monitoraggio coatto situazione scuole




Comunicato Stampa

Un Ministero che è riuscito a cambiare tre volte nel corso dell'estate la
normativa per le graduatorie, che non ha trovato le risorse per avviare una
riforma, meglio sarebbe chiamarla controriforma, presentata come un evento
epocale, che non garantisce le immissioni in ruolo e le risorse per
garantire una scuola pubblica decente, trova il tempo e le risorse per
sottoporre a verifica tutte le scuole d'Italia partendo dal Lazio dove 24
scuole primarie e secondarie di primo grado, al giorno, sono sottoposte ad
una verifica ad opera di ispettori ministeriali, funzionari degli ex
provveditorati e dirigenti scolastici delle scuole "capofila".
E' sin troppo evidente la volontà di mettere in riga, a cascata, i dirigenti
scolastici direttamente coinvolti ed i collegi docenti "riottosi".
Troviamo incredibile, a questo proposito, quanto afferma, in un'intervista
al "Corriere della Sera" del 23 ottobre 2004, Giuseppe Alesi, preside dell'
Antonio De Curtis a Tor Vergara e componente del nucleo di supporto alla
diffusione della riforma.
«Si tratta di incontri fortemente voluti dal direttore generale Francesco De
Santis per offrire un punto di riferimento a chi lo vuole. Purtroppo si è
visto di tutto, capi d' istituto che hanno scritto documenti contro questa
legge….. A me preoccupa la lontananza da ogni forma d' innovazione da parte
del corpo docente. Si fanno critiche ideologiche, politiche, ma credo che il
70, l' 80% di loro non l' abbia nemmeno letta»
a nostro avviso, chi fa affermazioni ideologiche sono proprio i funzionari
ed i dirigenti scolastici quando si permettono di accusare di non conoscere
la controriforma proprio chi nella suola vive e lavora.
La CUB Scuola ribadisce che i lavoratori della scuola conoscono la riforma,
l'hanno discussa in moltissime assemblee, ne vedono gli effetti devastanti,
hanno il pieno diritto di esprimere la loro contrarietà a questa operazione
volta a smantellare la scuola pubblica.
Certo, se la conoscenza di chi ha esperienza concreta della scuola vale meno
degli spot pubblicitari del Ministro e dei suoi fedelissimi, siamo
incompetenti.
Ma noi ribadiamo che la scuola siamo noi, lavoratori, genitori, cittadini,
studenti e certo non lo sono i fedeli fidati dell'amministrazione.
La CUB Scuola ribadisce la propria opposizione alla riforma e la
mobilitazione per bloccarla con gli scioperi delle prossime settimane oltre
che con le iniziative locali che si stanno sviluppando.

Per la CUB scuola
Il Coordinatore Nazionale
Cosimo Scarinzi

Per info 3298998546