Re: (Fwd) CARO ADRIANO SOFRI



Raramente ho letto una tale quantità di scempiaggini, in libertà, senza
alcun senso di responsabilità, rigonfie di senso della propria santità, da
parte di tal Gianni Zampieri.

Traspare dalla sua invettiva un retrogusto di  risentito narcisismo per non
essere stato centrato da una bomba intelligente o da un martire
autoesplodente: "Per questo sono e sarò
contro tutte le guerre, a costo della vita". Augurati di non doverti mettere
alla prova, anima generosa e di non doverla buttare, la tua vita, come
succede ogni giorno a migliaia di persone, ovunque.

La pietà è concreta, caro vanesio presuntuoso. E non mi sembri abituato ad
esercitarla.
E' concreta, circostanziata, priva di qualsiasi aura, squallida direi. Si ha
e basta.
Genera dolore e qualche volta ispira atti solidali. Che a volta,
rarissimamente servono a qualcosa.
Quella assoluta, generica, impalpabile non tocca e non beneficia nessuno,
caro fregnone presuntuoso. Anche se la sbandieri ai quattro venti.
Parli come un illuminato da new age-serviziospeciale-sull'Espresso, seduto
sulla cima di  certezze da exit poll.

Lascia stare Sofri, imbecille.
Abbi pietà concreta per lui, o pacifista eroico.
Va a farti sparare sulla sillhouette di qualche causa nobile e non rompere i
coglioni a chi si guadagna la considerazione e il rispetto (e il perdono per
le eventuali scelleratezze: vorrei che capitasse a tutti di doverlo fare,
per quante ne abbiamo pensate e consumate tutti) con atti concreti e
quotidiani di discernimento, di difficile scelta e di militanza
dell'intelligenza.

"il diavolo Saddam è vivo e vegeto, BinLaden sembra proprio che non sia
morto e Milosevic sta dando lezioni di diritto processuale ad un tribunale
internazionale"
non ho capito se te ne dispiaci, incommensurabile babbeo, o te ne compiaci:
nel primo caso mi pare dovresti dare una mano anche tu; nel secondo stai
semplicemente dichiarando la tua connivenza con la prepotenza e l'odio.

Non voglio dire una parola sulle mie poverissime e ordinarie analisi, nè
tantomeno sulle mie idee sul che fare (per carità). Ce ne sarebbe ovviamente
anche per il capitalismo senza controllo, per gli sprazzi di imperialismo
globalizzante, per la debole Europa e tutto il resto.

Dico solo a te e agli bizzarri assenteisti della democrazia minuta e
quotidiana: lasciate in pace Sofri.
Almeno questo (la spocchia moralistica) non se lo è meritato.

Non ho mai condiviso le opinioni e l'azione politica di Sofri. E non lo ho
mai nascosto.
Lo ho conosciuto come persona perbene.
Lo rispetto per il percorso che ha intrapreso e subìto.
Credo che debba uscire subito dalla galera. Ha comunque pagato salato
qualsiasi cosa si possa imputargli.

I pacifisti rimproveranti, no.

Neanche Landru.

Stefano Giunchi



----- Original Message -----
From: "Gianni Zampieri" <zampieri.gg at libero.it>
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Sent: Friday, October 18, 2002 9:47 PM
Subject: (Fwd) CARO ADRIANO SOFRI


