[Economia] TRATTASI DI ORDOLIBERISMO (e anche Kalergy-co)




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FELTRI E LA "GRECIZZAZIONE" ITALIANA: TRATTASI DI ORDOLIBERISMO (e anche Kalergy-co)

1. Vittorio Feltri è considerato (da molti) un acuto commentatore. Tuttavia, rimane un pochino legato ai vecchi schemi, anche quando intenderebbe interpretarne il superamento. Constata che "destra e sinistra" si sono, rispettivamente, "sbriciolate", e poi ci definisce la situazione coi seguenti canoni:
"Cos' è la destra, cos' è la sinistra? Un gran casino. Nel quale non è facile orientarsi. 
La politica di Renzi è ambigua, ondivaga, il presidente del Consiglio un giorno attacca i sindacati, e piace alla destra, che vede in lui un Berluschino affidabile, giovane e battagliero. Il dì appresso egli si lancia nel buonismo più dolciastro e predica la necessità di soccorrere i migranti a costo di trascurare i poveri italiani morti di fame, e in tal modo irrita milioni di cittadini ex berlusconiani che si erano illusi fosse l' uomo della provvidenza.".
Anzi, da questo quadro trae poi la conseguenza: 
"Ciò che manca all' Italia non lo possono recuperare né i progressisti né i conservatori: scarseggiano le risorse e la volontà di trovarle. Il Paese ufficiale tira a campare. Accetta i precetti europei, accetta l' euro, accetta di essere stata mutilata della propria sovranità. Sta agganciata al carro di Bruxelles e non ha il coraggio di distaccarsene. Non è capace di reagire, ha paura di essere autonoma nel mondo globalizzato. Lentamente si sta grecizzando."

2. Allora, poichè ci pare che qualchecosa gli sfugga, chiariamo che tutto quello che denunzia è l'applicazione del paradigma internazionalista dell'ordoliberismo, cioè della specifica forma di neo-liberismo "globalizzato", prescelta dall'Europa e che parte dallo SME e dall'Atto Unico, finendo a Maastricht e Lisbona (e al fiscal compact), passando per il divorzio tesoro-Bankitalia
Evento, quest'ultimo che dà origine alla lamentata "scarsità di risorse", una volta che il "balance of payment constraint" venga per bene incastonato, in una Nazione caratterizzata da un vivace manifatturiero ad alto e medio valore aggiunto, mediante vincoli monetari. Che infatti Feltri menziona (nel caso l'euro), ma non riuscendo, ci pare, a coglierne il legame con le lamentele sul costo del lavoro, l'austerità, la disoccupazione e, per di più, l'immigrazione no-limits.

3. Insomma, se c'è di mezzo l'ordoliberismo dei trattati europei, lo capiamo, la questione semplice non è: e questo col contributo decisivo di 30 anni di slogan mediatici contro il comunismo della Costituzione italiana, che avrebbe consegnato il paese ai "sindacati"; cosa che poi, si dovrebbe pensare, avrebbe prodotto il calo dei redditi e delle retribuzioni italiane, unito ad un livello di precarizzazione e di disoccupazione senza precedenti nella storia della Repubblica...Mannaggia ma 'sti sindacati, col loro strapotere, a cosa servono? O no?
Insomma 'sti sindacati che dominano in lungo e in largo e non fanno altro che chiedere assunzioni di gente improduttiva, impedire i licenziamenti dei fannulloni e rivendicare assurdi aumenti salariali, da quando siamo nell'euro, avrebbero veramente esercitato un grande strapotere. Infatti...(notare che, a parità di potere d'acquisto,nel 2001 stavamo sopra: tutta colpa dei sindacati?):

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4. E mica solo "i sindacati" hanno fatto peggiorare le cose con la Germania:

 Il PIL procapite italiano è calato in termini relativi dal 119% della media dell’UE 28 nel 2001 fino al 98% nel 2013. Tale calo ha caratterizzato anche Francia e Gran Bretagna e in misura minore la Spagna, che era invece cresciuta fino al 2007. La Germania invece, che aveva mantenuto un reddito procapite relativo sostanzialmente stabile dal 2000 al 2009, ha conseguito nel 2010-13 un consistente miglioramento.

Sempre i sindacati hanno fatto calare la produzione industriale e quindi scatenato la disoccupazione...dando un magnifico esempio di "strapotere"?

La produzione industriale italiana aveva mostrato una tendenza a un moderato calo nel 2000-2005, seguito da una fase di crescita nel 2005-2008, con trend di crescita più limitato rispetto alla media della zona euro. Dalla metà del 2008 fino ad aprile 2009 la produzione industriale è crollata da un massimo di 106 ad un minimo di 78, analogamente a quanto accaduto in tutto il mondo con la crisi finanziaria internazionale. Dalla seconda metà del 2009 alla metà del 2011 la produzione industriale ha recuperato circa il 40% di quanto aveva perso, tornando successivamente a calare.

