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[OMC] Dich. di Dakar della società civile per poltiche agricole e commerciali solidali
- Subject: [OMC] Dich. di Dakar della società civile per poltiche agricole e commerciali solidali
- From: "Nora.McKeon@fao.org TCDS \(by way of Movimento Nonviolento PA\)" <pxp@interfree.it>
- Date: Thu, 19 Jun 2003 22:52:36 +0200
21 Maggio 2003
Dichiarazione di Dakar
Per la promozione
di politiche commerciali agricole di sostegno reciproco
I rappresentanti delle organizzazioni degli agricoltori e dei produttori
agricoli provenienti da Africa, Americhe, Asia ed Europa si sono riuniti
a Dakar dal 19 al 21 maggio 2003, pochi mesi prima della fondamentale
scadenza dei negoziati del OMC a Cancun, e hanno rilasciato la seguente
dichiarazione
I La visione dell'OMC il mondo sottosopra
La «liberalizzazione» e la deregolamentazione del commercio dei prodotti
agricoli, promossi da OMC, FMI, Accordi per il Libero Commercio, e così
via, sono causa sostanziale di danni in tutto il mondo: carestia,
disoccupazione, disuguaglianza, povertà, e degrado delle risorse
naturali sono in crescita nel mondo rurale, in particolare nel Sud. I
contadini sono costretti a esodi rurali e a migrare. Le multinazionali
del settore agricolo prendono sempre più il loro posto e le loro terre.
Il presupposto sulla base del quale l'OMC costringe gli agricoltori ad
accettare i prezzi stabiliti a livello mondiale, il presupposto che il
mercato internazionale può produrre risultati apprezzabili uniformi per
tutti i paesi, è stato confutato dai fatti. I prezzi del settore sono
instabili, cronicamente depressi e tendono al crollo nel corso del
tempo.
L'OMC mira a bandire la protezione sulle importazioni, strumento a
disposizione di tutti, compresi i paesi poveri. L'OMC favorisce, invece,
gli strumenti di protezione disponibili solo nei paesi ricchi (aiuti
assorbiti dalla produzione, posti nella scatola verde dell'OMC). Questo
consente tra le altre cose di occultare il dumping.
La priorità dell'OMC è ridurre i prezzi dei prodotti agricoli, e lo fa
in due modi:
- a livello del mercato interno abbassando i dazi doganali e
smantellando gli strumenti di organizzazione del mercato;
- nei rapporti internazionali, attraverso l'orientamento all'
esportazione, che deprime i prezzi pagati agli agricoltori a livello
mondiale.
L'OMC incoraggia una concorrenza estrema tra i produttori: i produttori
perdono e i consumatori non vincono. L'abbassamento dei prezzi va a
beneficio esclusivo delle multinazionale del settore agro-alimentare e
della vendita al dettaglio.
L'OMC indebolisce i più deboli e rafforza i più forti.
II Per politiche agricole fondate sui diritti
La politica agricola deve rispondere ai diritti fondamentali e ai
bisogni delle popolazioni e in particolare delle donne:
- diritto al cibo (sano, culturalmente adatto, .)
- diritto a produrre questo tipo di cibo
- accesso alle risorse (terra, semi, acqua, credito, .)
- rispetto dell'ambiente (metodi di produzione sostenibile,
biodiversità)
- uguaglianza (diritto a redditi dignitosi),
- ....
Il mercato non può assicurare che tali diritti vengano rispettati, di
questo sono responsabili le autorità politiche, a livello locale,
nazionale o transnazionale. Tali elementi sono la base della sovranità
alimentare.
Al fine di rendere sicuri tali diritti, sono necessari strumenti, e in
particolare protezione alle importazioni e gestione delle risorse. I
prezzi agricoli devono coprire i costi di produzione, e comprendere una
remunerazione dignitosa per il produttore.
Devono essere rese disponibili risorse finanziarie per assicurare
sufficienti livelli di infrastrutture e servizi, in particolare nei
paesi del Sud del mondo.
Il desiderio di esportare non deve prendere il sopravvento sui diritti
fondamentali, sia all'interno di un paese che nei confronti di altri
paesi.
III Per un commercio internazionale di sostegno reciproco
E' innegabile che il commercio è necessario, ma non deve prevalere sui
diritti fondamentali.
La richiesta prima in termini di solidarietà è che le esportazioni non
portino alla destabilizzazione del mercato interno negli altri paesi. Si
dovrebbe dare priorità al rifornimento del mercato interno.
