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NEWSLETTER del 16 ottobre 2002
- Subject: NEWSLETTER del 16 ottobre 2002
- From: "Collettivo News" <collettivo-news at virgilio.it>
- Date: Wed, 16 Oct 2002 18:47:12 +0200
NEWSLETTER del Collettivo Studenti di Giurisprudenza in Lotta di Napoli web: http://collettivo.cjb.net - e-mail: collettivo at collettivo.cjb.net - tel.: 328/3863982 c/o Facoltà di Giurisprudenza, via Porta di Massa 32, Napoli Agenda telematica: http://it.calendar.yahoo.com/collettivo_napoli NEWSLETTER di mercoledì, 16 ottobre 2002 TI SEI ISCRITTO A GIURISPRUDENZA? CONSIGLI PER L'USO Volantino distribuito alla presentazione dei corsi alle matricole PER LO STUDIO, QUALE DIRITTO? Volantino distribuito davanti agli sportelli EDiSU SCIOPERO GENERALE 18 Ottobre 2002 Ecco il volantino che distribuiremo alla manifestazione insieme ad altri collettivi studenteschi: Il sito web è stato aggiornato. ATTENZIONE: per rispondere alle numerose e-mail che ci sono pervenute con domande sulle "riforme" universitarie stiamo preparando un opuscolo aggiornato che analizzi la "riforma" nel suo complesso. Iscrivetevi alla nostra newsletter, e tenete d'occhio il sito! --------------------------------------------------- TI SEI ISCRITTO A GIURISPRUDENZA? Consigli per l'uso Oggi sarà presentata ai nuovi arrivati l'università del futuro: professori, assistenti e preside si alterneranno in una piacevole danza oratoria intenti e accorti a non spiegarvi nulla di cosa sia e di come funzioni realmente questa nuova università. Vi parleranno del suo prestigio, dei nomi eccellenti che ha prodotto, di come assista lo studente in ogni sua difficoltà, vi diranno che finalmente l'università funziona che ormai non ci vorranno anni per laurearsi; vi diranno che il tre più due ( laurea di base + laurea specialistica ) snellisce la vita studentesca, che tutto è bello, funzionale e ognuno è contento. No! La nuova università non funziona. E' inutile far vedere le numerose strutture che conta, senza dire che centinaia di studenti sono costretti a seguire le lezioni su uno schermo, come al cinema, rompendo così l'indispensabile interazione studente professore. E' menzognero affermare che l'università offre tutti i servizi necessari quando in realtà ci sono aule studio per due centinaia di posti, su una mole di iscritti che ne conta migliaia; quando la mensa pubblica è stata chiusa e, di conseguenza, il servizio mensa è stato reso più caro, privato, e incapace di sopperire in gran parte alla richiesta. No! Il tre più due non snellisce il cammino degli studenti. La Riforma vuole creare una maggioranza poco qualificata e subito disponibile sul mercato del lavoro ( laurea di base ) ed una minoranza specializzata che funga da classe dirigente ( laurea di specializzazione). Lo sbarramento dei 43 crediti obbliga lo studente a conseguire un minimo di crediti per la fine dell'anno. Se non lo raggiunge deve iscriversi nuovamente al primo anno con la conseguenza di allungare i tempi di studio, di non poter sostenere gli esami del secondo anno e costringendolo ad essere da subito uno studente fuori corso. Ciò preclude l'Università agli studenti più disagiati. Non è certo una bella università quella ridisegnata dal nuovo ordinamento. Il sistema dei crediti è un aberrante riflesso di ciò che, in scala più grande, sta avvenendo nel moderno sistema economico globalizzato. I crediti, creando una gerarchia di valore tra le varie materie di esame, sono un elemento discriminante che svilisce il carattere culturale delle materie studiate risaltandone soprattutto quello funzionale. I crediti tendono a quantificare il lavoro dello studente degradando in gran parte la riflessione culturale. Vogliamo un'università pubblica, gratuita e per tutti! Vogliamo che gli studenti siano gli artefici delle decisioni che li riguardano! --------------------------------------------------- PER LO STUDIO, QUALE DIRITTO? E.Di.S.U. Napoli 1: qual buon vento? Non bastava costringerci a far la fila per ore sotto il sole e la pioggia per consegnare il modulo o anche solo chiedere un'informazione: col nuovo anno accademico l'Ente ci offre qualche sgradita sorpresina: Chi ben comincia... Occorrono 25 crediti formativi, non per ottenere la borsa di studio, ma anche solo per accedere al concorso: con questo sbarramento chi ha bisogno della borsa non potrà rifiutare voti bassi agli esami, rovinando una media che potrebbe essere utilizzata poi tra i criteri di selezione per accedere alla laurea specialistica; infatti l'attribuzione dei crediti non è legata al voto d'esame! AAA cercasi Modello I.S.E.E.... Nonostante convenzioni stipulate con associazioni di studenti e la possibilità teorica di richiederlo a numerosi uffici, di fatto reperirlo è risultato talmente complicato da indurre molti studenti a non presentare domanda. E non è finita... Molti benefici di cui godevamo negli anni passati sono stati cancellati, come lo sgravio per le famiglie che avevano più di un figlio all'università. Inoltre sono state ridotte le soglie di reddito, già troppo restrittive. E per chi viene da "fuori"? I fuori-sede dovranno ancora barcamenarsi tra affitti "al nero" troppo alti e case fatiscenti e