rischio nucleare: percorso di educazione ambientale nelle scuole

[Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it>]

Mercoledi' 15 novembre alle 18.30 a Taranto si riunisce il comitato di
associazioni e dei cittadini che si occupano del rischio nucleare. La sede
della riunione e' presso la biblioteca della Chiesa Valdese in via General
Messina 71.

Dopo la partecipata manifestazione studentesca di ieri contro il rischio
nucleare, la riunione del 15 novembre mira ad offrire agli studenti e ai
docenti interessati delle schede didattiche per conoscere e approfondire
meglio la questione del rischio nucleare.

L'intenzione e' quella di portare "dentro le scuole" l'argomento del
rischio nucleare come "contenuto culturale" su cui svolgere ricerche e
acquisire specifiche competenze, con la collaborazione di tutti gli enti
culturali e istituzionali interessati, dall'Assessorato alla Cultura del
Comune di Taranto al Provvetitorato agli Studi.

Le schede didattiche possono essere richieste 

- per posta elettronica agli indirizzi e-mail di PeaceLink
(a.marescotti@peacelink.it) o del Wwf di Taranto (wwfta@hotmail.com)

- per posta tradizionale all'indirizzo: PeaceLink, c.p. 2009, 74100 Taranto

Si precisa che quanto proposto non e' una banalizzazione didattica ma una
proposta scientifica, storica e critica che coinvolge vari aspetti di
notevole spessore culturale e interdisciplinare cosi' articolata:

ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA, RELIGIONE
- rassegna stampa dei giornali locali;
- aspetti storici, filosofici e religiosi connessi alla protezione
ambientale; 
- etica e responsabilita' verso le future generazioni ed etica;
- distribuzione geografica del rischio nucleare;

MATEMATICA E INFORMATICA
- analisi delrischio con gli stumenti statistici del calcolo delle
probabilita';
- conoscenza dei motori di ricerca su Internet per l'acquisizione delle
informazioni;

LINGUE STRANIERE
- traduzione delle informazioni rintracciate su Internet nelle lingue
straniere (inglese, francese, tedesco, spagnolo);

DISCIPLINE TECNOLOGICHE
- armi atomiche e reattori nucleari;
- analisi tecnologica dei reattori nucleari e applicazioni alla propulsione
marina;

SCIENZE CHIMICO-FISICHE E BIOLOGICHE
- informazioni sulla radioattivita';
- conoscenza dei radionuclidi piu' pericolosi per la salute umana;
- anatomia del corpo umano e organi in cui si fissano i radionuclidi;
- durata dell'inquinamento radioattivo in relazione ai vari radionuclidi; 

DIRITTO
- leggi sulla protezione dell'ambiente;
- leggi per reperire i dati sull'inquinamento;
- convenzioni internazionali per la protezione ambientale.


Le competenze acquisite in questo percorso di educazione ambientale possono
costituire la base per una ulteriore estensione del percorso di educazione
ambientale a questioni come l'elettrosmog o la prevenzione del
rischio-tumori a Taranto, tanto per fare due esempi.

In particolare si invitano le scuole a svolgere ricerche per l'educazione
ambientale attingendo direttamente alle fonti e utilizzando tre strumenti
essenziali per la conoscenza e la riflessione:
- Internet come "grande biblioteca ed edicola mondiale";
- l'articolo 14 della legge 349 dell'8-7-86 (Istituzione del ministero
dell'ambiente per la promozione, la conservazione e il recupero delle
condizioni ambientali), ossia la norma cardine in ordine alla
partecipazione di tutti i cittadini all'attivita' di protezione ambientale,
con cui e' sancito il diritto di tutti i cittadini ad accedere alle
informazioni sullo steto dell'ambiente presso gli uffici della pubblica
amministrazione e di ottenere una copia dei relativi documenti;
- la Dichiarazione ONU di Rio de Janeiro, del 3-14 giugno 1992, sulla
protezione dell'ambiente (consultabile online all'indirizzo
http://www.un.org/documents/ga/conf151/aconf15126-1annex1.htm) in cui e'
sancito il Principio di Precauzione, che all'articolo 15 recita: "Gli
Stati, a seconda delle loro possibilità, devono applicare largamente misure
di precauzione per proteggere l'ambiente. In caso di minaccia di danni
gravi o irreversibili, l'assenza di certezze scientifiche assolute non deve
servire da pretesto per ritardare l'adozione di misure convenienti miranti
a prevenire la degradazione dell'ambiente."


Per il comitato

Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink
http://www.peacelink.it


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