[Economia] Bollette elettriche: dal 2016 chi consumerà meno pagherà di più
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- Date: Wed, 29 Jul 2015 14:56:11 +0200 (CEST)
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Bollette elettriche: dal 2016 chi consumerà meno pagherà di più
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28/07/2015 - di Maghdi Abo Abia
Secondo il nuovo piano dell'Aeegsi, piano ancora divulgativo, è
opportuno aumentare i consumi penalizzando quelli più bassi a scapito di quelli
più alti con una nuova tariffa che potrebbe punire i virtuosi con un aumento di
71 euro l'anno
Bollette elettriche: dal 2016 chi consumerà meno pagherà di più
La bollette elettriche negli ultimi anni sono destinate ad aumentare
“regalando” una nuova stangata alle famiglie italiane che solo pochi giorni fa
avevano sentito parlare di abolizione dell’imposta sulla casa. A meno che non
si aumentino i consumi. Allora sono destinate a diminuire. Questo in sostanza
il senso della proposta dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il
sistema idrico, Aeegsi, che prevede dal 2016 un aumento sostanziale delle
bollette per oltre l’80 per cento delle famiglie italiane contrapposto ad un
calo per chi spende di più.
Bollette elettriche
BOLLETTE ELETTRICHE, IL DECRETO LEGISLATIVO DEL 2014
Cerchiamo di fare un po’ ordine in una materia che rischia di infuocare
l’autunno italiano. Il decreto legislativo 102/2014 recepisce una serie di
direttive europee che puntano ad incrementare l’efficienza energetica media dei
paesi membri. L’obiettivo è quello di produrre lo stesso quantitativo di
potenza usando meno risorse, tagliando le fonti tradizionali ed investendo
sulle rinnovabili. Nello specifico, nel ddl l’Italia pone i propri traguardi da
qui al 2020:
Nella riduzione, entro l’anno 2020, di 20 milioni di tonnellate
equivalenti di petrolio dei consumi di energia primaria, pari a 15,5 milioni di
tonnellate equivalenti di petrolio di energia finale, conteggiati a partire dal
2010, in coerenza con la Strategia energetica nazionale.
Insomma, produrre meglio per non perdere nulla.
BOLLETTE ELETTRICHE, LA PROPOSTA DELL’AEEGSI -
Detto questo. L’Aeegsi ha formulato una proposta al momento non
vincolante che dev’essere commentata o arricchita dai soggetti interessati che
devono far pervenire la propria opinione entro il prossimo 4 settembre. Del
resto lo specifica la stessa Aeegsi: La scheda ha carattere divulgativo e non
provvedimentale». L’obiettivo è quello di mantenere una distinzione netta tra
le diverse componenti della tariffa domestica, quelle a copertura dei servizi
di rete, per le quali vale il principio di aderenza delle tariffe ai costi, e
quelle a copertura degli oneri generali. Per queste ultime il suddetto principio
di aderenza non può essere applicato.
BOLLETTE ELETTRICHE, COME CAMBIA LA TARIFFA
Qui però bisogna fornire una spiegazione: i servizi di rete sono le
spese del cliente per farsi arrivare la corrente a casa. Gli oneri di sistema
sono i soldi pagati per gli incentivi alle energie rinnovabili o per la
dismissione delle vecchie centrali. Spiegato questo, andiamo avanti con una
diversa divisione della cosiddetta tariffa TD che vedrebbe i costi così
strutturati:
• quota fissa per i costi legati alla sola attività di misura e
commercializzazione;
• quota potenza (euro/anno per kW contrattualmente impegnato) per i
costi legati a tutte le attività di distribuzione a ogni livello di tensione;
• quota energia (centesimi di euro per kWh prelevato) per i costi
legati alle attività di trasmissione
Per quanto riguarda invece gli oneri di sistema, l’Aeegsi pensa di
muoversi come segue: il 75 per cento del gettito verrà raccolto in relazione
all’energia prelevata, nell’ordine dei centesimi di euro per kilowatt ora, il
restante 25 per cento verrà raccolto in relazione al numero dei punti di
prelievo, nell’ordine di centesimi di euro per punto.
LEGGI ANCHE: Ama Roma Capitale, perché le bollette sono salite?
