25 aprile - la Resistenza nelle parole di Calamandrei



Cari amici,
quest'anno ho pensato di ricordare il 25 aprile con le parole di uno dei più grandi intellettuali del secolo scorso, Piero Calamandrei.

Sono:
- un passo di un famoso discorso agli studenti sulla Costituzione;
- un'epigrafe pubblicata sul Ponte nel giugno 1953, dopo che le elezioni del 7 giugno avevano visto un folto gruppo di fascisti ritornare in Parlamento. - un'epigrafe, lapide nel palazzo Comunale di Cuneo, in risposta a Kesselring, comandante delle truppe tedesche in Italia, che aveva detto che gli italiani avrebbero dovuto fargli un monumento.

Ancorché contrario alle regole di netiquette che vietano le maiuscole (perché vuol dire gridare),le epigrafi sono a tutte maiuscole, perché per loro natura non sono in corsivo.


1) Passo del discorso sulla Costituzione (è anche riportato su una lapide ai Piani di Praglia "Gaetano Gallesi - Partigiano della Benedicta - caduto nel rastrellamento - nazifascista - Pasqua 1944").

"Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione."



2) Ai fascisti che ritornano (è del '53, ma sembra scritta oggi ed è rivolta ai revisionisti di ogni risma; il riferimento ad Almirante è chiarissimo).

NON RAMMARICATEVI
DAI VOSTRI CIMITERI DI MONTAGNA
SE GIU' AL PIANO
NELL' AULA DOVE FU GIURATA LA COSTITUZIONE
MURATA COL VOSTRO SANGUE
SONO TORNATI
DA REMOTE CALIGINI
I FANTASMI DELLA VERGOGNA

TROPPO PRESTO LI AVEVAMO DIMENTICATI
E' BENE CHE SIANO ESPOSTI
IN VISTA SU QUESTO PALCO
PERCHE' TUTTO IL POPOLO
RICONOSCA I LORO VOLTI
E SI RICORDI
CHE TUTTO QUESTO FU VERO

CHIEDERANNO LA PAROLA

AVREMO TANTO DA IMPARARE
MANGANELLI PUGNALI PATIBOLI
VENT'ANNI DI RAPINE DUE ANNI DI CARNEFICINE

I BRIGANTI SUGLI SCANNI I GIUSTI ALLA TORTURA
TRIESTE VENDUTA AL TEDESCO
L' ITALIA RIDOTTA UN ROGO

QUESTO SI CHIAMA GOVERNARE
PER FAR GRANDE LA PATRIA

APPRENDEREMO DA FONTE DIRETTA
LA STORIA VISTA DALLA PARTE DEI CARNEFICI

PARLERANNO I DIPLOMATICI DELL' ASSE
I FIERI MINISTRI DI SALO'
APRIRANNO
I LORO ARCHIVI SEGRETI

DI OGNI IMPICCATO SAPREMO LA SEPOLTURA
DI OGNI INCENDIO SI RITROVERA' IL PROTOCOLLO

CIVITELLA SANT'ANNA BOVES MARZABOTTO
TUTTE IN REGOLA

SAPREMO FINALMENTE
QUANTO COSTO' L' ASSASSINIO
DI CARLO E NELLO ROSSELLI

MA FORSE A QUESTO PUNTO
PREFERIRANNO RINUNCIARE ALLA PAROLA

PECCATO
QUESTI GRANDI UOMINI DI STATO
AVREBBERO TANTO DA RACCONTARE



3) A Kesselring

LO AVRAI
CAMERATA KESSELRING
IL MONUMENTO CHE PRETENDI DA NOI ITALIANI

MA CON CHE PIETRA SI COSTRUIRA'
A DECIDERLO TOCCA A NOI

NON COI SASSI AFFUMICATI
DEI BORGHI INERMI STRAZIATI DAL TUO STERMINIO

NON COLLA TERRA DEI CIMITERI
DOVE I NOSTRI COMPAGNI GIOVINETTI
RIPOSANO IN SERENITA'

NON COLLA NEVE INVIOLATA DELLE MONTAGNE
CHE PER DUE INVERNI TI SFIDARONO

NON COLLA PRIMAVERA DI QUESTE VALLI
CHE TI VIDE FUGGIRE

MA SOLTANTO COL SILENZIO DEI TORTURATI
PIU' DURO DI OGNI MACIGNO

SOLTANTO CON LA ROCCIA DI QUESTO PATTO
GIURATO FRA UOMINI LIBERI
CHE VOLONTARI SI ADUNARONO
PER DIGNITA' NON PER ODIO
DECISI A RISCATTARE
LA VERGOGNA E IL TERRORE DEL MONDO

SU QUESTE STRADE SE VORRAI TORNARE
AI NOSTRI POSTI CI RITROVERAI
MORTI E VIVI COLLO STESSO IMPEGNO
POPOLO SERRATO INTORNO AL MONUMENTO
CHE SI CHIAMA

ORA E SEMPRE
RESISTENZA




Ora e sempre Resistenza.

Un caro saluto.

Piero Stagno