L'accesso al mercato dovrebbe svolgersi senza deregolamentare il mercato
dei paesi importatori. L'obiettivo deve essere quello di eliminare tutte
le forme di dumping.
I sussidi all'agricoltura sono legittimi se vengono distribuiti sulla
base dei diritti e delle aspettative della popolazione e non vengono
usati per promuovere le esportazioni.
Le regole del commercio non devono impedire ai paesi di incoraggiare
sistemi produttivi sostenibili basati sull'agricoltura familiare.
E' necessario impegnarsi in consultazioni per gestire i rifornimenti al
mercato mondiale. In particolare, i paesi produttori e consumatori
dovrebbero collaborare per stabilizzare i mercati ed assicurare prezzi
equi ai prodotti destinati essenzialmente all'esportazione (caffè,
cacao, e così via). Possono risultare utili anche accordi di favore
sulle importazioni in particolare per i paesi piccoli con un'economia
vulnerabile.
Le scelte legittime della popolazione, per es. rifiutare gli ormoni, gli
OGM., devono prevalere sugli interessi commerciali delle compagnie ed
essere rispettati dalle regole del commercio internazionale.
*
Considerati i rischi impliciti dei prossimi negoziati dell'OMC, e con l'
intento di difendere le scelte stabilite dall'alto, le organizzazioni
degli agricoltori e della società civile devono mobilitarsi su
vastissima scala.
Ai governi viene chiesto con forza di rifiutare la concezione attuale
dell'OMC e le proposte, e di difendere a Cancun il principio della
sovranità alimentare.
Lista dei partecipanti delle organizzazioni degli agricoltori
al workshop su
"POLITICHE COMMERCIALI AGRICOLE DI SOSTEGNO RECIPROCO"
Dakar 19 / 21 Maggio 2003
AFRICA
RETE DELLE ORGANIZZAZIONI DEI CONTADINI E DEI PRODUTTORI AGRICOLI DELL'
AFRICA OCCIDENTALE (ROPPA)
- Ibrahima COULIBALY, Association des Organisations Professionnelles
Paysannes (AOPP) -Mali
- Djibo BAGNA, AREN, S.G. de la CNPFP/N - Niger
- Désiré PORQUET, ANOPACI- Costa d'Avorio
- Françoise BANGRE, Fédération Nationale des Femmes Rurales du Burkina (
FENAFER\B), Burkina Faso
- Afpha Oumar DIALLO, FPFD, Guinea
- Manlafi GASSAMA, Association of Farmers, Educators and Traders (AFET)
Gambia
- Samba GUEYE, Bara GOUDIABY, CNCR - Senegal
- Awa DIALLO, Ousmane NDIAYE, Asprodeb, Senegal
- Ndiogou FALL, Presidente della ROPPA, Africa Occidentale
SINDACATI DEI CONTADINI AFRICANI (E.A.F.U.)
- Henry Mutebi KITYO, Uganda National Farmers Federation, Secretary
General E.A.F.U. , Uganda - Africa Orientale
- Mwadini MYANZA, National Network of Farmers'groups Tanzania (Mviwata),
Tanzania
- Mivimba PALUKU, Sydip, RD Congo
- Sebastien BITANUZIRE, Urugaga Imbaraga, Ruanda
AFRICA CENTRALE
- Abbo FODOUE, Concertation Nationale des Organisations Paysannes du
Cameroun (CNOPC), Camerun
e
- Renaldo CHINGORE JOAO, Amade SUCA, União Nacional de Camponeses
(UNAC)- Mozambico
- Jean Chrysostôme RAZAFIMANDIMBY, Coalition Paysanne de Madagascar,
Madagascar
EUROPA
- Pierre Ska, Yves Someville- Fédération Wallonne de l'Agriculture
(FWA)-Belgio
- Otto von Arnold, Jordberga, Confédération Internationale des
Betteraviers Européens (CIBE)- Svezia - Europa
- Jean-François Sneessens, Confédération des Betteraviers Belges,
Belgica
- Gérard Choplin, Coordination Paysanne Européenne (CPE), member of Via
Campesina- Belgio - Europa
- Gérard Vuffray, Uniterre/CPE- Svizzera
- Xosé Ramon, Sindicato Labrego Galego/CPE- Spagna
- Christian Boisgontier, Confédération Paysanne/CPE - France
- Paul Nicholson, EHNE/CPE/Via Campesina- Spagna
NORD AMERICA
- Mme Dena Hoff, National Family Farm Coalition (NFFC), USA
- Ernesto LADRON DE GUEVARA, UNORCA, Messico
AMERICA CENTRALE
- Eduardo Vallecillo, ATC-Nicaragua
