Oggetto: In centomila con la Fiom. Firma anche tu
l'appello di Camilleri, Flores d'Arcais e Hack
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4
gennaio 2010
In
centomila con la Fiom. Firma anche
tu
l'appello di Camilleri,
Flores d'Arcais e Hack
Centomila firme, per un sito come il
nostro, sono un OBIETTIVO “IMPOSSIBILE”, anche se avessimo il sostegno di link
importanti. Ne abbiamo raccolte in passato fino a ventimila (19916) per
l'appello in solidarietà con Marco Travaglio, accusato da Fabrizio Cicchitto
in Parlamento di "terrorismo mediatico", in un clima di mobilitazione delle
più importanti testate contro la legge-bavaglio, mentre in piazza su questo
tema si era speso anche Roberto Saviano.
Eppure riteniamo necessario
provare a realizzare questo OBIETTIVO “IMPOSSIBILE” perché siamo convinti che
sulla “abrogazione” della Fiom che Marchionne sta cercando di imporre, si
giochi una partita cruciale per la difesa dei più elementari e intrattabili
diritti e libertà costituzionali. Per questo vi chiediamo di non limitarvi a
firmare
l’appello, ma di mobilitarvi
per farlo firmare a tutti i vostri amici, per inserirlo nei vostri blog, per
farlo girare in modo “virale”, come si usa dire, su quanti più siti siete in
grado di raggiungere, partecipando a discussioni, forum e altre forme di
intervento.
Proviamo a realizzare questo “IMPOSSIBILE” entro il 28 gennaio,
giorno dello sciopero nazionale dei metalmeccanici, a dimostrazione che la
parte più coerentemente democratica della società italiana ha capito che la
lotta della Fiom è una lotta che ci riguarda
tutti.
(pfd’a)
L'APPELLO
"Il diktat di Marchionne, che
Cisl e Uil hanno firmato, contiene una clausola inaudita, che nemmeno negli
anni dei reparti-confino di Valletta era stata mai immaginata: la
cancellazione dei sindacati che non firmano l’accordo, l’impossibilità che
abbiano una rappresentanza aziendale, la loro abrogazione di fatto. Questo
incredibile annientamento di un diritto costituzionale inalienabile non sta
provocando l’insurrezione morale che dovrebbe essere ovvia tra tutti i
cittadini che si dicono democratici. Eppure si tratta dell’equivalente
funzionale, seppure in forma post-moderna e soft (soft?), dello squadrismo
contro le sedi sindacali, con cui il fascismo distrusse il diritto dei
lavoratori a organizzarsi liberamente.
Per questo ci sembra che la
richiesta di sciopero generale, avanzata dalla Fiom, sia sacrosanta e vada
appoggiata in ogni modo. L’inaudito attacco della Fiat ai diritti dei
lavoratori è un attacco ai diritti di tutti i cittadini, poiché mette a
repentaglio il valore fondamentale delle libertà democratiche. Ecco perché
riteniamo urgente che la società civile manifesti la sua più concreta e attiva
solidarietà alla Fiom e ai lavoratori metalmeccanici: ne va delle libertà di
tutti".
Andrea Camilleri, Paolo Flores d’Arcais, Margherita
Hack
Primi firmatari: don Andrea Gallo, Antonio
Tabucchi, Dario Fo, Gino Strada, Franca Rame, Luciano
Gallino, Giorgio Parisi, Fiorella Mannoia, Ascanio Celestini, Moni Ovadia,
Lorenza Carlassarre, Sergio Staino, Gianni Vattimo, Furio Colombo, Marco
Revelli, Piergiorgio Odifreddi, Massimo Carlotto, Valerio Magrelli, Enzo
Mazzi, Valeria Parrella, Sandrone Dazieri, Angelo d'Orsi, Lidia Ravera,
Domenico Gallo, Marcello Cini, Alberto Asor Rosa, don Paolo
Farinella.
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