ISRAELE, LA NAKBA SENZA MEMORIA
La fondazione tedesca EVZ ha bloccato i
finanziamenti alla Ong israeliana Zochrot per un progetto sulla Nakba, la
catastrofe del 1948. Una decisione che contribuisce all'oscuramento della
"memoria" palestinese, in chiaro contrasto con gli obiettivi della fondazione.
GIORGIA GRIFONI
Cartello lasciato tra i binari della ferrovia che conduce al campo
di sterminio di Birkenau
Roma, 26 gennaio 2012, Nena-News. Non bisogna dimenticare
l’Olocausto. Ma non è, invece, necessario continuare a testimoniare la Nakba,
la ‘catastrofe’ dei Palestinesi. Questo è quanto fa capire la decisione della
fondazione tedesca EVZ (Ricordo,
Responsabilità e Futuro) di bloccare i fondi destinati alla Ong israeliana‘Zochrot’(Ricordo), che promuove la
consapevolezza della tragedia palestinese nello Stato ebraico. La ragione?
Zochrot sostiene il diritto al ritorno degli abitanti della Palestina storica,
cacciati o scappati volontariamente dalle loro case nella guerra del 1948, dopo
la fondazione dello Stato d’Israele.
“La EVZ – ha dichiarato uno dei direttori, Gunther Saathoff, al
quotidiano Haaretz – sostiene progetti educativi, ma non le organizzazioni che
hanno un’agenda politica”. Nella quale figura il ritorno che, lungi dall’essere
un diritto, per alcune categorie di persone sembra diventare un fine politico.
La fondazione tedesca eroga finanziamenti per progetti nazionali o
internazionali che rientrino nelle seguenti categorie: promozione
dell’interpretazione critica della storia, tutela dei diritti umani e sostegno
alle vittime del Nazionalsocialismo, assieme alla trasmissione del ricordo
delle efferatezze del Terzo Reich. Nata nel 2000 grazie a una legge apposita,
la EVZ è creatura del governo tedesco: con un capitale di più di 5 miliardi di
euro fornito dall’Impresa tedesca per l’iniziativa delle fondazioni e dal
Governo federale, finora ha erogato quattro miliardi e mezzo di compensazioni a
più di cento milioni di vittime del Nazismo sparse in vari Paesi del mondo. Se è
vero che i Palestinesi non figurano tra le vittime della follia nazista,
trovano però il loro posto nella categoria ‘diritti umani negati’. E, nel
contesto mediorientale, anche in quella dell’interpretazione critica della
storia.
Tanto
che la EVZ aveva promesso circa 25.000 euro a Zochrot per un progetto educativo
sulla Nakba. Il quotidiano Haaretz riporta però di come la fondazione avesse
convocato il nuovo direttore della Ong israeliana, Liat Rosenberg, per
chiedergli di non menzionare pubblicamente il contributo della EVZ nei
documenti online relativi al progetto. Qualche tempo dopo è arrivato lo stop ai
finanziamenti al programma di Zochrot. La motivazione dichiarata è la presunta
politicizzazione della Ong che, tramite tour guidati dei luoghi dove si
trovavano i villaggi arabi prima del 1948 organizzati sia per israeliani sia
per palestinesi, costituirebbe una deviazione dalla linea della Fondazione per
la distribuzione dei fondi. La posizione di Zochrot sul diritto al ritorno non
è una novità dell’ultimo anno: da quando è stata fondata, nel 2002, non ha mai fatto
mistero della propria ideologia. Un’ideologia che promuove il ricordo della
Nakba palestinese assieme al diritto delle vittime di quella tragedia. Stessa
linea seguita dalla EVZ per le vittime del Nazismo.
La Germania, da sempre sostenitrice d’Israele, porta ancora sulle
spalle il debito storico che ha nei confronti degli Ebrei e quindi, dello Stato
da essi fondato. Forniture d’armi, progetti di cooperazione, compensazioni e
accordi fanno parte, a quanto sembra, di una naturale espiazione della colpa dei
suoi padri. La volontà di non turbare i rapporti con il popolo quasi annientato
dal Terzo Reich potrebbe non essere però l’unica ragione della decisione della
EVZ. C’è il sospetto che Zochrot sia l’ennesima vittima della recente legislazione approvata
dal governo Netanyahu nei confronti di alcune Ong israeliane, che stabilisce un
tetto massimo annuale nei finanziamenti europei ad alcune organizzazioni
’scomode’. Haaretz riporta anche la testimonianza di Sonja Bohme, program
manager alla EVZ, secondo la quale la fondazione avrebbe ricevuto richieste di
informazione sui finanziamenti a Zochrot da parte del governo israeliano.
Alcuni eventi sembrano destinati a non essere ricordati. Nena News