- Silvio Mazaroli, COPROFAM, Uruguay - Mercosur
- Alberto Broch, CONTAG, Brasile
- Victor Torres, Confederación Campesina del Perú, Perù
- Volmir Santolim, Fetraf-Sul/Cut, Brasile
CARAIBI
- Renwick Rose, Winfa, St. Vincent and the Grenadines
ASIA
- Indra Lubis, FSPI, Indonesia
- Biblap Halim, South Asian Peasants Coalition, India - Sud
Asia
- Jung Hyeon Chan, Korean Farmers League, Corea del Sud
Tradotto da Maria Concetta Spinosa, Traduttori per la Pace
http://web.tiscali.it/traduttoriperlapace
-----Messaggio originale-----
Da: Nora McKeon (TCDS) Nora.McKeon@fao.org
A: glt-commercio@liste.retelilliput.org
Data invio: lunedì 26 maggio 2003 11.23
Oggetto: [glt-commercio] Colloquio di Dakar sulle Poltiche agricole e
commerciali
Cari amici,
Vi invio in allegato il mio rapporto sulla mia partecipazione al
colloquio che si è tenuto a Dakar la settimana scorsa. Siamo invitati a
diffondere la dichiarazione finale, qui allegata in tre lingue.
Come vedrete, l'appuntamento italiano/europeo del 4-6 luglio è stato
integrato nel calendario. Dovremo decidere chi invitare a partecipare, e
a quale parte del programma. A mio avviso la conferenza stampa a Roma,
il seminario a Roma 3 e la presentazione della petizione (e la
dichiarazione del colloquio di Dakar) ai Ministri a Palermo. Penso che
un europeo potrebbe coprire i propri costi. Se vogliamo una
partecipazione dall'Africa
sarebbe necessario coprire i costi di viaggio e di alloggio. Fatemi
sapere ciò che vogliamo e farò un follow-up con gli organizzatori.
Nora McKeon (TCDS)
Colloquio sulle politiche agricole e commerciali solidali
Dakar - 18 al 21 maggio 2003
Il colloquio è stato il terzo di una serie di incontri tenuti tra
organizzazioni professionali agricole del nord e del sud intorno a
questioni di commercio internazionale di prodotti agricoli. Un primo
colloquio, tenuto a Bruxelles nel maggio di 2001, ha dato luogo ad una
dichiarazione congiunta del ROPPA (Rete di organizzazioni contadini e di
produttori agricole dell'Africa occidentale) e Via Campesina (allegato
1). Un secondo colloquio si è svolto l'anno successivo (ottobre 2002),
con una partecipazione più estesa compresa il COPA (membro della FIPA) e
il CPE (membro di Via Campesina). Al termine è stata stilata una
dichiarazione comprendente: constatazioni relativi ai mercati agricoli,
principi da difendere, punti di convergenza tra i partecipanti e piste
da seguire atti all'approfondimento del discorso sui mercati (allegato
2). A questa riunione fu chiesto al ROPPA di organizzare un terzo
incontro, questa volta in Africa.
Sponsorizzato da ROPPA, Collectif stratégies alimentaires,
Oxfam-Solidarités, ed un sindacato agricolo belga, il colloquio si è
svolto dal 18 al 21 maggio 2003 sul tema "Politiche agricole e
commerciali solidali". Dei circa 55 partecipanti, 37 rappresentavano
organizzazioni professionali agricole dell'Africa, Asia, America latina,
Europa e America del Nord. Gli altri erano rappresentanti di ONG e
specialisti della materia (lista in allegato 3).
L'interesse di questo processo risiede fra l'altro nei seguenti fattori:
l'attenzione portata a chiarire il fatto che l'opposizione di interessi
in materia di politiche agricole e commerciali non è tra nord e sud ma
piuttosto tra modelli di agricoltura,
l'investimento fatto per costruire un dialogo tra agricoltori delle
diversi regioni e delle diverse reti regionali e mondiali,
lo sforzo fatto per andare al di là di slogans e per analizzare a fondo
le differenti tematiche elaborando proposte alternative,
la chiara distinzione tra organizzazioni professionali agricoli del nord
e del sud, d'una parte, e ONG dall'altra, con le loro diverse identità e
responsabilità.
