[Economia] Restiamo umani - Un aiuto per Gaza
- Subject: [Economia] Restiamo umani - Un aiuto per Gaza
- From: "amalia.navoni" <amalia.navoni at fastwebnet.it>
- Date: Fri, 1 Aug 2014 18:23:26 +0200
Alla manifestazione di ieri “Restiamo umani - Un aiuto per Gaza” ci hanno invitato a fare donazioni per portare medicinali a Gaza ( qui di seguito trovate informazioni) e ad esporre la bandiera della pace amalia Un aiuto per GazaADERIAMO ALLA CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI PER PORTARE MEDICINALI A GAZALa situazione umanitaria a Gaza è al limite della catastrofe. Le strutture sanitarie sono state distrutte e le poche operative sono al collasso. I feriti non possono essere curati per mancanza di elettricità, acqua, medicinali. PER VERSAMENTI BANCA POPOLARE DI MILANO – AG. 21 Organizzano: Acli Milano – Arci Milano – Camera del Lavoro di Milano – Cisl Milano – Comunità Palestinese Lombardia – Emergency Milano – Fiom Milano – Prc Milano – Sel Milano – Coordinamento Comitati “L’Altra Europa con Tsipras” – Salaam i Ragazzi dell’Olivo - XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX Purtroppo il cessate il fuoco è gia finito, dopo solo qualche ora dal suo inizio l'esercito israeliano a colpito a Rafah uccidendo già 27 palestinesi e ferendone 200. Molti erano ritornati verso le loro case per vedere cosa ne è rimasto. con rabbia e tristezza, adriana ---------- Forwarded message ---------- GAZA 1 agosto 2014 - 25° giorno Operazione “Protective edge” Tregua di 72 ore nella Striscia di Gaza, accettata sia da Israele che dalle fazioni palestinesi. Nei confini pero' non ci si puo' avvicinare, i carriarmati tirano su tutti. Le gente sfollata dalle case da oltre 2 settimane, quindi non potrà avvicinarsi per vedere come e’ messa la situazione. Intanto in alcune di queste tre zone, quelle maggiormente distrutte dai bombardamenti, Beit Hannun al Nord, Shajaya al centro est e Kuzaa al sud non si puo’ entrare in profondità’ e quindi ancora non si possono scavare le macerie, dove si calcolano seppellite ancora decine di vittime rimaste sotto i bombardamenti nelle tragiche notti degli attacchi distruttivi. L’odore di morte purtroppo si dirama nelle varie aree della citta’; per il momento pero’ l’esercito vieta categoricamente di avvicinarsi. Sul lato mare invece, i pescatori hanno ripreso la pesca, per cercare di guadagnare qualcosa da mangiare per le famiglie. Il lungo mare pullula di persone che stanno girando, ormai senza casa e impossibilitate a fare qualsiasi cosa. Ognuno sicuramente respira un attimo dopo tante ore e giorni di chiusura dentro i posti di fortuna che hanno trovato per la protezione della famiglia rimasta in vita. Queste ore saranno decisive per verificare la possibilità’ di una tregua di lunga durata, per ribadire la necessita’ di un cessate il fuoco che comporti la imposizione della fine dei bombardamenti, l’apertura delle frontiere della striscia di Gaza e la fine dell’embargo per gli abitanti. Queste le condizioni minime richieste dai palestinesi, e che dovrebbero essere necessariamente imposte anche a livello internazionale attraverso uno stop definitivo ad Israele sul controllo e l’occupazione delle aree palestinesi tutte. La situazione umanitaria ridotta ad una semi-catastrofe, con oltre 250.000 sfollati, 11.000 case totalmente distrutte dovra’ essere affrontata velocemente prima che sia troppo tardi; epidemie e disperazione sono sul limite della sopportazione umana. 1373 vittime palestinesi di cui 852 civili di cui 252 bambini e 181 donne 59 israeliani uccisi di cui 56 soldati, due civili israeliani e 1 civile di nazionalità' thailandese 137 scuole danneggiate 1.800.000 persone hanno accesso limitato ai servizi igienico- sanitari e all’acqua 303.000 bambini hanno necessita’ di supporto psicologico immediato. __._,_.___ Inviato da: adriana <adriana.zega at gmail.com> |
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