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assemblea permanente studenti autorganizzati roma
- Subject: assemblea permanente studenti autorganizzati roma
- From: nikkiop at tiscali.it
- Date: Thu, 24 Oct 2002 09:09:27 +0200
Si allega (segue versione solo testo per le mailing list) il comunicato della Assemblea permanente degli studenti autorganizzati romani che sintentizza le considerazione svolte sulle mobilitazioni dello scorso anno e sulle prospettive di lotta. L'Assemblea è un luogo di confronto-azione di studenti, universitari, giovanilavoratori che si autorganizzano fuori dalle logiche di gerarchia e delega. -------------------------------------------- COMUNICATO ASSEMBLEA PERMANENTE STUDENTI AUTORGANIZZATI - ROMA Lunedì 30 settembre si è tenuta la Assemblea permanente degli studenti autorganizzati romani. Il confronto si è avviato anzitutto sulle mobilitazioni dello scorso anno: Si è condivisa una valutazione molto positiva di tali mobilitazioni,che hanno visto lo sviluppo di un movimento autorganizzato ampio e radicale, all'interno del quale l'Assemblea ha svolto un importante ruolo come momento di confronto e di proposta. In particolare, si sono ricordate le occasioni, promosse dall'Assemblea, del 26 ottobre ed del 1 dicembre, dove in circa 15.000 (nonostante le iniziative di boicottaggio di vari soggetti istituzionali) si è scesi in piazza in maniera comunicativa (utilizzando il corteo come momento di riappropriazione-comunicazione e non come "sfilata" estemporanea) contro la guerra e la situazione internazionale/ contro le politiche liberiste e autoritarie del governo su sanità, immigrazione, lavoro.../contro i processi di riforma di scuola ed università. Oltre che la pluralità di iniziative diffuse sviluppatesi nel corso dell'autunno e nei mesi successivi. In questo senso si è anche ritenuta significativa la capacità di proseguire la attività - nonostante le varie complicazioni - fino alla fine dell'anno, come nel caso dell'assemblea sul precariato del 12 aprile o della tre giorni (assemblea di ?fine anno? e incontro nazionale) il 13-14-15 giugno. In particolare, si è ritenuto la Assemblea abbia svolto una importante funzione nello sviluppo di lotte complessive (con analisi non limitate alle tematiche scolastiche e affrontando la realtà non come "studenti" ma come giovani che vivono le contraddizioni tanto a scuola che nella metropoli o nel luogo di lavoro) e quindi collegate a tutti gli altri fronti di lotta (lavoratori, immigrati, disoccupati...), autorganizzate, assembleari e partecipate attraverso percorsi realmente dal basso (si pensi alla pluralità di gruppi di studio, assemblee, incontri ecc sia promossi dall'Assemblea sia sviluppatesi all'interno dello scuole in particolare nel corso delle numerose okkupazioni o delle altre forme di mobilitazioni). Anzitutto nell'impegno per la rinascita di un tessuto sociale in un contesto sempre piu' frammentato, anche a causa dei processi di riforma-ristrutturazione accelerati con particolare irruenza dai governi del centro-sinistra. In questo senso, la Assemblea (che è attiva da circa due anni) ha dato una valutazione positiva della "forma" che si è avviata, ovvero quella di una assemblea aperta (che si riconvocava di volta in volta in luoghi diversi, in particolare scuole) di studenti, universitari e giovani lavoratori-precari. Una "forma" diversa rispetto ai tipici "coordinamenti dei collettivi", tanto per la composizione che per la modalità organizzativa. Tale "forma" ha consentito di contrastare la frammentazione crescente nel contesto giovanile (nel quale la stessa figura di "studente" è di sempre piu' difficile definizione) ed in particolare nella scuola, premessa ritenuta necessaria per la nascita di lotte spontanee e dal basso oltre che per evitare ogni "avanguardismo". L'Assemblea ha però osservato come tale modo di agire abbia portato anche ad una debolezza di radicamento in alcune situazioni