Il programma (allegato 4) è stato concepito con un occhio di riguardo
agli obiettivi del colloquio:
identificare gli strumenti efficaci per promuovere un commercio
internazionale solidale,
approfondire il dibattito sui punti di divergenza emersi nelle
discussioni precedenti (sostanzialmente i rapporti tra sovvenzioni ai
produttori del nord e esportazione/dumping)
elaborare una strategia per un'azione di lobbying intorno ad una
piattaforma comune in vista di Cancun e degli accordi economici
regionali che l'UE negozia con i paesi ACP.
In un primo tempo si è fatto una critica dei criteri di analisi di
strumenti di politica agricola applicati dal OMC. Questi criteri,
difatti, sono basati sull'ipotesi non confortata dalla realtà di un
mercato mondiale perfetto capace di esprimere prezzi mondiali corretti.
Si è poi discusso di altri criteri ai quali la regolamentazione del
commercio dovrebbe richiamarsi: sicurezza alimentare, prezzi giustamente
remunerativi per i produttori, qualità degli alimenti, preservazione
dell'ambiente, ecc.
Il secondo blocco del programma ha riguardato gli strumenti da evitare
in un ottica di politiche solidali, avallandosi di interventi di esperti
e studi di caso presentati dai rappresentanti delle organizzazione
agricole nord e sud: dumping (inteso come emettere dei prodotti sul
mercato a dei prezzi inferiori al costo di produzione), esportazione di
prodotti sotto standard invendibili nel nord, de-regolazione forzata
attraverso misure come lo smantellamento dei "marketing boards" senza
prevedere misure di accompagnamento, ecc. Dalle presentazioni e dalle
discussioni è emerso chiaramente il fatto che i beneficiari dei prezzi
ai produttori tenuti artificialmente bassi dal sistema attuali non sono
i consumatori ma piuttosto i grandi impresi agro-alimentari e la grande
distribuzione. E' stato ugualmente sottolineato il fatto che le
sovvenzioni non sono la causa di un sistema disfunzionale ma piuttosto
un sintomo. Sono state illustrate le grandi difficoltà incontrate dai
paesi in via di sviluppo nel applicare le misuri di difesa dei propri
mercati locali previsti dal GATT. In alcuni casi, però, i produttori
hanno potuto stabilire delle alleanze efficaci con i propri governi
(patate in Guinea e difesa contro i sotto-prodotti di carne congelati in
Cameroun).
Il terzo argomento del colloquio è stato l'individuazione degli
strumenti (cooperativi) da promuovere: accordi preferenziali,
integrazione regionale, accordi su prodotti, cioè tutto ciò che permette
di regolare l'offerta, di privilegiare i mercati locali/regionali, e di
garantire un accesso concordato e controllato ai mercati del nord per i
prodotti del sud a vocazione di esportazione (prodotti "tropicali").
L'accordo raggiunto tra le organizzazioni professionali agricole
presenti è stato espresso in una Dichiarazione comune (allegato 5),
tenuta volutamente breve per facilitarne la diffusione.
Passando infine alla parte strategica delle discussioni, sono state date
delle informazioni su ciò che la società civile programma per Cancun e
sull'evoluzione dei negoziati tra l'UE e i paesi ACP. E' stato deciso di
non creare nessuna nuova struttura per il seguito del lavoro dei
colloqui ma piuttosto di lavorare nelle reti esistenti. E' da mettere l'
accento sulla diffusione della Dichiarazione, sul lavoro di lobbying e
di creazione di alleanze a livello nazionale (la programmata
restituzione a Coldiretti da parte del Gruppo di appoggio al movimento
contadino in Africa occidentale è caldeggiata) e sulla pianificazione di
alcune azioni coordinate in momenti chiave. Tra le rete esistenti è
stato evidenziata quella stabilita per assicurare il seguito del Foro
sulla Sovranità Alimentare tenuto a Roma nel giugno 2002 (l'IPC, di cui
diversi membri di tutte le regioni erano presenti al colloquio). Un
rapporto "pedagogico" sul colloquio sarà prodotto per facilitare la
sensibilizzazione del pubblico. Il gruppo di riflessione basata a
Bruxelles continuerà a promuovere l'approfondimento dei temi come gli
accordi su prodotti, con l'appoggio di istituzioni come la FAO. Sarà
diffuso un calendario di avvenimenti regionali e globali importanti.
