conferenza stampa su videosorveglianza ed altro



Oggetto:	conferenza stampa su videosorveglianza ed altro



Per informazioni 3298998546



CUB Scuola
  Corso Marconi 34, 10125 Torino
   Telefax 011655897  email cub.scuola at tiscali.it


SCUOLA AZIENDA
VIDEO(e non solo)SORVEGLIARE E PUNIRE

E' in atto, nelle scuole superiori torinesi - al momento ci risultano
l'Avogadro, lo Zerboni ed il Pininfarina ma altre scuole sono interessate -
la corsa all'installazione di sistemi, più o meno complessi, di video
sorveglianza.
La giustificazione normalmente adottata è la necessità di evitare
danneggiamenti alle cose e salvaguardare l'incolumità delle persone.
Di fatto il tutto si traduce nella realizzazione di un modello sociale
occhiuto, proteso a sorvegliare e punire cancellando i residui spazi di
diritto alla riservatezza.  E' anche il pieno trionfo della TV spazzatura,
che finalmente esporta il "grande fratello" anche negli edifici scolastici.
Superfluo dire che si tratta di un bel business al costo medio di 10-15.000
euro per installazione, cioè l'equivalente di un'aula informatizzata di
medio livello e questo da solo, nel panorama sgangherato della scuola
italiana, grida vendetta.
D’altro canto la sorveglianza e la vessazione dei lavoratori della scuola,
oltre che degli studenti, sta diventando uno sport praticato dai dirigenti
scolastici più zelanti con la copertura dell’amministrazione. Le sospensioni
dal servizio sono cresciute, nel corso dell’ultimo anno scolastico, in
maniera esponenziale.
Quando, però, i lavoratori cercano di far valere i propri diritti, scopriamo
1.	che la contrattazione di istituto, pure prevista da leggi e contratti,
viene resa in moltissime scuole quasi impraticabile
2.	che rivolgersi alla magistratura del lavoro implica per i lavoratori
costi gravosissimi mentre l’amministrazione li scarica sulla collettività
3.	che la lunghezza dei tempi per ottenere ragione vanifica gli stessi
diritti che la norma pretende di tutelare
4.	che gravi irregolarità formali e sostanziali vengono praticate
Siamo perfettamente consapevoli che vi è del metodo in questa, apparente,
follia e che la sistematica pratica della illegalità da parte di settori
dell’amministrazione è la realizzazione pratica di un’idea di scuola non
come diritto generale ma come assieme di aziende sottoposte all’arbitrio
della dirigenza scolastica.
La CUB Scuola si impegna a sviluppare nelle scuole, con la collaborazione di
tutti i colleghi disponibili, una rete per la difesa dei diritti e per la
denuncia delle irregolarità e invita a operare in questo senso tutte le
forze sindacali, i delegati delle rappresentanze sindacali unitarie, le
sezioni sindacali di scuola.
Per discutere e documentare i casi più eclatanti di irregolarità

Conferenza stampa
Venerdì 25 giugno alle ore 16
Presso la CUB Scuola,  Corso Marconi 34 (secondo piano)