"0-18 NEWS"
n. 5 - ottobre
1999
Coordinamento genovese per il 10° Anniversario
della
Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia e
dell'Adolescenza
COORDINAMENTO PER IL DECENNALE
DEI
DIRITTI DEI BAMBINI
AGE, AGESCI,
AGITA, ALPIM, Amnesty International, ARCI Nuova Associazione, Arciragazzi,
ASSEFA, AssNAS, Bambini Vittime, Centro Cooperazione Sviluppo, Centro Culturale
Primo Levi, Centro Iniziative Ragazzi, Centro San Matteo, Centro Sociale La
Staffetta, CIOR, COGEDE, Comitato per il Telefono Azzurro, Comunità
Baha'i, Comunità di San Benedetto al Porto, Consorzio Sociale
Agorà, Coop. ASCUR, Coop. Il Biscione, Coop. Il laboratorio, Coop.
L’Orsa, Coop. La Comunità, Coop. Roba dell’Altro Mondo, Coop.
Villa Perla, CoopSSE, Coordinamento Genitori, Donneuropee Federcasalinghe,
Emergency, Federazione Regionale Solidarietà e Lavoro, Forum
Antirazzista, Giovani delle ACLI, Il CeSto, Il Nodo, Italia Nostra, La Bottega
Solidale, La Città dei Bambini, Legambiente, LiberaMente, LOC, Mani Tese,
Movimento Rangers, Noi e gli Altri, Pax Christi, Salaam Ragazzi dell'Olivo,
Sondagenova, Sportello del Consumatore, Terre des hommes Italia, UISP, Venite
Parvulos.
Con il
patrocinio del Comitato Ligure per
UNICEF Art.
29
L'educazione del bambino deve: sviluppare tutte le
sue capacità, rispettare i diritti umani e le liberta, rispettare i
genitori, la lingua e la cultura del Paese in cui egli vive, preparare il
bambino ad andare d'accordo con tutti, rispettare l'ambiente
naturale.
SCUOLA –
TERRITORIO: LA CITTA’ COME PEDAGOGIA L'educazione è sempre stata
uno dei motori di sviluppo, fonte di progresso materiale e sociale, ma oggi essa
è ancora più necessaria in forme e modalità nuove. Infatti
lo sviluppo tecnologico, e specialmente quello delle tecnologie
dell'informazione, sta producendo conseguenze enormi nel mondo in cui viviamo.
La "società della conoscenza e dell'informazione" implica
concetti come globalizzazione, lavoro immateriale, ecc. che rappresentano sfide
ogni giorno più pressanti e propongono significativi mutamenti dell'esistenza di ciascuno e di tutti.
Di fatto, la progressiva sostituzione dei fattori classici di creazione del
valore economico (manodopera, energia, materie prime, ecc.) con l'informazione
comporta fenomeni economici, sociali e culturali completamente nuovi che
richiedono di essere affrontati attraverso nuove idee e nuovi processi. Per ora
si è arrivati ad affermare che il progresso tecnico avanza più
velocemente della capacità di trovare soluzioni ai nuovi problemi che
esso pone alle persone ed alla società. E in questo contesto
l’educazione e’ chiamata a rivedere la propria funzione tradizionale
di “riproduttrice di saperi” in una prospettiva più ampia,
intenzionale, sociale ovvero all'interno di quella concezione che UNESCO ha
definito "imparare ad essere". Ciò significa la costruzione di
una cittadinanza creativa, capace di trasformare l'informazione in conoscenza e
sviluppo, che a partire dalla diversità affermi il rispetto e la
valorizzazione degli altri per progettare congiuntamente un futuro di convivenza
attiva e partecipata alla vita democratica. Oggi è necessario porre le
persone in grado di ricercare, selezionare, classificare le informazioni
più rilevanti e di convertirle in conoscenza: probabilmente, in un futuro
non lontano, queste capacità saranno imprescindibili per poter vivere
soddisfacentemente e per potersi integrare nel mondo del lavoro. Come in passato
i processi che si originano in ambito economico non implicano la creazione di
una società migliore; al contrario inducono nuove forme di disuguaglianza
che possono aumentare povertà, emarginazione ed esclusione. Di fatto, in
pochi anni sono cresciuti quei fenomeni legati alla “differenza” ,
di cui gli avvenimenti urbani sono quotidianamente segnati; gli studi
sociologici rivelano che tali disuguaglianze (economiche, sociali e culturali)
si aggraveranno ulteriormente se si continuerà a pensare all'educazione
esclusivamente in termini di parametri produttivi. Risulta evidente che il
sistema educativo formale non può essere l'unico responsabile di questi
obiettivi: è necessario ricucire l'insieme del sistema educativo al
tessuto sociale ed istituzionale che costituisce la società, per poter
stabilire un compromesso e un consenso diffuso e radicato su obiettivi
