Una Vita per il Dialogo
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- Date: Mon, 14 Dec 2009 17:29:20 +0100
Renzo Fabris. Una vita per il dialogo
cristiano-ebraico. Edizioni EMI
Libro di
Brunetto Salvarani Recensione di
Laura Tussi Renzo Fabris
era uno studioso laico, impegnato sul fronte del dialogo cristiano-ebraico.
Attualmente si
parla in modo comune di ebraismo e di dialogo cristiano-ebraico, anche se
risulta difficile misurare la reale incidenza di tale fenomeno.
I primi passi
del dialogo fra le chiese cristiane e la realtà di Israele risultano scarsamente
esplorate dal punto di vista teologico, ma anche sociale, politico e civile. Tra
i pionieri che hanno intuito la centralità strategica di tali argomenti è, su
scala nazionale, il nome di Renzo Fabris (1929-1991), primo presidente degli
amici di Nevé Shalom-Waahat as-Salaam e a lungo presidente del SIDIC (Servizio
Internazionale di Documentazione Ebraico-Cristiana), la cui ricerca è tanto poco
ricordata, quanto di fondamentale rilevanza.
Questo
importante volume di Brunetto Salvarani, a sua volta studioso di ebraismo e
teologo del dialogo interreligioso, presenta il percorso culturale di Fabris, i
suoi temi, gli interrogativi sempre aperti e il lascito al dialogo
cristiano-ebraico, nella funzione quasi profetica di Renzo: profetica non nel
senso di annunciare il futuro, ma di prepararlo.
Da molti anni
assistiamo, in Italia, ad un autentico interesse per l'ebraismo e la cultura
ebraica nei suoi poliedrici caratteri e nelle sue variopinte sfaccettature,
dalla passione per l'epopea Yddish del premio Nobel per la letteratura Singer,
alle performance teatrali di Moni Ovadia. Da questi
contributi si spazia dagli affollati festival su folklore, musica, cucina e
tradizioni culturali dell'ebraismo, all'impegno a favore del tanto auspicato
processo di pace in medio oriente e alla celebrazione di un giorno della
memoria, appunto, il 27 gennaio di ogni anno, a partire dal 2001.
In tale
cornice risulta evidente quanto si tratta attualmente spesso tramite i massmedia
di ebraismo e di dialogo cristiano-ebraico. Obiettivo del
volume del teologo Brunetto Salvarani è di presentare gli snodi cruciali del
percorso culturale di Fabris, i principali temi affrontati, i quesiti aperti e
l'eredità conoscitiva inerente il dialogo cristiano-ebraico, scegliendo di
collocare queste tematiche nell'orizzonte di un'esistenza, quella di Fabris,
pienamente nel mondo, da laico, padre di famiglia, molto impegnato anche in
ambito lavorativo e professionale. La ricerca di Brunetto Salvarani si sofferma
sul tema delle relazioni cristiano-ebraiche, contestualizzate nel complesso
percorso di rinnovamento del pensiero delle chiese cristiane in merito
all'ebraismo, soprattutto nel secondo dopoguerra, in seguito al concilio
Vaticano II. Il mutamento
dell'attitudine delle chiese occidentali in rapporto ad Israele è uno dei grandi
eventi del Novecento, connesso profondamente ad altri avvenimenti che segnano la
presenza ebraica nel mondo contemporaneo, come la Shoah, il Sionismo, lo Stato
di Israele, con il complesso nodo mediorientale, con la conseguente collocazione
esclusiva di Israele nel mondo occidentale. La nuova
attitudine della Chiesa cristiana nei confronti di Israele, la fine dichiarata
dell'antigiudaismo cristiano, dopo il punto di non ritorno dato dalla Shoah,
sono fattori che meritano un'attenzione teologica capace di grande acume.
Proprio per
questa esigenza di conoscenza, per questo bisogno di andare oltre, il libro di
Brunetto Salvarani non conclude con l'addio a Fabris, ma diviene sorgente di
riflessioni inesauribili che coinvolgono l'identità stessa del cristianesimo e
della Chiesa e proprio la Chiesa ha molto da imparare dai laici come Fabris e
Salvarani e attinge a piene mani dagli insegnamenti del laicismo, e i laici
hanno molto da insegnare e offrono ben volentieri la loro conoscenza a quella
stessa Chiesa, ricettiva di contenuti culturali. Si potrebbe proseguire su
questo tema, ma è tempo di soffermarsi e di lasciare a chi può e a chi deve il
compito ereditato dalla ricerca di Renzo Fabris, notando come non sia un caso
che questo notevole studio veda la luce proprio presso una casa editrice
missionaria, come la EMI. Laura
Tussi |
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