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TuttoscuolaNEWS n. 93
- Subject: TuttoscuolaNEWS n. 93
- From: Tuttoscuola <mailing at tuttoscuola.com>
- Date: Mon, 10 Mar 2003 02:28:16 +0100
Notizie, commenti e indiscrezioni sul mondo della scuola. La newsletter settimanale di Tuttoscuola, la rivista per insegnanti, genitori e studenti. http://www.tuttoscuola.com ************************************************************ N. 93, 10 marzo 2003 SOMMARIO 1. Ma a chi interessa la riforma della scuola? 2. Prime schermaglie sui futuri licei 3. La quadratura del cerchio dei punteggi dei precari 4. Il part-time non piace agli insegnanti 5. Indennita' integrativa, una prospettiva interessante per la scuola 6. Lo Snals a congresso per definire la linea 7. Docet: concesso l'esonero dal ministero dell'Istruzione 1. Ma a chi interessa la riforma della scuola? Forse non se l'aspettava nessuno questo ulteriore rinvio di approvazione della riforma Moratti. In aula al Senato il rinvio del voto per mancanza del numero legale c'e' stato tre, quattro, cinque volte, poi ci si e' arresi di fronte all'evidenza che i senatori, soprattutto della maggioranza, avevano ben altro da fare o a cui pensare, anziche' curare quella che dovrebbe essere la prima rilevante riforma di questo Governo. Sembra che la debacle sia stata oggetto anche di un vertice tra Berlusconi e Fini. Eh si', l'ostruzionismo dell'opposizione, virtualmente temuto, questa volta l'ha fatto, piu' o meno involontariamente, la maggioranza. Presunzione e forza dei numeri? Disaffezione e noncuranza? Segnale politico di avvertimento e dissociazione di partiti della coalizione di maggioranza? Comunque la si veda, e' stato un autogol che non depone a favore della compattezza della maggioranza sui contenuti della riforma, tanto necessaria nelle prossime impegnative tappe di attuazione della riforma. Ora si puo' scommettere che all'interno della Casa delle liberta' qualcuno alzera' il prezzo del consenso per la definizione dei decreti legislativi di attuazione. I numerosi ordini del giorno su una serie piuttosto vasta di questioni (ben 37, anche se alcuni assolutamente identici) votati alla Camera sono gia' stati il segno inequivocabile del ìmal di panciaî di tanti deputati che hanno dovuto a malincuore dire di si' alla legge, senza avere avuto la possibilita' di sciogliere alcuni nodi critici presenti nel testo. In ogni caso questa dovrebbe proprio essere la settimana del si' definitivo alla legge. 2. Prime schermaglie sui futuri licei Non si e' saputo granche' del seminario di Fiuggi del 27-28 febbraio scorsi. Oltre alla spinosa questione degli indirizzi nei quali dovrebbero articolarsi (o non articolarsi), i licei artistico, economico, e soprattutto tecnologico (vedi TuttoscuolaNEWS n. 92), i diversi gruppi di lavoro hanno affrontato essenzialmente il tema dell'identita' dei singoli licei, assicurata secondo alcuni partecipanti soltanto dalla presenza di determinate discipline. Si e' cosi' appreso che il gruppo che si e' occupato del liceo scientifico ha visto i sostenitori "tradizionalisti" del latino difendere la disciplina dagli assalti di matematici, fisici, informatici, che la vorrebbero sopprimere (una controversia che dura da molto tempo, e che si e' sempre risolta in compromessi che hanno salvato il latino). Il gruppo che ha lavorato sul liceo classico, al quale non sono mancati incoraggiamenti esterni, anche di tipo politico (per esempio da AN), ha a sua volta cercato di preservare la storica posizione di privilegio di questo ordine di studi, teorizzandone una sorta di primato "inter pares". Ma primato. Insomma non mancano i conservatori e i nostalgici. Forse non era questo lo spirito con il quale i "saggi" di Fiuggi erano stati invitati a lavorare. ____________________________________________________________ DOCET: PER LA SCUOLA DOCET, Idee e materiali per l'educazione e la didattica. 