collettivi di sviluppo. Il naturale ambiente di riferimento per questi processi
è la città, sistema complesso in cui si esercita il maggior numero
di pressioni in grado di produrre integrazione o disgregazione della ricchezza
sociale. La città è infatti contemporaneamente "urbs",
strutture materiali e "civitas", società e tessuto di relazioni
e, rispetto al benessere dell’individuo e della collettività non
è cosa neutra: al di là degli agenti educativi che vi agiscono, la
città è di per sé un agente educativo, che può
favorire o contrastare le sue stesse opportunità di sviluppo. Intendere
l'educazione come un progetto sociale significa riconoscere la
molteplicità degli agenti territoriali - associazioni di categoria e
professionali, imprese, ONGS, movimenti, enti, gruppi, reti educative, centri
scolastici, servizi dell'amministrazione, ecc. - che, con intenzionalità
diverse, tessono la trama dell'identità cittadina, stabilire un nesso e
dei segni per renderli consapevoli del proprio ruolo educativo. La città
come "spazio per educare" si integra, insieme con il movimento delle città
educative, con l'interesse di garantire e promuovere una educazione di
qualità a tutta la cittadinanza durante il corso di tutta la vita. Tale
processo può assumere la forma di un'intesa concordata tra forze diverse
per mettere in comune analisi, proposte, risorse, passo fondamentale nella
direzione di convertire i nostri aspetti economici, sociali e culturali in una
leva concreta di sviluppo, per una città caratterizzata, tra l'altro, da
una cittadinanza cosciente, capace di convivere in modo armonico sulla base di
progetti orientati alla relazione e
all'accoglienza.
Sezione di Progetto
“Città Educativa”
Comune di Genova
Art.
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II bambino ha diritto all'istruzione. Per
garantire questo diritto gli Stati devono: fare le scuole elementari
obbligatorie per tutti, fare in modo che tutti possano frequentare le scuole
medie, aiutare chi ha la capacità a frequentare le scuole superiori,
informare i bambini sulle varie scuole che
esistono.
Progetto
Scuola Perché il
coinvolgimento delle scuole
Tra le attività programmate
per l’autunno del 1999 dal
Coordinamento per il 10° anniversario della Convenzione sui Diritti, si
procede il coinvolgimento delle scuole genovesi, in tutte le circoscrizioni
della nostra città.
Coinvolgere le scuole significa coinvolgere l’agenzia educativa che
per eccellenza si occupa di educazione e formazione, che raggiunge tutti i
bambini e i ragazzi, che è diffusa su tutto il territorio. Promuovere i
diritti dei bambini e dei ragazzi nelle scuole – e con le scuole –
significa puntare sul coinvolgimento di insegnanti i quali – si spera
– a loro volta diverranno
promotori della convenzione verso altri adulti, dando il via ad un
processo di allargamento della conoscenza e dell’informazione sui diritti
dei bambini che costituisce il primo “mattoncino” per cominciare a
renderli concreti. Le attività nelle scuole rispondono quindi ai seguenti
obiettivi:
·
realizzare
iniziative in tutto il territorio cittadino e per tutte le fasce
d’età “scolare”
(dai 6 ai 18 anni);
·
informare
adulti e insegnanti circa i contenuti della Convenzione sui Diritti
dell’Infanzia e dell’Adolescenza e stimolare gli stessi ad essere
promotori a loro volta di questi contenuti;
·
realizzare
iniziative legate al territorio di appartenenza con i bambini e con i
ragazzi.
Le attività in
programma
Nello
specifico, il programma del Progetto Scuola si svilupperà come segue. Gli
articoli della Convenzione sui
diritti dei bambini e dei ragazzi è stata suddivisa in 9 temi (si veda di
seguito), uno per ciascuna Circoscrizione genovese; sulla base di questa
suddivisione in ogni territorio si realizzeranno le seguenti
iniziative.
·
Murales -
Una classe di scuola
elementare per Circoscrizione realizzerà un murales – sul tema
assegnato a quella Circoscrizione) insieme agli studenti dei licei artistici,
nel periodo ottobre/novembre. Tali murales costituiranno una sorta di
“filo rosso” che attraverserà tutta la città in un
percorso che, nell’insieme, “racconterà” tutti i
diritti della Convenzione. I murales verranno inaugurati ufficialmente durante
la festa che si svolgerà in ogni circoscrizione sabato 20
novembre.
