Un libro sulle cooperative sociali che lavorano i terreni confiscati ai boss mafiosi



LA MAFIA RESTITUISCE IL MALTOLTO
LE MANI IN PASTA
 un libro sulle cooperative sociali
che lavorano i terreni confiscati ai boss mafiosi


Nel 1995 a Corleone, Libera, l’Associazione presieduta da don Luigi Ciotti, inizia una raccolta di firme per sollecitare l’approvazione di una legge che preveda l’utilizzo sociale dei beni confiscati ai boss mafiosi. L’iniziativa si estende a tutta l’Italia e le firme raccolte arrivano ad un milione:
Indimenticabile il momento in cui Ciotti (in via d’Amelio, in un anniversario della strage che uccise Borsellino e gli uomini della sua scorta) scaricò quella montagna di firme sulle esili braccia dell’allora presidente della Camera Irene Pivetti, che da quel quintale di fogli rischiò davvero di rimanere travolta - così racconta Gian Carlo Caselli nella sua prefazione.
Nel 1996 viene finalmente approvata la legge 109; da allora alcune centinaia di ettari di terreno confiscati alla criminalità organizzata sono stati recuperati da uno stato di completo abbandono e assegnati a cooperative sociali che li lavorano producendo pasta, vino, olio, passata di pomodoro, farina, frutta, ortaggi e legumi.
La legge 109 ha dato forte impulso sia alle confische dei beni che alla loro successiva destinazione: dal 1996 alla fine del 2003 sono più di 2.200 i soli beni immobili destinati allo Stato o ai Comuni: nei 12 anni precedenti la legge erano state solo 34.
Le mani in pasta ripercorre il cammino delle cooperative, che da qualche anno lavorano questi terreni ottenendo prodotti che hanno un valore aggiunto particolare, che sono portatori di un valore immateriale, di un importante messaggio sociale, culturale e civile che li trasforma in prodotti simbolo: la legalità organizzata in contrasto e in alternativa alla criminalità organizzata.
Essere contro le mafie non è sufficiente: occorre anche “fare”, contro le mafie; e antimafia del fare è uno dei concetti che Libera sta cercando di diffondere e affermare, perché la lotta alla criminalità non sia soltanto delegata alle forze dell’ordine e alla magistratura, non sia solamente opera di repressione ma sia interpretata dal singolo cittadino come superamento quotidiano, a partire dalle piccole cose, contro una cultura distorta che assegna alle mafie un potere prima ancora che esse stesse se lo prendano.


Le mani in pasta di Carlo Barbieri
pubblicato da Editrice Consumatori.
prezzo di copertina cinque euro, tre dei quali saranno devoluti a Libera, Associazioni, Nomi e numeri contro le mafie di don Luigi Ciotti.
Il libro è in vendita nei supermercati e ipermercati Coop;
può anche essere ordinato, con pagamento contrassegno a:
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Fonte: http://www.libera.it