Studenti e studentesse molisani,






11 Novembre 2004





Studenti e studentesse molisani,

ci state bene in questa scuola e in questa regione?

E' chiaro che le cose non vanno come dovrebbero andare; non si può stare
fermi a guardare di fronte alla mercificazione del sapere e alla svendita
della scuola pubblica, di fronte all'ignoranza di chi ci governa e ci sta
dristuggendo, dobbiamo avere coraggio e convizione per cambiare le cose,
un'ambizione diversa per una scuola ed un mondo differenti. Tutto ruota
intorno al denaro e al potere, chi ha più soldi può ricevere più cultura,
chi ha più soldi diventa presidente del Consiglio, chi ha i soldi potrà
comprarsi il Molise. Eh sì, perchè il Molise o è in vendita o sta chiudendo.


Sapete che fa il nostro governo regionale? Nella sesta commissione permanente
si sta discutendo una proposte di legge di due nostri illustri ed emeriti
non so chè per finanziare istituti paritari e scuole non statali, "le private",
mentre l'unica proposta di legge regionale per il diritto allo studio prevede
un misero finanziamento di 52.000 euro (e i nostri soldi che fine fanno?
Autostrade, Ferrovie e Infrastrutture? .certo certo) per attivare comodato
d'uso dei testi scolastici. Non si riesce più a scorgere un orizzonte sereno
perché tutto è grigio. Dobbiamo vedere qualcosa di diverso e di possibile,
un mondo a colori.

Tutto il disagio che abbiamo dentro dobbiamo gridarlo, urlare che ci sono
scuole che crollano, che noi a scuola non ci stiamo bene e non perché non
abbiamo voglia di studiare; dobbiamo dire basta una volta per tutte, sentire
e far sentire che un cambiamento è necessario e che non si può più
temporeggiare.

Se non ci mobilitiamo il problema non è di questa società ma il nostro.

Il 17 Novembre deve essere l'inizio di un percorso, prendiamo coscienza
della realtà e delle nostre potenzialità.

Non facciamoci più prendere per il culo.





                                                             Domenico
D'ALESSANDRO

                                               Coordinatore Unione degli
Studenti Molise






Appello 17 novembre
Stand up for your rights!!! Dimentica ciò che vedi, comincia a sognare.



Le studentesse e gli studenti presenti al WSF di Mumbai, rilanciano la
mobilitazione
mondiale studentesca indetta per il prossimo 17 novembre divenuta al Social
Forum di Londra una data centrale per il movimento europeo, proprio nei
giorni in cui viene approvato un Trattato costituzionale privo di riferimenti
forti sul valore dell'istruzione e della conoscenza.

Eppure il sapere e la conoscenza dovrebbero essere gli elementi costitutivi
di una nuova società, di un nuovo modo di intendere la cittadinanza, fattori
di crescita e sviluppo di un intero paese. Scuola e Università sono luoghi
collettivi fondamentali in cui la conoscenza svolge questa sua funzione
sociale e per poterlo fare, devono essere pubbliche e accessibili a tutti.

Abbiamo già denunciato il rischio di una loro mercificazione, di una loro
subordinazione alla "produttività", frutto delle inaccettabili logiche di
chi crede che il mercato venga sempre prima di tutto, che intendono consegnarci
ad un futuro fatto di precarietà, fatto di guerre con cui convivere e
abituarsi.

Noi a queste logiche non intendiamo sottostare.

Da questo punto di vista le riforme Moratti, non solo sono incapaci di trovar
rimedio al malessere storico di scuola, università e ricerca pubblica, ma
aggravano pesantemente la situazione.

Non se ne può più di scuole trasformate in carceri, con telecamere e ripetuti
controlli della polizia; quei luoghi sono nostri ed intendiamo riprenderceli.
Non ne possiamo più del tentativo di costruire un'università classista e
sempre più selettiva, in cui le condizioni materiali degli studenti sono
sempre più precarie e in cui diritto allo studio rappresenta una strada
da abbandonare per passare al moderno concetto di diritto al successo, nuovo
sistema fondato su poche eccellenze.

Non ne possiamo più dei sempre più ingenti finanziamenti ad enti di ricerca
privati, mentre la ricerca scientifica pubblica è ormai al collasso.

Quelle riforme vanno abrogate, anche se non possiamo limitarci a questa
richiesta. Perché, se davvero vogliamo cambiare le scuole e le università,
senza ripetere gli errori commessi negli ultimi anni, occorre definire il
ruolo e la natura che la conoscenza e i saperi devono assumere, occorre
tornare ad interrogarsi sul senso e sul significato della scuola e
dell'università,
sulla loro missione originaria, sulla capacità di istruire ed educare, di
formare individui critici, ossia capaci di analizzare e discernere i fenomeni
del mondo che li circonda, bisogna ripartire dalla costituzione,
dall'istruzione
e dalla formazione, come diritto di ogni singolo individuo e non come
privilegio.

A partire dal garantire più scuola per tutti, innalzando l'obbligo scolastico
sino alla fine della scuola secondaria, avendo come punto di riferimento
l'idea di una formazione di base garantita e assicurata fino alla fine del
percorso della secondaria, per arrivare ad un'università senza numeri chiusi,
in qualsiasi fase del percorso accademico si presentino.

Per far questo occorre prioritariamente coinvolgere chi la scuola e
l'università
la fa e la vive: le riforme, prima di tutto non possono essere più calate
dall'alto, come sempre è stato in passato.

Inoltre i processi di riforma non possono più essere a costo zero: occorre
ridefinire le scelte economiche del Paese, perché il sapere diventi una
priorità su cui investire. A partire dal sostegno al diritto allo studio,
fatto in modo autonomo e consapevole, da protagonisti.

Infine, vogliamo che questa giornata rappresenti l'inizio di un cammino:
ci rivolgiamo alle tante soggettività della società della conoscenza, ai
dottorandi, ai ricercatori, al mondo degli IFTS, crediamo che solo attraverso
un percorso comune sia possibile porre la questione generale che riguarda
la cittadinanza: il diritto ai saperi, pubblici e autogestiti.

Mobilitiamoci!!!


Le studentesse e gli studenti
dell'Unione degli studenti e dell'Unione degli universitari


 "la cultura è il nostro passaporto per il domani, il futuro appartiene
a quelli che si preparano oggi" Martin Luther King







LE MANIFESTAZIONI IN MOLISE




Campobasso

 corteo concentramento in piazza San Francesco alle ore 9.00


Termoli

corteo con concentramento alle ore 9.00 in piazza donatori di sangue


Isernia

corteo con concentramento alle ore 9.00 in corso risorgimento

(piazzale davanti allo scientifico)







udscampobasso at virgilio.it

www.unionedeglistudenti.it