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Comunicato stampa RETTIFICATO
- Subject: Comunicato stampa RETTIFICATO
- From: "cub scuola" <cub.scuola at tiscali.it>
- Date: Fri, 10 Sep 2004 18:19:44 +0200
Ci scusiamo per l'errato invio, agli organi di informazione, di un comunicato stampa che pensiamo meriti qualche correzione. Segue il comunicato definitivo: Il signor Giovanni Quartini, dirigente scolastico dell'Istituto Parificato Capitanio di Bergamo, ha reso noto di aver installato un sistema di telecamere che controlleranno 24 ore su 24 tutto quello che accade nelle aule, nei corridoi e perfino nei bagni: telecamere interne a circuito continuo per controllare studenti, docenti e collaboratori scolastici. Per di più il signor Quartini, un vero eroe del nostro tempo, ha sostenuto che la videosorveglianza è necessaria all'interno del "suo" Istituto al fine di impedire che i terribili bambini delle elementari o i feroci ragazzini delle medie inferiori facciano scherzi ai propri compagni o che si dilunghino troppo nei bagni nel corso delle pause pipì. Un vero problema, non c'è che dire. Tanta tracotanza non può che lasciare stupefatti, ma la posizione del buon Quartini almeno un merito ce l'ha: dice pane al pane e vino al vino, la difesa da vandali e spacciatori non è altro che una foglia di fico per nascondere le vere ragioni del delirio videosorvegliante dei Dirigenti Scolastici italiani. La verità è che l'autonomia scolastica viene interpretata da alcuni Dirigenti Scolastici come possibilità di trasformarsi in padroncini. Controllare 24 ore su 24 le mosse dei lavoratori è sempre stato il sogno proibito di ogni buon vecchio "padrone delle ferriere". Fortunatamente, esistono adeguati strumenti legislativi volti almeno a scoraggiare gli usi più marcatamente repressivi di queste tecniche di sorveglianza e, forse, sufficienti ad impedirne l'installazione. Particolarmente importante il recente provvedimento dell'autorità per la salvaguardia della privacy che, con riguardo alla scuola, dice: "A tal fine, se può risultare ammissibile il loro utilizzo (gli apparati di videosorveglianza n.d.r.) in casi di stretta indispensabilità (ad esempio, a causa del protrarsi di atti vandalici), gli stessi devono essere circoscritti alle sole aree interessate ed attivati negli orari di chiusura degli istituti, regolando rigorosamente l’eventuale accesso ai dati." In ogni caso, l'uso di tali apparati deve essere stabilito in accordo con le rappresentanze sindacali, così come disciplinato dallo Statuto dei Lavoratori. La CUB si impegna a sostenere l'opposizione, degli studenti e dei lavoratori di Bergamo e di tutta Italia, a questa deriva che pretende di trasformare in carceri di massima sicurezza le scuole del paese. Cedere anche solo un dito su questo terreno vuol dire permettere la trasformazione di luoghi di apprendimento e studio in prigioni medievali. CUB Scuola Prof. Cosimo Scarinzi Per ulteriori informazioni: 329 8998546
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