[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
CATANZARO: PREFETTI NELLE SCUOLE
- Subject: CATANZARO: PREFETTI NELLE SCUOLE
- From: "Feder-Mediterraneo" <feder-mediterraneo at libero.it>
- Date: Thu, 26 Sep 2002 22:47:13 +0200
CATANZARO / PREFETTI NELLE SCUOLE. LA CGIL DENUNCIA: "GRAVISSIMO ATTOCONTRO LA DEMOCRAZIA" Catanzaro, 26 settembre 2002 (feder mediterraneo) - Sollecitato dal Ministero degli Interni, l'insolito vertice dei capi d'istituto della città capoluogo presso la Prefettura, tenutosi a Catanzaro il 25 settembre, si è rivelato un atto gravissimo alla libera espressione dei cittadini che vivono e lavorano nelle scuole della Repubblica Italiana. Una interferenza pesante alla Autonomia delle Istituzioni scolastiche, convocate non per discutere degli annosi problemi, come, per esempio, l'edilizia scolastica (giustamente sollevata dai dirigenti responsabili ai sensi della legge sulla sicurezza 626/94), ma per l'ordine pubblico nelle scuole, fatto questo, quanto mai inquietante. Lo denuncia la CGIL Scuola di Catanzaro in un documento molto critico in cui si legge: "Sedare il dissenso: è il messaggio inequivocabile che chiama in causa direttamente il governo Berlusconi, incapace di offrire risposte adeguate alla società italiana ed in particolare al mondo dell'istruzione, ai giovani e agli operatori scolastici, nel momento in cui vengono al pettine i numerosi problemi irrisolti. "La scuola, questo è il segnale gravissimo, da luogo di elevamento sociale e culturale diventa la sede per vigilare, per frenare e per reprimere eventuali fermenti o dissensi degli studenti e dei professori su una riforma, che, già ora, sta snaturando i principi costituzionali in materia d'istruzione", si afferma nel comunicato:. "La Cgil Confederale e la Cgil Scuola di Catanzaro, condannano e respingono con forza il tentativo provocatorio del Ministero degli Interni, che subdolamente tenta di trasformare le scuole della Repubblica Italiana in luoghi di intimidazione e di coercizione, e le autorità scolastiche in semplici 'sentinelle' di eventuali forme di contrasto alla Legge Delega Moratti. Se è comprensibile la convocazione dei presidi delle scuole superiori, dove gli studenti potrebbero unirsi ai professori nella protesta, risulta assai strana quella dei direttori didattici, perché sarebbe inimmaginabile la rivolta dei bambini!" "A meno ché", conclude il documento, Ê"non si voglia impedire l'esercizio di manifestare il proprio dissenso a coloro che nelle scuole elementari lavorano. In tal caso tutto ciò svelerebbe la natura antisindacale e pregiudizievole dell'azione preventiva messa in atto in modo convergente dai Ministeri degli Interni e dell'Istruzione, quindi dell'intero Governo Berlusconi, per sedare sul nascere qualsiasi forma di ribellione nel comparto scuola, su cui incombe la scure dei tagli più pesanti ed indiscriminati del Ministero dell'economia. Tutto ciò al fine di bloccare ogni protesta contro la Legge Finanziaria che destina sempre meno risorse alla Scuola Pubblica ed al Mezzogiorno d'Italia. Si invitano, infine, i rappresentanti della deputazione calabrese ad intervenire con interpellanze in Parlamento per accertare le finalità educative di questa sconcertante operazione".
- Prev by Date: InForma - newsletter del 26/09/2002
- Next by Date: InForma - newsletter del 27/09/2002
- Previous by thread: InForma - newsletter del 26/09/2002
- Next by thread: InForma - newsletter del 27/09/2002
- Indice: