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- From: "Laura Sebastio" <laurasebastio at virgilio.it>
- Date: Fri, 14 Mar 2008 08:46:32 +0100
Esplorare il
conflitto percorsi nonviolenti di gestione
dei conflitti L’idea nasce da una presa di
coscienza: nella nostra vita solitamente tendiamo a rimuovere i conflitti, a non
vederli, ma questo non comporta la loro scomparsa. Anzi, proprio questo fare
finta, questo non voler vedere per non affrontare, permette al conflitto di
circolare nelle nostre relazioni rendendole sofferenti. È la paura del conflitto che spesso avvelena
le nostre relazioni sia personali che professionali, la paura di qualcosa che
percepiamo come distruttivo, dove o si vince oppure si è perdenti...
E allora la proposta: esplorare
modi altri di essere nei conflitti, che ci mostrino che è
possibile affrontare le situazioni conflittuali tutelando il più possibile la
relazione, senza perdere la consapevolezza, però, che non sempre i conflitti
sono risolvibili. All’interno della varietà di
studi sulla pace e sulla nonviolenza, abbiamo scelto tre approcci diversi tra
loro accomunati però dalla dimensione laboratoriale, cioè il più possibile
pratica, perché il conflitto sia agito e non più, soltanto, negato e temuto.
METODOLOGIA
DEL CONSENSO l'arte
dell'accordo nel disaccordo 12-13 aprile
2008 condotto da
Roberto Tecchio Che
cosa è la metodologia del
consenso? La mc riguarda una varietà di approcci alla
gestione del processo decisionale e del conflitto accomunati dall'attribuire
valore fondamentale all'esercizio partecipato e trasparente del potere,
orientato al conseguimento di accordi piuttosto che di decisioni (il consenso è
una forma di accordo; accordo e decisione sono cose ben
diverse). Tale
metodologia punta a far convivere creativamente le differenze, non a negarle o
ad appiattirle (falso consenso). Perciò il frutto maturo del consenso arriva
sempre dopo il confronto, cosa che spesso comporta l'attraversamento del
conflitto, e non prima, per evitare appunto il disagio del confronto e del
conflitto. La
mc rientra nei cosiddetti metodi
vinci/vinci o approcci cooperativi al conflitto, con in più un ingrediente unico
e speciale: la responsabilità verso il contesto sociale e ambientale.
A chi si
rivolge? A persone interessate a
promuovere e realizzare processi decisionali partecipativi nelle più diverse
sedi, che per passione o per necessita' si trovino ad assumere incarichi formali
legati alla facilitazione, o che comunque desiderino partecipare in modo più
coerente ed efficace alla gestione democratica del potere decisionale nelle
riunioni. Con quali
obiettivi? Sviluppare la sensibilità agli
elementi relazionali e contestuali che favoriscono la (auto)gestione
partecipata, creativa, responsabile ed efficace del processo decisionale
orientato al consenso. Roberto
Tecchio (robertotecchio at tiscali.it)
si
occupa da circa 20 anni di formazione e nonviolenza, soprattutto negli ambiti
dell’associazionismo, del servizio civile e del terzo settore, con esperienze
nel settore pubblico e nella formazione professionale anche in ambito
universitario, trattando la gestione nonviolenta dei conflitti (a livello micro)
e dei processi decisionali partecipativi orientati al consenso, svolgendo in
proposito anche l'attività di facilitatore. TEATRO
DELL’OPPRESSO (TdO) E NONVIOLENZA 10-11
maggio condotto da
Roberto Mazzini
Di un percorso volto ad esplorare
i nostri comportamenti in situazioni conflittuali per ritrovare una coerenza con
i nostri valori e per sperimentare la ricchezza di un approccio
nonviolento. Che cosa è il
TdO?
GIOCANDO
COL CONFLITTO 24-25
maggio 2008 condotto
da Enrico Euli Il
conflitto ci assedia e confonde quanto più tentiamo di rimuoverlo o negarlo.
Eppure,
questo è quello che facciamo più spesso, perchè farlo ci dà la sensazione
di essere tranquilli, di stare bene. Siamo
in conflitto col conflitto. Siamo in conflitto sul conflitto.
Forse ancor più che per i conflitti stessi. Le
nostre emozioni non sono pronte, allenate al conflitto. Si muovono confusamente
e tentiamo di controllarle in vari modi, a loro volta violenti. E le nostre
relazioni, i nostri contesti di vita, ne soffrono. Il
training alla nonviolenza può essere un modo per entrare in contatto con le
nostre emozioni in conflitto, e rifletterci sopra, attraverso,
dentro... Giocando. A chi si rivolge:
a tutti/e
quelli/e che desiderano approfondire la conoscenza di sé, delle proprie emozioni
e dei propri modi di stare nel conflitto. Enrico Euli è ricercatore e insegna, presso
l’università di Cagliari, Metodologie del gioco e del lavoro di gruppo e in
Pedagogia dei processi comunicativi. Da anni si occupa di training alla
nonviolenza. Tutti i
laboratori si svolgeranno presso iscrizioni: per il
laboratorio del 12-13 aprile far pervenire Per il
laboratorio del 10-11 maggio far pervenire per il
laboratorio del 24-25 maggio far pervenire Il
contributo per un laboratorio è di 60 euro; il
contributo per i tre laboratori è di 150 euro. Si
richiede un anticipo di almeno 20 euro. info e
iscrizioni: laura 3488279423 laurasebastio at virgilio.it casa
della nonviolenza
via Spagna 8 verona (san.
Zeno) azionenonviolenta at sis.it Www.nonviolenti.org
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