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Delegati SCUOLE appello
- Subject: Delegati SCUOLE appello
- From: "annamaria" <annmedr at tin.it>
- Date: Wed, 7 Apr 2004 23:22:39 +0200
care amiche e cari amici, vi invio in allegato un appello per il ritiro della riforma Moratti e per lo sciopero unitario nella scuola scaturito dalla riunione nazionale del 3 aprile scorso della rete di scuole che si oppongono alla controriforma. a me sembra un'iniziativa importante da raccogliere che è stata firmata anche da parlamentari, consiglieri comunali e provinciali, sindacalisti ecc. vi incollo sotto l'inizio dell'appello e vi invito a firmarlo e farlo girare. un abbraccio annamaria medri In questi mesi decine e decine di scuole di tutto il Paese hanno raccolto quell'invito e oggi, 3 aprile 2004, in 120 insegnanti, genitori, delegati RSU, responsabili sindacali, eletti nelle istituzioni di Milano, Torino, Parma, Bologna, Varese, Reggio Emilia, Piacenza, Modena, Carpi, Siena, Pavia, Viareggio, Verbania con messaggi di adesione e sostegno da Arezzo e Napoli, ci siamo ritrovati a Parma nell'"Incontro Nazionale dei delegati delle scuole e delle città, per l'abrogazione della riforma Moratti, per il ritiro del primo decreto applicativo". All'incontro hanno partecipato gli onorevoli Capitelli e Motta (DS), Soliani (Margherita) e De Simone (Rifondazione Comunista). Al termine dei nostri lavori decidiamo di lanciare a tutti gli insegnanti e i genitori, a tutti i responsabili e i dirigenti sindacali, agli eletti nelle istituzioni, ai parlamentari il seguente APPELLO PER LO SCIOPERO GENERALE IMMEDIATO, PER LA MOBILITAZIONE UNITA FINO AL RITIRO DEL DECRETO APPLICATIVO, FINO ALL'ABROGAZIONE DELLA "RIFORMA" MORATTI. Perché un appello per l'unità in questo momento? La situazione è sotto gli occhi di tutti: nella divisione totale, scuola per scuola, la "riforma" Moratti sta partendo in questi giorni. Tutte le scuole italiane sono messe sotto una pressione enorme per applicare, in nome dell' Autonomia Scolastica, la legge 53. Alle scuole viene imposta la scelta del tutor, l'adozione dei Piani di Studio Personalizzati, le variazioni organizzative, il taglio di centinaia di ore di insegnamento, l'istituzione delle materie facoltative, la fine del Tempo Pieno e Prolungato, dei Moduli e del Tempo Normale (Medie), l'eliminazione degli insegnanti di sostegno. In queste ore centinaia di scuole cominciano ad applicare tutto ciò nella divisone più assoluta: nel tentativo di resistere alcune cercano di adottare solo qualche punto, altre applicano l'intera legge, altre cercano di confermare l'organizzazione e i programmi attuali. Nel momento in cui ci siamo riuniti apprendiamo che in provincia di Torino i funzionari del Ministero hanno convocato i dirigenti scolastici per dire chiaramente: voi siete incaricati di applicare la riforma, non tollereremo che non lo facciate. Intanto si annuncia il taglio di un posto di Tempo Pieno ogni sei ! Un dato emerge quindi in modo chiaro: se il decreto e la circolare non saranno ritirati la "riforma" partirà. Il nostro incontro lo ha verificato: nel chiuso dei collegi docenti e delle scuole è sempre più difficile resistere, mentre la divisione e le tensioni si moltiplicano e la "riforma" va avanti.
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