3-6 aprile 2003. Fiera riservata agli operatori; aperta al pubblico domenica 6 aprile. Orario: 9-18. Biglietto Ä 9,00; ridotto Ä 5,00. Bologna, Quart. Fieristico, 051-282111, docet at bolognafiere.it ( http://www.docet.bolognafiere.it ) ____________________________________________________________ 3. La quadratura del cerchio dei punteggi dei precari Fumata nera il 5 marzo scorso al Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione per definire la revisione dei punteggi per i precari, secondo il principio di equita' e di parita' contenuto negli ordini del giorno della Camera. Il Cnpi si e' sostanzialmente rifiutato di togliere le castagne dal fuoco al ministero, che aveva prospettato tre soluzioni su cui richiedeva parere. Il massimo organo di rappresentanza della scuola non ha voluto scegliere e ha rimandato la richiesta al mittente, invitando l'amministrazione ad avanzare un'unica precisa richiesta su cui esprimersi. Nello stesso tempo ha espresso tutte le proprie riserve su un'altra questione parallela che, in base ad altri ordini del giorno della Camera, aprirebbe a talune categorie di precari la possibilita' di accedere ai corsi delle Ssis. Sembra insomma ancora lontano l'approdo conclusivo di questa tormentata vicenda che vede impropriamente antagonisti i sissini da una parte e i precari storici dall'altra. Ma viene il dubbio che il destino sia segnato, che alla fine a perdere saranno i sissini, se pur con l'onore delle armi. Perche'? A prescindere dal merito della questione. Sarebbe la sconfitta del piu' debole, di chi rappresenta la minoranza dei docenti in questione. Chi si stupirebbe se alla fine i parlamentari e anche i sindacati avranno preferito dare prioritario ascolto ai precari storici, che sono tanti ma tanti di piu' dei precari sissini? 4. Il part-time non piace agli insegnanti Entro il 15 marzo prossimo, com'e' ormai prassi di ogni anno, scade il termine per la presentazione della richiesta di passare a orario part time per i docenti statali. E' una prospettiva che viene offerta ogni anno ad oltre 730 mila insegnanti di ruolo, ma che viene utilizzata da un numero ridottissimo di persone ( http://www.tuttoscuola.com/ts_news_93-1.doc ), pur essendo in lieve aumento la richiesta. Teoricamente l'amministrazione puo' autorizzare fino a un massimo di un quarto del totale dei dipendenti, cioe' fino ad un tetto massimo di circa 184 mila docenti a part time, ma, ad avvalersi della possibilita' offerta di ridurre o dimezzare l'orario di servizio, vi sono stati nel 2002 solamente poco piu' di 12 mila docenti: l'equivalente di 17 docenti ogni mille, che rappresenta il dato piu' basso registrato in tutti i comparti pubblici. In questo sparuto gruppo di docenti a mezzo servizio, sono quelli degli istituti superiori a far registrare la quota piu' elevata (quasi la meta' del totale). Si tratta comunque anche qui di una percentuale modesta, di 25 prof ogni mille in servizio. Nella scuola materna il tasso di docente a orario dimezzato scende addirittura a 9 ogni mille. E' il nord la zona del Paese dove si concentra il maggior numero di docenti a part time, tanto che con una percentuale superiore al 72% del totale nazionale, si puo' dire che tre docenti su quattro di quei pochi che utilizzano il part time, e' settentrionale. Una delle ragioni di questa presenza ìforteî nelle aree settentrionali e tra i docenti della secondaria superiore puo' essere forse ricercata nella norma che consente al personale a part time di svolgere anche un'altra attivita' lavorativa retribuita in settori privati. 5. Indennita' integrativa, una prospettiva interessante per la scuola Il recente contratto sottoscritto per i ministeriali contiene una novita' che con tutta probabilita' potrebbe essere trasferita anche nel comparto scuola. Parliamo del conglobamento dell'indennita' integrativa speciale nello stipendio: una voce tecnica che significa unificazione in una sola voce di due elementi retributivi (lo stipendio vero e proprio e la vecchia scala mobile dei dipendenti pubblici), tenuti fino ad oggi formalmente separati. L'indennita' integrativa speciale ha seguito per anni gli aumenti dell'inflazione, fino a quando nel 1991 e' stata definitivamente congelata, diventando un elemento fisso della retribuzione, a se' stante. Con qualche piccola differenza tra le categorie di personale, oggi vale poco piu' di 500 euro al mese. Se, come tutto fa pensare, con il contratto sara' conglobata per intero nello stipendio, produrra' due effetti interessanti: la cifra sara' interamente assoggettata alle ritenute previdenziali (ritenute che oggi toccano solo il 48% dell'indennita'), determinando una lieve