Sarà da promuovere la partecipazione di persone di diverse regioni a
questi momenti per sottolineare la globalità del movimento di lobbying.
Nel breve termine gli avvenimenti prioritari includono:
· 1 giugno - G8 a Evian (sarà presente Ibrahima Coulibaly del
Mali per il ROPPA)
· 6-9 giugno - incontro Ministri del Commercio africani a Nairobi
· 16-18 giugno - simposio OMC "verso Cancun" a Ginevra
· 1 luglio - riunione dei Ministri dell'agricoltura africani alla
quale le organizzazioni contadine presenteranno le loro riflessioni sul
NEPAD
· 4-6 luglio - attività in Italia intorno alla riunione informale
dei Ministri del commercio dell'UE.
· durante l'estate (data da stabilire) - incontro programmato a
Dakar tra Chirac e i paesi africani di lingua francese in preparazione
per Cancun.
· 10 settembre - giornata dell' agricoltura al foro società
civile a Cancun. Si auspica l'organizzazione di azioni in tutte le
capitali del mondo. (Per l' agricoltura a Cancun il punto focale è
Alfonso Valenzuela Segua di UNORCA).
Liste des participants inscrits à l'atelier sur les politiques agricoles
et commerciales solidaires
Dakar du 18 au 21 MAI 2003
Organisations Paysannes Africaine
RESEAU DES ORGANISATIONS PAYSANNES ET DES PRODUCTEURS AGRICOLES DE
L'AFRIQUE DE L'OUEST (ROPPA)
- Ibrahima COULIBALY, AOPP Mali
- Djibo Bagna, AREN, CNPFP Niger
- Désiré Porquet, ANOPACI, Côte
d'Ivoire
- Thérèse Tiema, plate-forme OP du Burkina Burkina Faso
- Jacques Bonou, Fupro
Bénin
- Ndiogou Fall, ROPPA
Afrique de l'Ouest
CNCR
- Samba Gueye, CNCR
Sénégal
- Saliou Sarr, CNCR
Sénégal
- Mme Awa Diallo, Asprodeb
Sénégal
EAST AFRICAN FARMERS UNION (E.A.F.U.)
- Mrs Mercy Karanja, Kenya National Farmers Union Kenya
- Henry Mutebi Kityo, UNFF
Ouganda
- Chebet Maikut, Uganda National Farmers Federation Ouganda
- Philip Kiriro, KNFU
Kenya
- M O Myanza, Mviwata
Tanzanie
- Paluku Mivimba
DRC - Kivu
- BITANUZIRE Sebastien.
Rwanda
Afrique Centrale
- Abbo FODOUE, Concertation Nationale des Organisations Paysannes du
Cameroun CNOPC
Cameroun
- Seinde Arigbede
Nigeria
Afrique Australe
RENALDO CHINGORE JOAO, União Nacional de Camponeses Mozambique
AMADE SUCA, UNAC
Mozambique
Jean Chysostôme RAZAFIMANDIMBY, Coalition Paysanne de Madagascar
Madagascar
Organisations Paysannes Européenne
Pierre Ska, FWA
Belgique
Yves Someville, FWA
Belgique
FNSEA
France
Mr Otto von Arnold, Jordberga
Suède
COAG
Espagne
Andrea Fugaro, Coldiretti
Italie
CEJA
?