5. A proposito di "mancanza di risorse", vediamo l'effetto del divorzio sul debito pubblico e sui conseguenti bisogni di copertura dell'onere degli interessi, abbondantemente superiori al deficit publbico italiano (annualmente e..notoriamente):

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l’Italia ha pagato 3.100 miliardi di interessi in 3 decenni (198% del PIL)


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6. Ma una cosa, sindacati e loro "strapotere-che-ha rovinato-l'Italia" a parte, vorremmo precisare.
Il "buonismo dolciastro" sugli immigrati non è affatto di sinistra: o meglio, lo è a livello "cosmetico" seguendo una tattica culturale che è tipica dell'€-ordoliberismo. Se in proposito avesse dei dubbi, potrebbe leggersi questi post (anche se dubitiamo che mai lo farà):

1) V€RSO LA SCHIAVITU': DALL'ORDOLIBERISMO AL LAVORO MERCE;

2) 1978 E 1992. PARTE II (1992: tra favolosi anni '80 e Maastricht)- Con precisazione aggiuntiva;

7. Ma, già che ci stiamo, in tema di immigrati, ricordiamo che il "mercato del lavoro-merce" (locuzione utilizzata anche da Popper per contraddistinguere il capitalismo sfrenato che pareva sorpassato prima dell'avvento della magia €uropea), funziona tanto meglio quanto è più vasto "l'esercito industriale di riserva dei disoccupati", e Kalergy, uno dei più celebrati fondatori dell'Europa federalista, - un tipo tutt'altro che "comunista"-, lo sapeva benissimo, auspicandone una versione in "meticciato" (di schiavi, stile antico Egitto, distruggendo le identità nazionali europee, cosa che si realizza con la famosa "cessione di sovranità"...). 
Se (mai) questo fosse chiarito, ecco come funziona la sostanza della cosmesi buonista, cioè la strategia internazionalista-ordoliberista, che, lo ripetiamo, è la restaurazione del liberismo tout-court, solo fatta, opportunamente mediante un ordinamento sovranazionale:

"...l'idea (originata da Nazioni Unite sempre più al servizio del governo mondiale ad impostazione liberista-hayekian-kalergico) della "migrazione di ricambio", - idea che sostanzialmente sta al fondo dell'€uro-tecno-cosmetismo-, presuppone un sistema socio-politico che crei e protragga la crisi demografica "autoctona" (cioè un grave fenomeno di denatalità e conseguente "invecchiamento" della popolazione, delle cui cause non si parla mai...senza enorme ipocrisia cosmetica).
E, quindi, presuppone l'avvenuto consolidamento del sistema di "costituzione materiale" neo-liberista globalizzato, che sancisca, (ordoliberisticamente in UEM):

a) la "durezza del vivere", (del cittadino, da privare delle sue parassitarie "sicurezze") come nuovo principio eticamente sano, da imporre extra e contra Constitutionem ai propri cittadini; non a caso tale durezza è implicitamente esaltata, come grund norm del nuovo "ordo", dalla corrente culturale €uropeista che discende da Ventotene. 
Quindi smantellamento progressivo, e intensificabile, dello Stato sociale, mediante tetti al deficit e politiche monetarie deflazioniste, e, inevitabilmente, svuotamento del diritto al lavoro e all'abitazione, nonchè alla piena assistenza sanitaria pubblica, sanciti dalla Costituzione: artt.1, 4 32, e 47 Cost., elementi che non possono non essere   alla base di una ben prevedibile crisi demografica, determinata dall'obiettivo scoraggiamento della natalità (che, infatti, inizia a manifestarsi proprio con l'affermarsi del vincolo esterno, all'inizio degli anni '80);

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DA NOTARE COME L'INCREMENTO "RELATIVO" DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE, cioè NON DEI NATI DI CITTADINANZA ORIGINARIA ITALIANA, SI COLLOCHI IN PIENO IN TEMPI DI EURO, CIOE' DI VINCOLO ESTERNO €UROPEO INTENSIFICATO, E QUINDI DI ACCELERAZIONE DELLA DE-SOVRANIZZAZIONE DEMOCRATICA ITALIANA.
 
b) il senso di colpa per la non accettazione di quel grado di "durezza del vivere", mediante la comparazione ("tu sei un privilegiato, pensa a chi sta peggio di te") dello status di cittadino con la condizione dei migranti (cittadino, naturalmente, anche reso colpevole dell'invecchiamento e della crisi di denatalità, sulle cui cause ci si guarda bene dal fare la connessione con la spinta ideologica sovranazionale alla "migrazione di ricambio");
c) la tenaglia, creata da contraddittori principi dei trattati applicativi UE, tra i fenomeni a) (durezza del vivere) e b) (senso di colpa "comparativo").
Questa tenaglia mira a rendere accettabile e anzi moralmente dovuto sia l'inasprimento stabile della situazione occupazionale (disoccupazione strutturale "di equilibrio", al 10,5 assunta in UEM, per l'Italia, come pieno impiego) sia la deprivazione di risorse pubbliche (tagli continui alle pensioni, alla sanità e agli enti locali, riducendo il territorio ad una condizione di degrado infrastrutturale para-bellico, oltre alla privatizzazione). 
La "tenaglia" consolida e ci rende assuefatti allo stato di necessità dell'austerità fiscale (passata dall'originario tetto insostenibile al deficit al distruttivo pareggio di bilancio "strutturale").

8. Dunque, ha ragione Feltri sì: ci stiamo "grecizzando" - nel senso che non siamo più in grado di capire le cause e le forze in gioco contro di noi e ci aggrappiamo ai nostri torturatori!-, ma "qualcosa di sinistra" (se assunta, come gli stessi "strapotenti" sindacati, come tutela dei lavoratori) non c'entra nulla.
A questo punto, dovrebbe essere chiaro. 
Una cosa è la tattica cosmetica=apparente (ai cui fini la vulgata mediatica è essenziale), altra cosa è la spietata realizzazione di un disegno di restaurazione del liberismo che nulla ha a che vedere con la, ancorchè pallida, permanenza di una "sinistra". E non da oggi (v. post linkati sopra).

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