sovraffollate. Quanto ai pendolari, grazie alla riforma universitaria trascorreranno tutta la giornata in facoltà a cercare un angolino libero per studiare. Mense e studentati: chi li ha visti? L'E.Di.S.U. promette di garantire servizi come mense e residenze universitarie. Ebbene, l'Ente offre solo pseudo-mense, cioè convenzioni coi privati, e residenze che formalmente offrono solo 250 posti-letto e che lo scorso anno la maggioranza del Consiglio d'Amministrazione dell'E.Di.S.U. ha tentato di chiudere, intimando lo sfratto ai 70 studenti che ne usufruivano. La chiusura non ha avuto luogo solo grazie a una forte mobilitazione promossa dagli ospiti degli studentati, dai collettivi universitari e da alcuni consiglieri di minoranza. ABBIAMO OTTENUTO UNA VITTORIA: POSSIAMO FARLO ANCORA! La vittoria nella lotta per la difesa degli studentati è la prova che noi studenti possiamo difendere i nostri diritti quando, uniti motivati e organizzati, perseguiamo obiettivi concreti. Noi, come collettivo, ci siamo impegnati a fondo, talvolta sacrificando esami e vacanze, ma da soli non ci saremmo mai riusciti. Abbiamo vinto perché molti altri studenti si sono mobilitati, presidiando, manifestando, facendo contro-informazione, tenendo sotto pressione mass media e autorità competenti. Si tratta dei NOSTRI diritti: se non li difendiamo noi, chi mai lo farà? --------------------------------------------------- SCIOPERO GENERALE 18 Ottobre 2002 Ecco il volantino che distribuiremo alla manifestazione insieme ad altri collettivi studenteschi: CONTRO PRECARIETÀ, LICENZIAMENTI, SELEZIONE DI CLASSE SOLO LA LOTTA PAGA Anche gli studenti, con un unico spezzone, stamattina sono scesi in piazza, per lottare contro le riforme di scuola e università, e quindi contro una cultura sempre più cara (v. tasse, libri, trasporti etc.), l'aziendalizzazione del sistema formativo che ci rende "burattini delle imprese", contro una scuola e un'università carcere, in cui non è permesso parlare, pensare, né tanto meno lottare. E la riforma Zecchino, come quella Moratti (prima Berlinguer) stanno cambiano scuola e università non sulle esigenze degli studenti (che, anzi contano sempre meno), ma su quelle delle imprese! Queste riforme si inseriscono in quei progetti di privatizzazione, di tagli alle pensioni, di licenziamenti, di eliminazioni di garanzie (v. art 18) che stanno colpendo tutti i lavoratori, precari, disoccupati etc. Non è quindi per "solidarietà" che gli studenti sono oggi in piazza al fianco degli operai, dei lavoratori e di tutti i soggetti in lotta, ma perché sono vittime degli stessi progetti, di una stessa politica! Una politica di attacco ai diritti, di precarizzazione del futuro e della vita che non viene portata avanti solo oggi dal governo Berlusconi, ma che è partita anni fa col centro-sinistra (v. le riforme di scuola e università, il Pacchetto Treu, etc.) e che la destra sta applicando con "più energia", perché aumenta la crisi e queste riforme si fanno sempre più necessarie (anche per rispettare dei parametri europei). E' proprio per questo che critichiamo un metodo "ad intermittenza" (un governo si e uno no!) di fare politica, il correre dietro a grandi scadenze senza costruire niente - né lotte, né radicamento, né conquiste - tra un vertice e l'altro, tra uno sciopero generale e l'altro. E dove sono tutti i giorni in cui si lotta contro riforme, guerre, repressione, le organizzazioni che si propongono come paladini degli interessi di studenti e lavoratori, e che magari solo poco tempo prima hanno votato le riforme, le guerre, la repressione? La lotta nelle scuole, nelle università, nelle fabbriche, nelle piazze deve essere quotidiana e cercare di radicarsi sempre più fra tutti quelli che stanno subendo ormai da anni attacchi e repressioni. Bisogna riprendersi i luoghi di lavoro, gli atenei e le scuole per riappropriarci sia materialmente di posti in cui ci opprimono e sfruttano, sia di una possibilità di fare politica, di lottare, di migliorare materialmente le nostre condizioni di vita. Tutti i giorni. RIAPPROPRIAMOCI DEL NOSTRO FUTURO STUDENTI, OPERAI, DISOCCUPATI, VINCEREMO ORGANIZZATI SOLIDARIETÀ AGLI OPERAI FIAT AUTORGANIZZAZIONE STUDENTESCA - autorgstud at ziplip.com COLLETTIVO LETTERE - collettivolettere at hotmail.com COLLETTIVO STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA - collettivo at collettivo.cjb.net -------------------------------------------------- Abbiamo aggiornato il nostro sito web: Sono state aggiornate le sezioni Iniziative, Diritto allo Studio, Collettivi Universitari e Newsletter. -------------------------------------------------- COLLETTIVO "STUDENTI DI GIURISPRUDENZA IN LOTTA" c/o Facoltà di Giurisprudenza, via Porta di Massa 32, Napoli web: http://collettivo.cjb.net - e-mail: collettivo at collettivo.cjb.net - tel.: 328/3863982 Agenda telematica: http://it.calendar.yahoo.com/collettivo_napoli Se vuoi iscriverti a questa Newsletter, invia un messaggio con in oggetto "subscribe" all'e-mail: collettivo-news at virgilio.it Se non vuoi più ricevere questa Newsletter, invia un messaggio con in oggetto "unsubscribe" all'e-mail: collettivo-news at virgilio.it
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