ed una difficoltà di mantenere continuità nel lavoro e nel procedere del confronto in determinati periodi (in particolare febbraio-marzo). L'Assemblea ha quindi discusso sulle possibili linee di indirizzo dell'attività dell'anno in corso: Si è anzitutto affermata l'importanza di evitare di "insabbiare" discussioni-iniziative inseguendo le cosiddette mobilitazioni "no-global" e di essere invece capaci di procedere su un proprio percorso autonomo di lotta anche per quanto riguarda le tematiche da affrontare. Evitando, quindi, di limitarsi a portare contenuti "altri" (come avvenuto in molte occasioni dove si è partecipato attraverso spezzoni o volantini "critici") ma pur sempre sui temi e nelle scadenze determinate dal "ceto politico del movimento". In tal senso, si è condivisa la necessità di sviluppare una efficace rete di informazione dal basso capace di portare avanti un lavoro continuo che non sia vittima degli "argomenti del giorno" ma invece conseguente alla realtà dei diversi contesti sociale e delle loro mobilitazioni. Si è comunque anche ribadita l'opportunità di essere capaci di incidere all'interno delle varie mobilitazioni che si sviluppano, portando la propria proposta di autorganizzazione e la propria "lettura" dei fatti. In particolare rispetto alle prossime mobilitazioni autunnali dei lavoratori, che apriranno importanti spazi per un intervento anzitutto nel precariato giovanile. Spazi che deve essere impegno comune evitare siano - come già sta avvenendo - del tutto eliminati dalle dirigenze sindacali. Si è poi affermata ancora l'importanza di una effettiva e continua pratica di riappropriazione (dall'"auletta nella scuola alla biblioteca nel quartiere fino alla piazza o allo spazio inutilizzato nella città) come costante proposta politica oltre che momento di effettiva autorganizzazione e conflittualità del quotidiano dei vari territori. Si è quindi discusso su come portare avanti l'attività all'interno del contesto universitario e di quello lavorativo oltre che metropolitano, data la indiscutibile prevalenza degli studenti medi nell'Assemblea. In tal senso, oltre che iniziative e attività promosse dall'Assemblea stessa, si è deciso l'impegno per lo sviluppo di momenti di incontro fra varie realtà/individualità che nei rispettivi contesti portino avanti qualche tipo di impegno nei fatti autorganizzato: dal basso, espressione effettiva della realtà sociale ed esterno ad ogni logica "politicante" sia pur "antagonista". In tal senso, la Assemblea si è impegnata ad una ulteriore discussione, anche per la eventuale preparazione di un breve testo che promuova una prima occasione di questo tipo. Per quanto riguarda le mobilitazioni studentesche, la Assemblea ha condiviso la opportunita', dopo l'impegno per lo sviluppo del tessuto sociale e per il diffondersi di una coscienza critica, di impegnarsi per un maggiore radicamento-sostegno-scambio delle realtà di lotta (per esempio i collettivi nelle scuole) e di approfondimento della analisi, tanto piu' necessario laddove il tentativo di strumentalizzazione dei vari soggetti istituzionali torna ancora piu' forte (si pensi solo a tutta la retorica pacifista sull'iraq che vede protagonisti persino quelli che qualche mese fa buttavano le bombe). In questa prospettiva, la Assemblea ha deciso di promuovere un momento di incontro cittadino studentesco per la mattina di sabato 5 ottobre, come prima occasione di confronto quanto piu' pubblicizzata e nella speranza partecipata. La scelta "insolita" di piazzale Flaminio è stata fatto proprio nell'idea della massima capacità di comunicazione con i lavoratori, gli immigrati, i giovani precari (in tal senso, come noto a chi lo frequenta, tale luogo è piu' che significativo). Assemblea permanente studenti autorganizzatidel 30 settembre 2002 comunicato di sintesi redatto e discusso negli incontri del 6 - 9 - 13 ottobre
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