COMUNICATO STAMPA
Amnesty International,
BICE-Italia, Jesuit Refugee Service - Centro Astalli, Società degli Amici
(Quaccheri), Telefono Azzurro, Terre des Hommes e UNICEF Italia insieme per
fermare l'uso dei bambini soldato nel mondo.
Roma
- Stop all'uso dei bambini soldato! è una Campagna Internazionale
promossa in Italia da una coalizione di organizzazioni quali Amnesty
International, BICE-Italia, Jesuit Refugee Service - Centro Astalli,
Società degli Amici (Quaccheri), Telefono Azzurro, Terre des Hommes e
UNICEF Italia in occasione della ricorrenza del decennale della Convenzione
delle Nazioni Unite sui Diritti dell'Infanzia. A livello mondiale la Campagna ha
già ricevuto l'adesione di numerose personalità quali Jimmy
Carter, Mikhail Gorbachov, Helmut Schmidt e Felipe Gonzales.
Oltre 300.000 bambini e
adolescenti sono attualmente impegnati a combattere in conflitti armati e,
secondo indagini svolte dalle agenzie specializzate dell'ONU, il fenomeno
è in ulteriore crescita. Benché la maggior parte dei bambini
armati abbiano dai 15 ai 18 anni, molti sono addirittura stati reclutati a soli
10 anni di età. Secondo i dati registrati dalla Coalizione, l'Italia
stessa è fra i 49 Paesi che permettono il reclutamento di minorenni nelle
proprie forze armate. Inoltre almeno 32 Paesi nel mondo impegnano bambini e
adolescenti in conflitti armati fra cui Afganistan, Algeria, Kosovo, Repubblica
Democratica del Congo, Etiopia, Israele, Myanmar, Sierra Leone e
Uganda.
La Coalizione sostiene l'impegno
della Commissione ONU per i Diritti Umani incaricata della stesura di un
Protocollo Opzionale alla Convenzione dei Diritti dell'Infanzia che porti
l'età minima per il reclutamento e la partecipazione, anche volontaria,
ai conflitti armati dagli attuali 15 ai 18 anni. In relazione a ciò, la
Coalizione esprime la propria preoccupazione per il fatto che le delegazioni
degli Stati, riunite a Ginevra il 12 gennaio scorso per discutere questo
documento, abbiano chiusi i lavori nella stessa giornata senza pervenire ad
alcun risultato.
La Coalizione Stop all'uso dei
bambini soldato! ha rivolto un appello al Governo e alle istituzioni italiane,
invitandoli:
1. ad impegnarsi perché in
Italia venga abrogata la norma (Legge 191/1975) che permette di partecipare alle
operazioni militari a soli diciassette anni;
2. ad appoggiare l'adozione
tempestiva di un Protocollo Opzionale alla Convenzione sui Diritti
dell'Infanzia, che proibisca a chi ha meno di 18 anni di partecipare alle
ostilità sia in modo diretto che indiretto, sia negli eserciti regolari
che in quelli di opposizione armata, sia attraverso reclutamento che in modo
volontario;
3. ad appoggiare la richiesta che
l'uso dei bambini-soldato sia dichiarato esplicitamente come una fra le peggiori
forme di sfruttamento infantile dalla nuova Convenzione ILO, prevista per la
87ma sessione della Conferenza, nel giugno 1999 a Ginevra;
4. a farsi portavoce di questa
posizione con altri Paesi in tutte le sedi nazionali e
internazionali.
FINE DEL COMUNICATO
* Col termine "bambino"
si intende qualunque essere umano di età inferiore ai 18 anni, come
stabilito dall'articolo 1 della Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia