[FADIS] FADIS: La formazione dei docenti di sostegno nella normativa scolastica



Uno studio sulla normativa inerente la formazione iniziale dei
docenti di sostegno curato per la FADIS da Maria Assunta Barbieri.
Il documento presenta una raccolta cronologica della normativa dal
1975 ai nostri giorni con commenti sull'evoluzione dei programmi che
hanno accompagnato i corsi di specializzazione sul sostegno.

FADIS - Federazione Associazioni Docenti per l'Integrazione
Scolastica
"La formazione dei docenti di sostegno nella normativa scolastica"
a cura di Maria Assunta Barbieri

Col D.P.R. 31 ottobre 1975, n. 970 venne stabilito che  il personale
di scuole e istituzioni statali che perseguivano particolari
finalità doveva essere fornito di apposito titolo di
specializzazione "polivalente" da conseguire al termine di un corso
teorico-pratico di durata biennale presso scuole o istituti
riconosciuti dal Ministero della Pubblica Istruzione. Con lo stesso
decreto le scuole magistrali ortofreniche e le scuole di metodo
venivano autorizzate a proseguire la loro attività di formazione di
insegnanti in attesa di una nuova disciplina legislativa applicativa
del D.P.R. n. 970, mentre erano aboliti i corsi di fisiopatologia
dello sviluppo fisico e psichico istituiti nel 1928. Nel giugno del
1977, vennero approvati i programmi dei corsi di specializzazione
per il personale direttivo, docente ed educativo di scuole ed
istituti che perseguivano particolari finalità. Ciò appare singolare
perchè due mesi dopo usciva la legge 517 che sanciva l'integrazione
degli alunni definiti handicappati nella scuola comune e che, di
fatto, dava l'avvio alla chiusura delle scuole speciali. Col DM del
24 aprile 1986 vennero rinnovati, sulla base delle conclusioni di
una apposita commissione voluta nel 1984 dal ministro della Pubblica
Istruzione, i programmi per i corsi biennali di specializzazione.
Con questi si intendeva rispondere a due esigenze in particolare:
garantire effettivamente il principio di polivalenza del titolo
rilasciato e  ridimensionare le discipline tecnico-sanitarie a
favore di quelle pedagogico-didattiche. L'emanazione della legge-
quadro 104/92 per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti
delle persone handicappate anche in materia scolastica e il fatto
che gli esperti ritenessero ormai improcrastinabile una più generale
riforma dell'intero sistema scolastico il cui primo momento doveva
essere l'autonomia organizzativa e amministrativa, portarono un
ulteriore cambiamento nel giugno del 1995. I nuovi programmi
contenevano una netta distinzione fra un momento di formazione
iniziale del docente e un momento destinato alla formazione
ricorrente e in servizio. Il progetto formativo era stato articolato
modularmente per risultare fruibile anche in un disegno di
formazione e di qualificazione successivo. Inoltre, il compito di
formare gli insegnanti di sostegno veniva affidato alle università.
I corsi tuttavia continuarono ad essere tenuti da enti e istituti
specializzati convenzionati con le università in attesa che queste
potessero organizzarsi per il nuovo impegno. Tutto questo, con la
parentesi dei cosiddetti corsi intensivi di specializzazione per
l'attività di sostegno all'integrazione scolastica degli alunni
handicappati di 450 ore riservati al personale con rapporto di
lavoro a tempo indeterminato in esubero rispetto alle dotazioni
organiche provinciali, andò avanti fino al 2001 quando la formazione
dei docenti di sostegno venne assegnata in toto a un semestre
aggiuntivo di 400 ore da effettuarsi dopo la laurea in Scienze della
Formazione Primaria per  la scuola materna ed elementare e dopo  il
biennio   SSIS per le scuole medie inferiori e superiori. L'ultimo
capitolo in ordine di tempo in relazione alla formazione dei docenti
di sostegno è rappresentato dal decreto del 20 febbraio 2002 che
autorizza le Università attraverso le SISS ad attivare nuovi corsi
di specializzazione di almeno 800 ore riservati a docenti già
abilitati. All'articolo 2 si afferma che questi corsi hanno
efficacia a decorrere dall'a.a. 2002/2003 e fino all'a.a. 2005/2006
e comunque non oltre il riordinamento dei corsi di studio
universitari per la formazione del personale docente delle
istituzioni scolastiche. Resta un problema: dal decreto viene
esclusa l'attivazione di nuovi corsi per i docenti abilitati della
scuola materna ed elementare.

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http://www.integrazionescolastica.it/article/273

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