[Economia] I: lettera per sindaco Sala sui cambiamenti climatici



 

Gentili associazioni

Come Coordinamento Nord Sud del Mondo abbiamo preparato una bozza di lettera su “ Che cosa potrebbe fare l’amministrazione della città metropolitana milanese sul tema dei  cambiamenti climatici.  Gradiremmo avere vostri suggerimenti in merito e, se siete d’accordo,  gradiremmo avere la firma della vostra associazione o gruppo, prima di inviarla al sindaco.

Grazie per l’attenzione

Per il CNSM

Amalia Navoni

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Gentile sindaco della città metropolitana di Milano

Vorremmo farle presente un tema al quale noi teniamo molto e di cui si sente poco parlare: il tema dei cambiamenti climatici.

Il pianeta ci sta mandando dei messaggi allarmanti:  ghiacciai che si sciolgono,   il mare che  si alza, regioni del Bangladesh già sommerse,      soppressione di campi coltivati,         distruzione della biodiversità, di specie animali e vegetali, diminuzione acqua potabile, cicloni che distruggono, siccità che provocano milioni di profughi africani.                                                                                Tutto perché in questi duecento anni dalla rivoluzione industriale in poi abbiamo estratto e bruciato carbone, petrolio, gas in quantità enormi contribuendo alla formazione di gas serra che provocano il riscaldamento della terra.

A dicembre 2015 si è tenuta a Parigi la conferenza sul clima COP21 dove il nostro governo ha sottoscritto impegni  per contenere l’aumento della temperatura media della Terra di 1,5 °C , ma i livelli di emissioni continuano  a crescere, anche in italia.                                                              

Se abbiamo a cuore “la casa comune” come dice papa Francesco  e la vita di tutti gli  esseri futuri non abbiamo più tempo, perché l’URGENZA si sta trasformando in EMERGENZA.

La causa è        la mancanza di un drastico cambio di rotta nell’utilizzo di combustibili fossili  dal 1992 quando c’è stata la prima conferenza di Rio        e il non aver punito severamente chi infrangeva  le regole continuando ad aumentare le emissioni , inquinando senza scrupoli e barbaramente il nostro Pianeta.                Negli ultimi 20 anni le emissioni di CO2 sono cresciute del 50/60 %.                                                                                          Mentre  da una parte aumentano i kwh prodotti dal fotovoltaico ed eolico,  dall’altra si producono ancora più danni nell’estrazione scriteriata di combustibili fossili che ora sono più difficili da estrarre e richiedono tecniche più pericolose .

La fratturazione idraulica ad esempio, che viene praticata molto nell’America del nord,  ma anche in Italia iniettando nei pozzi , in profondità, vapore con sostanze chimiche pericolosissime , contamina irreparabilmente le falde acquifere ed il terreno  distruggendo ed avvelenando ogni forma di vita.                   Inoltre nell’atmosfera vengono emessi enormi quantitativi di metano che agisce sull’effetto serra 36 volte più della  CO2.    L’ acqua impiegata per tali lavorazioni deve essere stoccata in enormi bacini e le sabbie riducono il territorio ad un paesaggio “lunare”.

Inoltre è dimostrato che queste fratturazioni producono  terremoti di notevole entità.   

Se la temperatura media globale aumenterà di soli due gradi, per alcuni  Stati come  negli USA le produzioni agricole  aumenteranno, mentre  in altre zone,  soprattutto in Africa sub Sahariana, la temperatura renderà gli abitati invivibili creando la fuga di centinaia di milioni di persone.                 Questo sta già accadendo sotto gli occhi di tutti,  ma non ci rendiamo conto della catastrofe che  sta per accadere.

Poiché il nostro attuale governo Renzi non sta lavorando per i cambiamenti climatici, lo dimostra la legge Sblocca Italia che favorisce le trivellazioni e gli inceneritori ( a febbraio 2016 si sono programmati 8 nuovi inceneritori ),   occorre che le amministrazioni comunali diano l’esempio e premano perché il governo firmi e attualizzi gli accordi Cop 21 di Parigi, dicembre 2015, cioè abbassi drasticamente le emissioni di CO2  e di gas nocivi.

