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Assemblea nazionale scuola DS
- Subject: Assemblea nazionale scuola DS
- From: <sapere at democraticidisinistra.it>
- Date: Mon, 24 Mar 2003 16:25:55 +0100
Oggetto: Assemblea nazionale scuola DS il 12 aprile ore 9,30 presso Centro Congressi Cavour, Roma E' convocata a Roma, il 12 aprile, ore 9,30 - 13,30, presso il Centro Congressi Cavour, Via Cavour,50/a L'Assemblea nazionale DS " Contro e oltre la Moratti, rilanciamo la scuola di tutti e di ciascuno". All'Assemblea partecipano i Segretari regionali e provinciali e i rispettivi responsabile del settore scuola e formazione, delegazioni di insegnanti, dirigenti e personale amministrativo scolastico, gli Assessori scuola e formazioni delle Regioni e dei Comuni, i membri delle Commissioni consiliari sulla scuola regionali e comunali,i parlamentari delle Commissioni scuola del Senato e della Camera dei deputati, i rappresentanti della Sinistra giovanile e delle associazioni degli studenti, degli insegnanti e dei genitori. L'Assemblea sarà aperta da una relazione di Andrea Ranieri e conclusa da Piero Fassino. Il documento base della riunione viene allegato. Vi preghiamo di confermare la vostra presenza e di assicurare la partecipazione di una delegazione rappresentativa del mondo della scuola della vostra Regione e delle singole organizzazioni provinciali. L'Assemblea sarà conclusa entro le ore 13,30, per poter partecipare nel primo pomeriggio alla manifestazione nazionale sulla scuola che si svolgerà a Roma (piazza S. Giovanni). Dipartimento DS "Sapere, formazione e cultura" Contro e oltre la Moratti, rilanciamo la scuola di tutti e di ciascuno La scuola italiana, come l'Università e la ricerca, è stata colpita da una finanziaria, che ha assunto il sapere e la cultura come terreno di risparmio, e non come il terreno decisivo di investimento per rafforzare una delle decisive risorse strategiche per lo sviluppo qualitativo del Paese. Dopo la finanziaria - abbiamo già denunciato - sarà più difficile per le scuole dell'autonomia garantire i servizi che hanno più rilevanza sociale, e di coprire le domande di formazione più innovative e più ricche. Diminuiscono gli organici, diminuisce la scuola a tempo pieno, diminuisce la possibilità di fare progetti contro la dispersione scolastica, di inserire alunni disabili, di integrare bambini e bambine provenienti da paesi diversi dal nostro. E insieme calano i corsi di informatica, di musica, di inglese, che vengono già in molte situazioni offerti come servizi opzionali a pagamento. .La scuola italiana esce da questa finanziaria più povera e più rigida. La controriforma Moratti è la copertura legislativa di questa scuola più povera e più rigida. Crea discontinuità e salti laddove la migliore scuola italiana aveva costruito passaggi dolci e non traumatici fra i diversi ordini; ricrea divisioni e gerarchie dopo anni in cui ci si era impegnati -anche per la spinta della riforma del centrosinistra- in direzione dell'integrazione. Riduce di un anno l'obbligo scolastico, in un mondo dove tutti i Paesi, a diversi livelli, sono impegnati ad innalzare la preparazione culturale e professionale dei propri cittadini. La legge risente della confusione e contraddittorietà del centro-destra: quasi niente di essa è immediatamente applicabile; gli ordini del giorno della maggioranza che hanno accompagnato l'approvazione della legge contengono posizioni contraddittorie tra loro, e in alcuni casi con gli stessi principi ispiratori della legge. Riteniamo possibile un'iniziativa volta non solo alla denuncia del carattere regressivo della legge, ma anche a far vivere, con l'iniziativa nelle scuole e nei territori, quella scuola del cambiamento, di tutti e di ciascuno, che la controriforma Moratti vuole bloccare. Proponiamo per questo un nuovo patto tra scuole dell'autonomia, Enti locali, Regioni, sindacati, associazioni degli insegnanti, degli studenti e dei genitori, per rilanciare la scuola della continuità e dell'integrazione fra sapere e saper fare. Nella scuola dell'infanzia, contrapponendo agli anticipi della Moratti, la continuità dei percorsi 0 - 6 anni, aumentando la valenza educativa degli asili nido e non risucchiando in una logica assistenziale la scuola dell'infanzia; nel ciclo primario, generalizzando gli Istituti comprensivi; nel ciclo secondario, contrapponendo alla canalizzazione precoce della Moratti l'estensione dei bienni unitari integrati e una nuova progettazione dell'obbligo formativo a 18 anni; rafforzando il sistema della formazione permanente degli adulti. I democratici di sinistra impegneranno in questa direzione le loro presenze nella scuola e negli Enti locali, nel mondo del lavoro e nell'associazionismo democratico, con l'obiettivo di far crescere le scuole dell'autonomia, le loro reti, la loro capacità di progettare e vivere il cambiamento. Ne faranno una priorità della loro azione di governo nelle Regioni, nelle Provincie, nei Comuni amministrati dall'Ulivo, un punto di riferimento essenziale per le prossime elezioni amministrative. Su questa base saranno a fianco dei sindacati scuola che unitariamente sciopereranno il 24 marzo a tutela del salario e della dignità professionale degli insegnanti, e parteciperanno, assieme alla Sinistra Giovanile, alla manifestazione per la scuola del 12 aprile a Roma, promossa da un ampio arco di realtà associative e sindacali.
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