decurtazione dello stipendio netto mensile di circa 5,50 euro; ma ne sara' valsa la pena perche', al momento della pensione, tutta la quota conglobata concorrera' a definire un importo piu' alto dell'indennita' di buonuscita spettante. La base di calcolo per computare l'esatta misura della buonuscita comprendera' a quel punto una quota superiore a 4 milioni delle vecchie lire che frutterebbero circa 350 mila lire per ogni anno utile di servizio. Con 35 anni di servizio, ad esempio, la buonuscita aumenterebbe di oltre 12 milioni di vecchie lire. Mica male per un contratto ìpoveroî. Sempre che, naturalmente, Tremonti, Corte dei Conti e Confindustria non ci mettano lo zampino. ____________________________________________________________ VISITA IL MAGIC WORLD DI NAPOLI Magic World e' il parco divertimenti piu' grande del sud Italia, dista solo pochi minuti da Napoli. Magic World regala, agli studenti in visita al parco, 4 itinerari culturali a scelta tra: naturalistico ñ scientifico ñ archeologico ñgastronomico. http://www.magictours.it ____________________________________________________________ 6. Lo Snals a congresso per definire la linea Il mese di marzo prevede un nutrito calendario di incontri e convegni per la scuola. Dal 12 al 14 marzo si svolge a Roma il IX congresso nazionale dello Snals, incentrato sul tema della ìcentralita' della scuola e valorizzazione delle professionalita'î. Oltre 1000 delegati, in rappresentanza di piu' di 200 mila iscritti, sono chiamati a partecipare all'elaborazione di politiche capaci di tener conto delle realta' e delle esperienze regionali e locali. Le organizzazioni sindacali del resto possono avere un ruolo e un influsso particolari nelle politiche di sviluppo del sistema, perche' offrono al personale della scuola la possibilita' di partecipare attivamente al conseguimento degli obiettivi formativi che il paese si da'. Il congresso di una organizzazione sindacale rappresenta percio' un punto di arrivo ed insieme un punto di partenza. Un punto di arrivo perche' definisce le linee di politica nazionale per gli iscritti, di partenza perche' indica al governo quali strategie adottare per migliorare le condizioni di lavoro del personale e la qualita' del servizio, e agli iscritti quali sfide vanno colte per contare di piu'. Almeno questo e' l'augurio rivolto ai congressisti. Ed ecco altri appuntamenti di interesse per le prossime settimane. 13 marzo, Roma: ìLa futura formazione dell'insegnante (di lettere)î, a cura della SSIS dell'indirizzo Linguistico Letterario di ìRoma treî. Per informazioni: ssislettere at uniroma3.it . 14 marzo, Modena: ìCosa cambia con la legge Moratti?î, a cura delle RSU del 3ƒ Circolo di Modena. 27 marzo, Firenze: ìL'autonomia della scuola e i suoi protagonistiî, a cura di Andis, Cidi e Istituto degli Innocenti. Per informazioni: servedu at provincia.fi.it . 7. Docet: concesso l'esonero dal ministero dell'Istruzione Un battesimo importante quello che si terra' a Bologna a inizio aprile: nasce ìDocetî, la nuova fiera per la scuola organizzata dalla Fiera di Bologna. E per l'occasione il ministero dell'Istruzione, dell'Universita' e della Ricerca ha concesso l'esonero dal servizio al personale dirigente e docente della scuola (Prot.Uff. VII/597 Roma, 18/02/03). Il percorso formativo offerto da ìDocet, Idee e materiali per l'educazione e la didatticaî e' ricco di proposte: convegni, seminari, e incontri saranno momenti di arricchimento professionale e occasione per approfondire temi di attualita' quali: il federalismo scolastico, le nuove didattiche multimediali, la didattica della lingua straniera, ludoteche e centri gioco, la letteratura fin dalla prima infanzia, libri e altri media nei processi formativi (AIE), la ìgrammaticaî multimediale fra scuola e famiglia (Motta online-ISPO). E poi le prospettive del servizio all'infanzia da 0 a 5 anni fra pubblico e privato, la progettazione e la sicurezza delle aree gioco, i servizi educativi museali e la pedagogia del patrimonio, la qualita' nella scuola. Infine, di particolare interesse per dirigenti e direttori amministrativi, la regolamentazione dei nuovi acquisti della pubblica amministrazione. Per maggiori informazioni: http://www.docet.bolognafiere.it . 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