BOLLETTE ELETTRICHE: CHI PAGA MENO OGGI AVRÀ UN EXTRA DI 71 EURO L’ANNO
Ora è arrivato il momento di parlare di “polpa”. Quanto costerà la
bolletta media? Ve lo diciamo subito. Di più rispetto al passato. A pagare
maggiormente saranno coloro che consumano fino a 1.500 kWh annui, che si
troveranno a pagare mediamente in un anno 71 euro in più rispetto alla
“vecchia” tariffazione ancora in auge. I maggiori risparmi? Per chi consuma più
di 6.000 kWh annui con un impianto da 6 chilowatt (-582 euro). Questo accade
perché il nuovo piano tariffario supera la tariffazione progressiva, sistema
ormai attivo solo in Italia in tutta Europa, per cui chi consuma di più paga di
più. Del resto lo prevede anche il Ddl all’articolo 11, comma 3:
superare la struttura progressiva rispetto ai consumi e adeguare le
predette componenti ai costi del relativo servizio, secondo criteri di
gradualità. L’adeguamento della struttura tariffaria deve essere tale da
stimolare comportamenti virtuosi da parte dei cittadini, favorire il
conseguimento degli obiettivi di efficienza energetica e non determina impatti
sulle categorie di utenti con struttura tariffaria non progressiva
Bollette elettriche
BOLLETTE ELETTRICHE: CONSUMARE DI PIU’ PER PAGARE MENO -
La soluzione per l’Aeegsi? Consumare di più. Si pensa a:
introduzione di livelli di potenza contrattualmente impegnata con un
passo più fitto rispetto all’attuale.
Azzeramento degli oneri in capo ai clienti finali (contributo in quota
fissa) a favore dei distributori per la copertura degli oneri amministrativi
previsti in caso di variazioni del livello di potenza contrattualmente
impegnata su richiesta dal cliente
Messa a disposizione, tramite bolletta o portale internet, delle
informazioni relative alla massima potenza prelevata mensile su base
quartoraria.
BOLLETTE ELETTRICHE, L’INTERROGAZIONE AL SENATO DEL M5S
Allora cosa succede con tutti i sistemi a basso consumo energetico
comprati con il passare degli anni? Anche con l’aumento della potenza e
l’azzeramento degli oneri in caso di variazione di livello di potenza potrebbe
accadere che chi ha scelto lampade a led, elettrodomestici a basso consumo e
reso la propria casa “efficiente” si trovi col cerino in mano, ovvero a pagare
molto più soldi di quanti non debba pagarne. Lo dice la legge ma l’impressione
è che la proposta dell’Aeegsi non vada nella stessa direzione. Senza
dimenticare che a prima lettura sembra che i maggiori oneri di sistema siano
proporzionalmente a carico di chi consuma meno. Medesima domanda se l’è posta
il senatore del Movimento 5 Stelle Gianni Girotto che in un’interrogazione al
Senato ha chiesto al governo di chiarire la questione.
BOLLETTE ELETTRICHE, IL NO DEGLI AMBIENTALISTI
Rinnovabili.it ha ripreso anche la posizione estremamente critica delle
associazioni ambientaliste, dei consumatori e delle rinnovabili che chiedono un
incontro pubblico all’Aeegsi in modo che si chiariscano le motivazioni di una
scelta che penalizzerebbe 24 milioni di famiglie su 23,9 milioni, cifre di
Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare. L’autorità, nel corso di un
incontro a porte chiuse con i rappresentanti delle associazioni, ha confermato
che «l’obiettivo della riforma è agevolare la transizione verso uno
sfruttamento sempre maggiore del vettore elettrico, grazie a una riduzione del
costo dei consumi, e dar la possibilità agli utenti di modulare con più libertà
la potenza impegnata».
BOLLETTE ELETTRICHE: “IL CONTENIMENTO DEI CONSUMI NON E’ PIU’
PRIORITARIO”
Insomma. Più consumi, meno paghi. Perché secondo l’Aeegsi il
contenimento dei consumi non è più prioritario in uno scenario di produzione da
rinnovabili. Secondo le associazioni lo spostamento del 100 per cento degli
oneri di distribuzione sulla quota fissa inciderebbe violentemente sui consumi
e sulle bollette che aumenteranno per l’81,5 per cento delle famiglie italiane.
Inoltre l’aumento dei consumi costringerebbe ad un maggiore sfruttamento delle
fonti fossili.
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