assemblea permanente studenti autorganizzati roma



Si allega (segue versione solo testo per le mailing list) il comunicato
della Assemblea permanente degli studenti autorganizzati romani che sintentizza
le considerazione svolte sulle mobilitazioni dello scorso anno e sulle
prospettive
di lotta.

L'Assemblea è un luogo di confronto-azione di studenti, universitari,
giovanilavoratori
che si autorganizzano fuori dalle logiche di gerarchia e delega.
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COMUNICATO ASSEMBLEA PERMANENTE STUDENTI AUTORGANIZZATI - ROMA


Lunedì 30 settembre si è tenuta la Assemblea permanente degli studenti
autorganizzati
romani.

Il confronto si è avviato anzitutto sulle mobilitazioni dello scorso anno:

Si è condivisa una valutazione molto positiva di tali mobilitazioni,che
hanno visto lo sviluppo di un movimento autorganizzato ampio e radicale,
all'interno del quale l'Assemblea ha svolto un importante ruolo come momento
di confronto e di proposta. In particolare, si sono ricordate le occasioni,
promosse dall'Assemblea, del 26 ottobre ed del 1 dicembre, dove in circa
15.000 (nonostante le iniziative di boicottaggio di vari soggetti
istituzionali)
si è scesi in piazza in maniera comunicativa (utilizzando il corteo come
momento di riappropriazione-comunicazione e non come "sfilata" estemporanea)
contro la guerra e la situazione internazionale/ contro le politiche liberiste
e autoritarie del governo su sanità, immigrazione, lavoro.../contro i processi
di riforma di scuola ed università. Oltre che la pluralità di iniziative
diffuse sviluppatesi nel corso dell'autunno e nei mesi successivi. In questo
senso si è anche ritenuta significativa la capacità di proseguire la attività
- nonostante le varie complicazioni - fino alla fine dell'anno, come nel
caso dell'assemblea sul precariato del 12 aprile o della tre giorni (assemblea
di ?fine anno? e incontro nazionale) il 13-14-15 giugno.

In particolare, si è ritenuto la Assemblea abbia svolto una importante funzione
nello sviluppo di lotte complessive (con analisi non limitate alle tematiche
scolastiche e affrontando la realtà non come "studenti" ma come giovani
che vivono le contraddizioni tanto a scuola che nella metropoli o nel luogo
di lavoro) e quindi collegate a tutti gli altri fronti di lotta (lavoratori,
immigrati, disoccupati...), autorganizzate, assembleari e partecipate
attraverso
percorsi realmente dal basso (si pensi alla pluralità di gruppi di studio,
assemblee, incontri ecc sia promossi dall'Assemblea sia sviluppatesi
all'interno
dello scuole in particolare nel corso delle numerose okkupazioni o delle
altre forme di mobilitazioni). Anzitutto nell'impegno per la rinascita di
un tessuto sociale in un contesto sempre piu' frammentato, anche a causa
dei processi di riforma-ristrutturazione accelerati con particolare irruenza
dai governi del centro-sinistra.

In questo senso, la Assemblea (che è attiva da circa due anni) ha dato una
valutazione positiva della "forma" che si è avviata, ovvero quella di una
assemblea aperta (che si riconvocava di volta in volta in luoghi diversi,
in particolare scuole) di studenti, universitari e giovani lavoratori-precari.
Una "forma" diversa rispetto ai tipici "coordinamenti dei collettivi", tanto
per la composizione che per la modalità organizzativa. Tale "forma" ha
consentito
di contrastare la frammentazione crescente nel contesto giovanile (nel quale
la stessa figura di "studente" è di sempre piu' difficile definizione) ed
in particolare nella scuola, premessa ritenuta necessaria per la nascita
di lotte spontanee e dal basso oltre che per evitare ogni "avanguardismo".

L'Assemblea ha però osservato come tale modo di agire abbia portato anche
ad una debolezza di radicamento in alcune situazioni ed una difficoltà di
mantenere continuità nel lavoro e nel procedere del confronto in determinati
periodi (in particolare febbraio-marzo).



