R: [educazione] allora:.. CI DENUNCI PER ANTIRAZZISMO



Sono d’accordissimo.

Come insegnante ed educatrice, come donna, come madre…

Giovanna Canavesi

 


Da: educazione-request at peacelink.it [mailto:educazione-request at peacelink.it] Per conto di laura tussi
Inviato: venerdì 13 febbraio 2009 8.59
A: educazione at peacelink.it
Oggetto: Re: [educazione] allora:.. CI DENUNCI PER ANTIRAZZISMO
Priorità: Alta

 

Sono d'accordo. Sottoscrivo l'appello

laura tussi

----- Original Message -----

Sent: Friday, February 13, 2009 5:40 AM

Subject: Re: [educazione] allora:.. CI DENUNCI PER ANTIRAZZISMO

 

sottoscrivo l'appello, concordo pienamente.

 Fiorella Fighera

----- Original Message -----

From: luisa.rizzo

Sent: Thursday, February 12, 2009 10:16 PM

Subject: Re: [educazione] allora:.. CI DENUNCI PER ANTIRAZZISMO

 

scusate
penso si capisca: comunque e' una lettera appello
chi vuole puo' sottoscriverla

saluti
luisa

At 22.01 12/02/2009, you wrote:

CI DENUNCI PER ANTIRAZZISMO
 
Signor Ministro Roberto Maroni,
 
abbiamo letto della Sua volontà di intraprendere un’azione legale nei confronti del direttore del settimanale Famiglia Cristiana, che Lei accusa di averLe recato offesa personale per aver definito  “leggi razziali” i provvedimenti del Governo verso i cittadini stranieri e le fasce più deboli della società.
 
Noi sottoscritti/e, uomini e donne di nazionalità diverse, nei nostri rispettivi ambiti di lavoro, di ricerca, di studio, di impegno sociale e politico, abbiamo sempre contrastato pubblicamente e nel nostro agire quotidiano l’intolleranza, la xenofobia e il razzismo. Perciò continueremo a denunciare le retoriche xenofobiche e le politiche razziste messe in atto dal Governo di cui Lei fa parte. Riteniamo, infatti, sia nostro dovere personale, professionale, civile rispettare la Carta costituzionale e batterci per una società rispettosa dei diritti di tutti/e, indipendentemente dalla loro provenienza, nazionalità, condizione sociale.
 
Le schedature di adulti e bambini rom, le classi differenziali per gli alunni stranieri, l’obbligo al personale medico di segnalare gli stranieri “irregolari”, il reato d’immigrazione clandestina, il permesso di soggiorno a punti, le norme restrittive sui ricongiungimenti familiari, la legalizzazione delle ronde padane, il carcere fino a quattro anni per gli irregolari che non rispettino l’ordine di espulsione, il divieto d’iscrizione anagrafica e la schedatura presso il Suo Ministero non solo dei senza-domicilio-fisso, ma anche di tutti coloro che abitano in dimore diverse da appartamenti: l’insieme di  queste misure lede profondamente i diritti fondamentali delle persone e i principi dell’uguaglianza e della democrazia. Queste misure configurano una forma di razzismo istituzionale, tanto più grave e intollerabile per il fatto che, per sostenerle, un ministro della Repubblica, Lei stesso, auspica la cattiveria nei confronti dei più deboli.
 
Noi siamo quella parte della società civile che condivide il giudizio espresso da Famiglia Cristiana e che continuerà a perseverare nel proprio impegno antirazzista. Se vuole essere coerente, Signor Ministro, denunci anche noi.
 
Annamaria Rivera, Università di Bari 
annamariarivera at libero.it

Angelo d’Orsi, Università di Torino
 

 


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