in questo progetto di scuola, ma soprattutto
perché in esso è possibile vedere chiaramente il tipo di società che questa
destra cerca di realizzare, dove la mercificazione dei diritti
costituzionali asserviti al profitto fa da corollario alla completa
deregolamentazione e alla flessibilizzazione selvaggia del mercato del
lavoro. L'Argentina insegna.

Questo progetto di riforma, tra l'altro elaborato fuori dalla normale
dialettica parlamentare e senza la dovuta consultazione dei diretti
interessati (lavoratori, lavoratrici, studenti, cittadini e cittadine),
mina alla base ogni possibilità di progresso sociale e crea spaccature
sociali profonde tra classi privilegiate e classi lavoratrici, a tutto
vantaggio delle prime, senza contare l'esclusione di immigrati ed immigrate
da ogni esercizio di diritti di cittadinanza.

Da settembre chiediamo lo sciopero generale unitario: abbiamo ancora
bisogno di parlarne limitandoci a minacciarlo soltanto e scansandolo poi
tutte le volte che se ne presenta l'occasione?

Proponiamo dunque lo sciopero, andiamo tutti e tutte in manifestazione il
15 di febbraio per affermare che la scuola che vogliamo non è quella che
propone Moratti- Portiamo in piazza i nostri striscioni e le nostre
bandiere per sconfessare le scelte concertative di questa dirigenza

- Rifiutiamo di farci tappare la bocca da un pugno di spiccioli senza
copertura finanziaria che non solo non soddisfa le nostre esigenze
economiche, ma non mette in discussione l'intero impianto della riforma

- Facciamo pervenire ai nostri dirigenti migliaia di messaggi di protesta,
da tutte le Camere del Lavoro, da tutti i Direttivi di categoria, da tutti
i singoli e le singole iscritte, poiché il diritto all'istruzione riguarda
tutti e tutte

- Chiediamo la rottura delle attuali trattative, il ritiro della riforma e
l'apertura di un nuovo tavolo di trattative sulla base delle proposte dei
sindacati e delle associazioni di categoria

- Apriamo il dibattito sulla riforma della scuola a tutta la cittadinanza e
a tutte le forze politiche e sociali interessate alla difesa della scuola
pubblica, pluralista e laica.

- Costringiamo i nostri rappresentanti ad esprimersi su questo sciopero,
tanto per cominciare: parleremo dopo dei nostri futuri scioperi generali.

Se un altro mondo è possibile costruiamolo, se un altro mondo è in
costruzione siamo pronte a partecipareLavoro e Società Cambiare Rotta CGIL
scuola Lodi 7 febbraio 02