17 Novembre 2004....appello alla mobilitazione



17 novembre 2004
GIORNATA MONDIALE DI MOBILITAZIONE STUDENTESCA
ore 9.00
PIAZZA SAN FRANCESCO
CAMPOBASSO

ore 9.00
PIAZZA DONATORI DI SANGUE
TERMOLI

ore 9.00
CORSO RISORGIMENTO
ISERNIA



	UNIONE DEGLI STUDENTI
	Sede Nazionale
	Via Morgagni 27 c/o FILT, 00161, Roma
	Tel. 06/44292297 Fax 064402359
 	www.unionedeglistudenti.it - info at unionedeglistudenti.it

Appello 17 novembre
Stand up for your rights!!! Dimentica ciò che vedi, comincia a sognare.

Le studentesse e gli studenti presenti al WSF di Mumbai, rilanciano la
mobilitazione mondiale studentesca indetta per il prossimo 17 novembre
divenuta al Social Forum di Londra una data centrale per il movimento
europeo, proprio nei giorni in cui viene approvato un Trattato
costituzionale privo di riferimenti forti sul valore dell'istruzione e
della conoscenza.
Eppure il sapere e la conoscenza dovrebbero essere gli elementi costitutivi
di una nuova società, di un nuovo modo di intendere la cittadinanza,
fattori di crescita e sviluppo di un intero paese. Scuola e Università sono
luoghi collettivi fondamentali in cui la conoscenza svolge questa sua
funzione sociale e per poterlo fare, devono essere pubbliche e accessibili
a tutti.
Abbiamo già denunciato il rischio di una loro mercificazione, di una loro
subordinazione alla "produttività", frutto delle inaccettabili logiche di
chi crede che il mercato venga sempre prima di tutto, che intendono
consegnarci ad un futuro fatto di precarietà, fatto di guerre con cui
convivere e abituarsi.
Noi a queste logiche non intendiamo sottostare.
Da questo punto di vista le riforme Moratti, non solo sono incapaci di
trovar rimedio al malessere storico di scuola, università e ricerca
pubblica, ma aggravano pesantemente la situazione.
Non se ne può più di scuole trasformate in carceri, con telecamere e
ripetuti controlli della polizia; quei luoghi sono nostri ed intendiamo
riprenderceli. Non ne possiamo più del tentativo di costruire un'università
classista e sempre più selettiva, in cui le condizioni materiali degli
studenti sono sempre più precarie e in cui diritto allo studio rappresenta
una strada da abbandonare per passare al moderno concetto di diritto al
successo, nuovo sistema fondato su poche eccellenze.
Non ne possiamo più dei sempre più ingenti finanziamenti ad enti di ricerca
privati, mentre la ricerca scientifica pubblica è ormai al collasso.
Quelle riforme vanno abrogate, anche se non possiamo limitarci a questa
richiesta. Perché, se davvero vogliamo cambiare le scuole e le università,
senza ripetere gli errori commessi negli ultimi anni, occorre definire il
ruolo e la natura che la conoscenza e i saperi devono assumere, occorre
tornare ad interrogarsi sul senso e sul significato della scuola e
dell'università, sulla loro missione originaria, sulla capacità di istruire
ed educare, di formare individui critici, ossia capaci di analizzare e
discernere i fenomeni del mondo che li circonda, bisogna ripartire dalla
costituzione, dall'istruzione e dalla formazione, come diritto di ogni
singolo individuo e non come privilegio.
A partire dal garantire più scuola per tutti, innalzando l'obbligo
scolastico sino alla fine della scuola secondaria, avendo come punto di
riferimento l'idea di una formazione di base garantita e assicurata fino
alla fine del percorso della secondaria, per arrivare ad un'università
senza numeri chiusi, in qualsiasi fase del percorso accademico si
presentino.
Per far questo occorre prioritariamente coinvolgere chi la scuola e
l'università  la fa e la vive: le riforme, prima di tutto non possono
essere più calate dall'alto, come sempre è stato in passato.
Inoltre i processi di riforma non possono più essere a costo zero: occorre
ridefinire le scelte economiche del Paese, perché il sapere diventi una
priorità su cui investire. A partire dal sostegno al diritto allo studio,
fatto in modo autonomo e consapevole, da protagonisti.
Infine, vogliamo che questa giornata rappresenti l'inizio di un cammino: ci
rivolgiamo alle tante soggettività della società della conoscenza, ai
dottorandi, ai ricercatori, al mondo degli IFTS, crediamo che solo
attraverso un percorso comune sia possibile porre la questione generale che
riguarda la cittadinanza: il diritto ai saperi, pubblici e autogestiti.
Mobilitiamoci!!!

Le studentesse e gli studenti
dell'Unione degli studenti e dell'Unione degli universitari

 "la cultura è il nostro passaporto per il domani, il futuro appartiene a
quelli che si preparano oggi" Martin Luther King















Giornata Mondiale di mobilitazione studentesca - 17 Novembre 2004
RIVENDICHIAMO:

- l'istruzione come DIRITTO, non come PRIVILEGIO dei più ricchi
- un'istruzione PUBBLICA, GRATUITA, laica, che non dipenda dal reddito e
dall'influsso dei potentati
- l'accesso LIBERO all'istruzione, ai saperi e alle conoscenze, garantito a
tutti, abbattendo le barriere economiche e sociali
- l'approvazione di uno statuto europeo dei diritti degli studenti



CONCENTRAMENTO ORE 9.00
PARTENZA DEL CORTEO ORE 9.30
PIAZZA SAN FRANCESCO
CAMPOBASSO


Nel Molise manifesteremo inoltre per una legge regionale sul diritto allo
studio che renda davvero PUBBLICA e GRATUITA l'istruzione, attraverso:
- borse di studio senza vincolo di spesa per i redditi più bassi
- fornitura gratuita dei libri di testo
- agevolazioni sull'acquisto degli abbonamenti per gli studenti pendolari
- carta studenti con sconti sull'acquisto di libri, cd, biglietti per
cinema e teatro, ecc.