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dalla societa' dell'ostilita' alla societa' dell'accoglienza
-----Messaggio originale-----
Da: gianni penazzi [SMTP:giannipenazzi@libero.it]
Inviato: lunedì 17 settembre 2001 11.30
A: gianni penazzi
Oggetto: per conoscenza
Lugo, 17 sett 2001
Il processo di umanizzazione delle civiltà (occidentali, islamiche,
asiatiche...) è davvero ancora lungo prima di giungere al suo compimento.
Così mi viene da pensare in questi giorni in cui l'umanità ha fatto un
balzo all'indietro, nel passato, in un attimo. E il nostro impegno
quotidiano sembra diventare poca cosa, quando i nostri sforzi per la
transizione da una società hostis (dell'ostilità)ad una società hospes
(dell'ospitalità) sembrano essere spazzati via dai vortici dell'odio e
della violenza: 11 settembre 2001, massacro negli USA. Una spaventosa
tragedia, che va ad aggiungersi ad altri sterminii in corso in poveri
territori meno mediatici. E inoltre che tristezza sentire da più parti
invocare l'infamia della guerra, della vendetta.
E' straziante ripensare a quella che oggi appare come una profezia, scritta
dal vecchio Dylan trent'anni fa! "How many roads must a man walk down
...quante strade deve percorrere un uomo prima di poterlo chiamare un uomo,
e quante volte deve un uomo guardare in alto prima di potere vedere il
cielo; quante orecchie deve avere un uomo prima di poter sentire gli altri
che piangono; e quanti morti ci vorranno prima che lui sappia che troppi
sono morti..". Quanto cammino ha ancora davanti a sè l'umanità per essere
degna di questo nome?
Gianni