-           Milano può e deve con più vigore dare l’esempio, partendo dai lati positivi raggiunti in questi anni.  A nostro parere occorre: 

-          FARE UN PIANO PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE :                                                             -----°  creare le condizioni , con  aumento mezzi di trasporto pubblico e possibilità di parcheggio,  per estendere “l’area c “ al fine di  combattere l’inquinamento dell’aria e fare in modo che più cittadini siano incoraggiati ad usare i mezzi pubblici.                                                                                                   °   aumentare il bike sharing  e  il car sharing anche in periferia;                                                                       °  ridurre la velocità degli autoveicoli in città;                                                                                                  °  far rispettare i limiti già imposti                                                                                                            °  adottare agevolazioni tariffarie concordate con le aziende di trasporto pubblico                                               °  favorire l'auto elettrica con incentivi e sgravi fiscali anche da parte del Comune                                           °  diffondere  piazzole per la ricarica delle batterie con l'uso di tettoie fotovoltaiche.                                         ° Aumentare e raccordare tra loro le piste e corsie  ciclabili ( es.  : raccordare con una corsia la pista Lotto Conciliazione con la pista via Montale al gallaratese)   Questo è necessario perché si possa davvero circolare in bicicletta in sicurezza                                                      

-          RIDURRE IL CONSUMO DI ENERGIA di fonti fossili nel riscaldamento delle case:                      °controlli sui caminetti, stufe a legna, caldaie a gasolio che inquinano molto.                                                   ° Detrazioni fiscali a chi introduce negli edifici le caldaie a condensazione, le pompe di calore, la cogenerazione e trigenerazione ad alta efficienza, gli impianti geotermici.                                      °Incentivare la riqualificazione energetica delle case per eliminare dispersioni e ottimizzare i consumi 

-          Bene ha fatto il Comune a munire l’ILLUMINAZIONE PUBBLICA di parecchie strade con lampioni Led , ma occorre ridurre drasticamente i combustibili fossili incentivando  l’energia alternativa con PANNELLI SOLARI E FOTOVOLTAICI.

-          La città metropolitana milanese potrebbe aderire alla campagna “ DIVESTITALY “ (Sito: http://www.divestitaly.orgche propone di  ritirare i propri investimenti  da quei soggetti che operano nel settore dell’estrazione e della commercializzazione dei combustibili fossili, il cui utilizzo rappresenta una delle cause principali dei cambiamenti climatici di origine antropica.                Città come Stoccolma, Uppsala, Copenaghen, Oslo, Parigi hanno disinvestito per indurre le industrie a mantenere sotto terra le riserve di carbone e lignite

-          continuare  LA RACCOLTA DIFFERENZIATA a Milano,   in particolare quella dell’umido che è oggetto di studio di parecchie città a livello internazionale,       riducendo ancora di più gli sprechi,         disincentivando la politica nazionale dell’incenerimento rifiuti che si è appurato essere causa di malattie       e proponendo una tassa sugli imballaggi.

-          PREPARARE UNA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE                                                                          ° per AUMENTARE IL VERDE        ritornando  alla prima legge urbanistica regionale, la LR 51/75, che fissava  26,5 mq/abitante di standard di quartiere, di cui 50% a verde, attualmente la L.R. 12/2005, approvata sotto Giunta Formigoni/Lega, ha riportato ai minimi di 18 mq/abitante )                  e realizzando  i grandi piani di trasformazioni urbane che prevedono  15 mq/abitante di parchi urbani territoriali e 2,5 mq di servizi generali .            Sarebbe davvero opportuno per la città metropolitana milanese  progettare un sistema continuo di parchi, boschi, oasi, orti, giardini  sulle aree dismesse degli scali ferroviari.  Milano diverrebbe una città verde con riduzione del traffico e dell’aria inquinata                                                                                                                                                                °  per RIQUALIFICARE SCUOLE E QUARTIERI POPOLARI : la città metropolitana  dovrebbe partire dalla  ristrutturazione delle scuole e delle case dei  quartieri popolari che necessitano di interventi urgenti  per farne degli edifici modello di non spreco energetico.                                                                             

°  per AZZERARE IL CONSUMO DI TERRITORIO,  rinunciando  a qualsiasi forma di condono e agli oneri di urbanizzazione.      IL TERRITORIO che racchiude in sé la fonte di ogni bene indispensabile alla vita non va sfruttato  come una risorsa a buon mercato come fanno gli speculatori ed i capitalisti della “new economy” e degli incoscienti consumisti,  ma va rivalutato  ( vedi rapporto ISPRA , Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, del 2016 sul consumo di suolo in Italia).