L'Assemblea ha quindi discusso sulle possibili linee di indirizzo dell'attività
dell'anno in corso:

Si è anzitutto affermata l'importanza di evitare di "insabbiare"
discussioni-iniziative
inseguendo le cosiddette mobilitazioni "no-global" e di essere invece capaci
di procedere su un proprio percorso autonomo di lotta anche per quanto riguarda
le tematiche da affrontare. Evitando, quindi, di limitarsi a portare contenuti
"altri" (come avvenuto in molte occasioni dove si è partecipato attraverso
spezzoni o volantini "critici") ma pur sempre sui temi e nelle scadenze
determinate dal "ceto politico del movimento". In tal senso, si è condivisa
la necessità di sviluppare una efficace rete di informazione dal basso capace
di portare avanti un lavoro continuo che non sia vittima degli "argomenti
del giorno" ma invece conseguente alla realtà dei diversi contesti sociale
e delle loro mobilitazioni.

Si è comunque anche ribadita l'opportunità di essere capaci di incidere
all'interno delle varie mobilitazioni che si sviluppano, portando la propria
proposta di autorganizzazione e la propria "lettura" dei fatti. In particolare
rispetto alle prossime mobilitazioni autunnali dei lavoratori, che apriranno
importanti spazi per un intervento anzitutto nel precariato giovanile. Spazi
che deve essere impegno comune evitare siano - come già sta avvenendo -
del tutto eliminati dalle dirigenze sindacali.

Si è poi affermata ancora l'importanza di una effettiva e continua pratica
di riappropriazione (dall'"auletta nella scuola alla biblioteca nel quartiere
fino alla piazza o allo spazio inutilizzato nella città) come costante proposta
politica oltre che momento di effettiva autorganizzazione e conflittualità
del quotidiano dei vari territori.

Si è quindi discusso su come portare avanti l'attività all'interno del contesto
universitario e di quello lavorativo oltre che metropolitano, data la
indiscutibile
prevalenza degli studenti medi nell'Assemblea. In tal senso, oltre che
iniziative
e attività promosse dall'Assemblea stessa, si è deciso l'impegno per lo
sviluppo di momenti di incontro fra varie realtà/individualità che nei
rispettivi
contesti portino avanti qualche tipo di impegno nei fatti autorganizzato:
dal basso, espressione effettiva della realtà sociale ed esterno ad ogni
logica "politicante" sia pur "antagonista". In tal senso, la Assemblea si
è impegnata ad una ulteriore discussione, anche per la eventuale preparazione
di un breve testo che promuova una prima occasione di questo tipo.

Per quanto riguarda le mobilitazioni studentesche, la Assemblea ha condiviso
la opportunita', dopo l'impegno per lo sviluppo del tessuto sociale e per
il diffondersi di una coscienza critica, di impegnarsi per un maggiore
radicamento-sostegno-scambio
delle realtà di lotta (per esempio i collettivi nelle scuole) e di
approfondimento
della analisi, tanto piu' necessario laddove il tentativo di
strumentalizzazione
dei vari soggetti istituzionali torna ancora piu' forte (si pensi solo a
tutta la retorica pacifista sull'iraq che vede protagonisti persino quelli
che qualche mese fa buttavano le bombe). In questa prospettiva, la Assemblea
ha deciso di promuovere un momento di incontro cittadino studentesco per
la mattina di sabato 5 ottobre, come prima occasione di confronto quanto
piu' pubblicizzata e nella speranza partecipata. La scelta "insolita" di
piazzale Flaminio è stata fatto proprio nell'idea della massima capacità
di comunicazione con i lavoratori, gli immigrati, i giovani precari (in
tal senso, come noto a chi lo frequenta, tale luogo è piu' che significativo).


Assemblea permanente studenti autorganizzatidel 30 settembre 2002
comunicato di sintesi redatto e discusso negli incontri del 6 - 9 - 13 ottobre