Gérard Choplin, CPE
Europe
Gérard Vuffray, CPE
Suisse
Jose Ramon, SLG, CPE
Galice
Christian Boisgontier, CPE
France
Paul Nicholson, Ehne
Espagne
Organisations Paysannes Amérique du Nord
Mme Dena Hoff, NFFC
Etats-Unis
ALFONSO VALENZUELA SEGURA, UNORCA Mexique
Organisations Paysannes du Japon et de Corée
Jung Hyeon Chan, Korean Farmers League Corée
Hyun Ok Lee
Corée
Organisations Paysannes d'Amérique Latine
Eduardo, Valecillo, ATC-
Nicaragua
Silvio Mazaroli
Uruguay
Alberto Broch, CONTAG
Brésil
Victor Torres, CCP
Pérou
Renwick Rose, Winfa
Caraïbe
Organisations Paysannes d'Asie
Indra Sakti Gunawan Lubis, FSPI
Indonésie
Mr Biblap Halim, South Asian Peasants Coalition Inde
Personnes ressources
Marcel Mazoyer, Institut National Agronomique Paris-Grignon France
Ousmane NDiaye, ASPRODEB Sénégal
Jean-François Sneessens, UCL
Belgique
Jacques Berthelot
France
Steve Stuppan, IATP
Etats-Unis
Dr. Daneswar Poonyth, FAO FAO
Daniel G. De La Torre Ugarte
Etats-Unis
Mohamadou I. MAGHA, Roppa Niger
Fadel Diamé, FRAO
Sénégal
ONG
Ben Lefetey, Marie-Hélène Aubert et Anne Laure, Fondation René Dumont
France
Nora McKeon, Plate-forme des ONG Italiennes Italie
Alex Danau, Daniel Van Der Steen et Marek Poznanski, CSA
Belgique
Thierry Kesteloot, Oxfam-Solidarité
Belgique
CONGAD
Sénégal
Enda Tiers-Monde
Sénégal
Alice Ennals, The Development Fund Norvège
Jullie Janssens, SOS Faim
Belgique
Maxime Houinatu, Oxfam-GB Afrique de l'Ouest
Programme of workshop on
"MUTUALLY-SUPPORTIVE AGRICULTURAL AND TRADE POLICIES"
Dakar May, 19-21, 2003
Monday 19 May 2003
Morning
9h00 Official opening
Ndiogou Fall, President of ROPPA and the representatives of the
Senegalese authorities
9h30 Introduction
Presentation of the participants, the aims and programme of the workshop
Ndiogou Fall, ROPPA
Positions already established (Brussels seminars)
Ousmane Ndiaye, ASPRODEB
followed by questions, additional explanations
10h30
11h00 Agriculture in a broader context and instruments of agricultural
policies
Productivity and terms of change
Marcel Mazoyer, Institut National Agronomique Paris-Grignon
(20')
Criteria for analysis of national agricultural policy instruments
Jean-François Sneessens, UCL
(25')
Discussion
12h30 Lunch
Afternoon
14h00 Rights and instruments to be defended
(Instruments to be defended box: fundamental instruments)
Introduction - food security, farmers' incomes, access to resources,
quality, environment, multi-functionality
Mercy Karanja, KNFU and Paul Nicholson, CPE
(20')
Case studies
- Maize in Mexico
Alfonso Valenzuela, UNORCA
(10')
- Access to resources
Renaldo Chingore Jao, UNAC
(10')
Discussion
16h00 Summary
16h45
16h45 Instruments to be avoided
(Instruments to be avoided box: uncooperative instruments)
Introduction - dumping, sub-standard products, forced deregulation,
encouragement of cash crop production through development programmes,
competitive devaluation.
Daniel G. De La Torre Ugarte, APAC
(20')
Case study (dumping.)
- Cheap European and American exports
Steve Stuppan, IATP
(10')
Discussions
Other examples (could continue Tues 20 a.m.)
- Competition through by-products (e.g. poultry, .)
Désiré Porquet (Anopaci)
(10')
- Competiton through modes of production (e.g. animal
production)
Gérard Choplin (CPE)
(10')
- Forced liberalisation, dismantling of market boards, .
Mercy Karanja (KNFU)
(10')
18h00 End of first day
Tuesday 20 May 2003
Morning
9h00 Instruments to be avoided (continuation)
Possibly first summary of discussions on instruments to be avoided
Other examples (possible continuation)
Discussion
10h30 Summary
10h45
11h45 International policy instruments to be promoted
Introduction - Regional integration, preferential agreements, product
agreements
Daneswar Poonyth, FAO
(20')
Case study
- Supply management (product agreements, . e.g. coffee)
Chebet Maikut, UNFF
(10')
- Preferential imports (e.g. bananas)
Renwick Rose, Winfa
(10')
Discussions
12h45 Summary
Afternoon
14h30 Objective - reversing the trend
Discussion
- Summary of discussions (criteria for analysis of instruments)
-Validation of criteria
16h15
16h45 Discussion (continuation)
- Combining results with working document (draft declaration of
October 2002 seminar)
- .
18h00 End of second day
Wednesday 21 May 2003
Morning
9h00 Objective - reversing the trend
Continuation of discussions
10h15 Conclusions
10h30
11h00 Highlighting points of convergence
(External agendas: WTO, .)
Discussions
13h00 Lunch
Afternoon
14h30 Highlighting of points of convergence (continuation)
Continuation of discussions
Conclusions
16h30 End of workshop