-             Riguardo al BENE COMUNE ACQUA,    bene ha fatto il Consiglio Comunale ad eliminare  l’acqua in bottiglia, ma occorre fare una grande opera di propaganda perché anche i cittadini bevano l’acqua di rubinetto che  nella città metropolitana è di buona qualità, controllata giornalmente, sempre disponibile, costa poco, evita di  produrre tonnellate di rifiuti da smaltire.                               Inoltre bisogna mettere in sicurezza l’acqua della città metropolitana dalla PRIVATIZZAZIONE unendo in un’unica GRANDE AZIENDA PUBBLICA  l’acqua della città gestita da MM e l’acqua della ex provincia gestita da Cap Holding.    A2A incombe

-          La città metropolitana milanese potrebbe  fare una grande opera di EDUCAZIONE AMBIENTALE, diffondendo via mail, con lettere , con lezioni universitarie in tutte le zone/municipi, la cultura della prevenzione, riduzione, recupero, riuso, riciclaggio, scelta dei prodotti a km zero, propaganda dell’acqua di rubinetto, dei Gruppi d’ Acquisto Solidale e  aprendo sportelli informativi su conto energia.

E’ davvero  necessario un punto di svolta se non vogliamo lasciare a figli e nipoti un pianeta disastroso.              La situazione è grave,   ma se agiamo tutti insieme SUBITO  possiamo ancora farcela.

Naturalmente la città metropolitana  deve  chiedere incentivi al governo. Come si sono trovati i soldi per l’Expo e per le autostrade  si devono trovare,  a maggior ragione,  per combattere i cambiamenti climatici.                                     Per esempio lo Stato potrebbe chiedere soldi alle grandi industrie di fossili, alle grandi industrie agroalimentari  che hanno inquinato e continuano ad inquinare,   mettere una tassa sulle transazioni finanziarie,   eliminare i sussidi per le compagnie di carburanti fossili.                                                                                                                                Il motto dovrebbe  essere CHI INQUINA PAGA  quindi tasse elevate agli edifici residenziali commerciali e del terziario che sono i principali consumatori di energia primaria.                                                                                                                          

 

Il Comune di Milano, a nostro parere,  può e deve diventare un comune pilota nella lotta ai cambiamenti climatici prendendo esempio da città svizzere.

Da più di dieci anni in città come Basilea, Berna, Zurigo, Lucerna si sono stimati i consumi energetici pro capite e si è fatto un piano per passare ad un sistema sostenibile dal punto di vista ambientale e delle risorse energetiche fossili.      Hanno capito che non dovevano più divorare il futuro delle nuove generazioni.           Hanno fissato obiettivi pro capite per arrivare ad un consumo sostenibile.  Ogni città che aderisce a questo progetto viene certificata come CITTA’ DELL’ENERGIA.     Hanno  l’obiettivo di portare le emissioni ad 1 tonnellata di CO2 pro capite anno entro il 2100. Se lo applicassimo ovunque potrebbe consentire di contenere l’aumento della temperatura entro 1,5°C.

Auspichiamo           che  il sindaco della città metropolitana di Milano abbia chiaro che il tema dei cambiamenti climatici è drammatico, urgente  e  non può essere procrastinato;                                                                          che  il programma della città metropolitana milanese  preveda di far fronte a tutte le proposte sopra descritte. 

Vorremmo che  il sindaco della città metropolitana di Milano proponesse una grande opera di cultura e di educazione ambientale per contribuire al bene del pianeta.                                                                                     Noi gruppi, associazioni, cittadini ci mettiamo a disposizione per  un incontro/dibattito con l’amministrazione su questi temi e per aiutare  l’amministrazione in questo grande lavoro di educazione ambientale.

Cordialmente                              

  Per il Coordinamento Nord Sud del Mondo Amalia Navoni, Sandra Cangemi, Ersilia Monti, Roberto Cuda  

                                                                                                         

 

 

 

 

 

 

 

 

Allegato Rimosso