>
> ------- Forwarded message follows -------
> From: Gianni Zampieri <zampieri.gg at libero.it>
> To: rubrica.lettere at repubblica.it
> Subject: CARO ADRIANO SOFRI
> Date: Fri, 18 Oct 2002 20:06:44 +0200
>
> Ho sottoscritto forse più di un appello per reclamare la giustizia che ti
è stata
> negata ed ero al Palavobis qualche anno fa, assieme a migliaia di amici,
per
> lo stesso motivo.
>
> Lo rifarei e lo rifarò se sarà necessario od opportuno, come faccio tutto
> quello che posso per tutti coloro che sono condannati ingiustamente: non
> per niente da quasi vent'anni sono anche socio di Amnesty International.
>
> Più recentemente ero allo stesso Palavobis, ancora con migliaia di amici,
> molti dei quali gli stessi dell'altra volta, per protestare assieme a Gino
Strada
> e Alex Zanotelli contro l'ennesima guerra scellerata.
>
> Ecco il termine: scellerato.
>
> Lo usai molti anni fa, quando mi riferirono e poi mi fecero leggere quelle
tue
> scellerate parole pubblicate su Lotta Continua.  Dissi subito che, al di
là del
> merito che nemmeno condividevo, quelle parole erano scellerate perché
> porgevano agli avversari, fascisti di destra e di sinistra, un fianco fin
troppo
> facilmente vulnerabile: anche senza cercare un killer, sarebbe bastata
> l'azione di un qualsiasi fuori di testa.  Così (o cosà ?) è stato, ed ora
tu stai
> pagando un prezzo ingiusto ed esorbitante per quella scelleratezza.
>
> Oggi non riesco a capire come, da persona intelligente e onesta quale io
ti
> reputo, non capisci quanto siano ancor più scellerate le tue parole contro
> Gino Strada ed a favore della guerra.
> Possibile che non ti rendi conto che le giustificazioni che dai per la
guerra,
> equivocando tra questa ed un uso responsabile della forza, non sono altro
> che una scellerata riedizione delle giustificazioni ("politiche"
naturalmente)
> che davi all'eventuale esecuzione del commissario Calabresi. Con
> l'aggravante che le scellerate parole di allora mettevano a rischio la
vita di
> una persona precisamente individuata come obbiettivo, mentre oggi le tue
> scelleratissime parole giustificano l'esecuzione nient'affatto casuale,
perché
> prevedibile e prevista, di migliaia di innocenti civili, bambini donne
uomini e
> vecchi, senza distinzione: un massacro terrorista legalizzato !
>
> E proprio tu, ti metti dalla parte di quel potere che combattevi e di cui
sei
> tutt'ora illustre vittima.
>
> Per chiarire, sulla differenza tra un uso responsabile della forza e la
guerra
> come noi tutti la conosciamo, basta pensare all'esempio emblematico del
> folle terrorista che sequestra una classe di bambini o dirotta un aereo:
forse
> che non si cerca il modo di intervenire senza mettere in grave pericolo la
> vita dei bambini o dei viaggiatori? Forse che si bombarda la scuola o si
> abbatte l'aereo? Forse che non si cerca di venire a patti, anche
accettando
> costi economici elevati ed il rischio che il folle la faccia franca?
>
> Nel caso poi delle guerre attuali, tragica beffa, il diavolo Saddam è vivo
e
> vegeto, BinLaden sembra proprio che non sia morto e Milosevic sta dando
> lezioni di diritto processuale ad un tribunale internazionale.
>
> "Ma mi faccia il piacere ..." direbbe il grande Totò.
>
> Mi stupisce ancor più la tua posizione, perché ti conosco per un
intellettuale
> molto preparato. Tito Livio pare abbia lasciato scritto che "le guerre non
> sono mai fatte nell'interesse del popolo" e che "il popolo non ha mai
tratto
> reali benefici dalle guerre": duemila anni fa. Dopo di lui, lo stesso
concetto
> sembra sia stato espresso da una quantità di personaggi della cultura e
> della storia, ma evidentemente cultura e storia non sono brave maestre,
> nemmeno (o soprattutto) per i dotti.
>
> Io sono un semplice cittadino, padre di famiglia, pensionato e ragioniere,
ma
> credo di essere e voglio essere cittadino del mondo. Per questo sono e
sarò
> contro tutte le guerre, a costo della vita.
>
> Credo che l'unica possibilità reale di fermare o meglio di impedire e
bandire
> per sempre questa autentica barbarie, sia che lo esiga un grande numero di
> cittadini.  Anche questo è stato detto e ridetto, da Einstein a Capitini,
da Don
> Sturzo a Martin Luther King, da Staffan De Mistura a Moni Ovadia o a
> Tiziano Terzani, solo per fare qualche nome di ieri e di oggi.
>
> Per questo da qualche tempo stiamo proponendo un PATTO TRA I
> CITTADINI DEL MONDO, ora anche con un sito:
> www.deicittadinidelmondo.it
>
> Ti auguro "buone" riflessioni e spero proprio di riconoscerti, fratello.
>
> Gianni Zampieri - cdm
>
> Barzanò, 18 ottobre 2002
>
>
> ------- End of forwarded message -------"Non temo le parole dei violenti,
> mi preoccupa molto il silenzio degli onesti" (M.L.King)
>
>