·
Riscrittura
degli articoli della Convenzione - In ogni Circoscrizione verrà
coinvolta una classe delle medie inferiori con la quale verranno
“riscritti” gli articoli della Convenzione (quelli relativi al tema
assegnato a ciascuna circoscrizione) in un linguaggio meno “formale”
rispetto a quello utilizzato ufficialmente, in modo da rendere facilmente
comprensibile il testo anche a bambini e ragazzi.
·
Proposte
concrete da parte dei ragazzi
– In ogni Circoscrizione verrà coinvolta una classe di scuola media
superiore, e insieme ai ragazzi si definiranno progetti e ipotesi di azioni
concrete per realizzare gli articoli della Convenzione in quel dato
territorio.
Le iniziative con le scuole
coinvolgeranno quindi circa 27 fra classi elementari, medie e superiori.
Verranno realizzati appositi laboratori didattici (di circa 10-12 ore per ogni
classe) per realizzare le varie iniziative in ogni classe. Le iniziative
verranno realizzate grazie alla collaborazione fra insegnati e operatori delle
varie organizzazioni del Coordinamento, che lavoreranno insieme nelle classi con
i bambini e con i ragazzi. Alla fine del lavoro con i bambini e i ragazzi,
quanto prodotto (murales, articoli riscritti dai bambini, proposte dei ragazzi),
verrà promosso e pubblicizzato attraverso le seguenti
iniziative:
·
Feste in
contemporanea sabato 20 novembre - In ogni Circoscrizione verranno realizzate
feste di piazza, con il coinvolgimento del territorio e delle circoscrizioni
durante le quali verranno inaugurati i murales realizzati con i
bambini.
·
Libretto
– Tutte le realizzazioni
di cui sopra (riscrittura degli articoli della convenzione, proposte dei
ragazzi, foto dei 9 murales) verranno raccolte in un unico libretto che
verrà largamente diffuso.
·
Consiglio di
Circoscrizione “aperto”
alle proposte dei ragazzi – Una volta definite con i ragazzi le proposte concrete per
attuare i diritti, si proporrà ai Consigli di circoscrizione di
realizzare un Consiglio Circoscrizionale “aperto” ai ragazzi, dove
discutere tali proposte e dove gli amministratori locali possano impegnarsi a
realizzare in futuro quanto emergerà dalle proposte dei ragazzi
stessi.
I temi in ogni Circoscrizione e le
scuole coinvolte
Art.
18
l genitori (o i tutori legali) devono curare
l'educazione e lo sviluppo del bambino.
Corsi c/o
Scuole Civiche Requisiti necessari
- aver compiuto 15 anni al 31/12/99,
per accedere ai corsi non occorre titolo di
studio
Durata dei Corsi e
Orari
Si effettuano nel pomeriggio e la
durata è indicata per ogni singolo corso.
Liceo Linguistico Grazia Deledda
Via
Bertani, 6 - tel. 010 811634
- Corso di lingua italiana per
stranieri (40 ore)
- Corso di lingua russa (70
ore)
- Corso di lingua francese - I
livello (70 ore)
- Corso di lingua inglese - I livello (70 ore)
Liceo Artistico N. Barbino
Viale Sauli, 34 - tel. 010
585577
- Corso di fotografia in bianco e
nero (60 ore)
- Corso di disegno e modellato di
nudo dal vero (80 ore)
- Corso di ceramica (80
ore)
- Corso di comunicazione non verbale
(20 ore)
Istituto Tecnico Professionale
Duchessa di Galliera Corso
Mentana 27 - tel. 010593829
- Corso di chitarra
d’accompagnamento (15 ore)
- Corso di taglio e confezione
artigianale (60 ore)
- Corso di approfondimento di
modellistica al computer (20
ore)
- Corso di fiori artificiali (30
ore)
- Corso di cuoio e pellicceria (18
ore)
- Corso di pellicceria
ecologica (18
ore)
- Corso di recupero e mantenimento
della forma fisica strech e tone up (36 ore)
Istituto Tecnico Industriale
Gallileo Galilei
Piazza Raffaele Sopranis 5 - tel.010 261672
- Corso di manutenzione e
riparazioni motori a due e quattro tempi (60 ore)
Informazioni
presso
Comune di Genova
-
Servizi Educativi, Viale IV Novembre 6/4 - tel. 0105576538
e.mail serveducativi@mail.comune.genova.it
e presso le singole scuole
sopraindicate. |