| Alberto Asor Rosa ha scritto sul Manifesto un denso articolo in cui
    invoca un accordo tra il mov 5 stelle e il PD.  Nella Rete toscana
    dei comitati abbiamo inviato (alcuni del comitato notav Firenze)
    questo messaggio per cercare di avviare una discussione che ancora
    non c'è. Riassumo schematicamente:
 
 
      Non crediamo che molti nel M5S abbiano idea di questa situazione, ma
    se fossimo in loro non ci faremmo intimidire dagli spettri
    dell'ingovernabilità e rilanceremmo varcando i confini italici
    proponendo un programma del genere al PD:il problema della formazione di un nuovo governo non ci pare
        davvero la priorità in questo momento. Ricordo che il concetto
        di "governabilità" è stato brandito per decenni come strumento
        per le più antidemocratiche riforme, a cominciare dalla riforma
        elettorale maggioritaria. Governabilità è eufemismo per
        garantire alla oligarchia italiana il controllo totale del
        parlamento e del paese, è stata giustificazione di un golpe
        molto morbido.l'emergenza (governo, spread, debito, eccetera) è strumento
        con cui si sono tacitate tutte le voci dissenzienti, anche
        quelle di buon senso. Ormai dovremmo aver imparato che
        l'emergenza è il penultimo strumento di controllo rimasto in
        mano a questo sistema economico in crisi profonda e sull'orlo
        del collasso; l'ultimo sarà esercito e terrorismo.
l'Italia non può fare la fine della Grecia, è troppo grossa,
        si tirerebbe dietro Europa e e USA; infatti anche Obama si
        preoccupa assai.
il M5S farà quello che vuole in parlamento, ma se accettasse
        di cogestire il disastro in cui già siamo (non è che ci dobbiamo
        arrivare) con gli strumenti del PD (liberismo temperato, altro
        ossimoro) sancirebbe la sua morte immediata e sarebbe una
        ulteriore occasione persa di minimo cambiamento.
crediamo che il M5S (come la maggior parte del paese) non
        abbia ben chiara la gravità della situazione che non dipende
        dalla governabilità, ma da come è stata governata l'economia
        negli ultimi 30 anni.il governo Monti ha saputo ben giocare la cara della
        "presentabilità" in Europa e nel mondo dopo l'indegna farsa
        belusconiana, ma è una catastrofe per il paese: recessione,
        disoccupazione, aumento del debito in termini assoluti e
        percentuali. A dimostrazione evidente ed empirica che
        "l'austerità è di destra", come dice Brancaccio. L'aver messo i
        conti a posto non ha guarito il paziente, anzi lo sta uccidendo.
        Il PD è stato il più strenuo difensore di questa politica di
        bilancio e credo sia la principale causa della sua sconfitta.
chiunque vada oggi al governo volendo applicare il rispetto
        del fiscal compact (altro golpe dolce dell'Europa dei banchieri)
        potrà solo gestire recessione e impoverimento.Gli strepiti germanici e di Wall Street sulla situazione
        italiana derivano soprattutto dal timore che qualcuno si svegli
        e dica che il debito va ricontrattato. 
 
      abolizione legge obiettivo e tutte le opere connesse, non solo
        TAV; rinuncia agli F35rilancio dell'economia favorendo piccole opere utili, piccole
        imprese, mondo del lavoro
avviare un processo di redistribuzione della ricchezza che
        abbia come strumento il reddito di cittadinanza e una politica
        fiscale progressiva (come ci dice la Costituzione)
avviare una offensiva diplomatica creando una alleanza di
          paesi del sud Europa che imponga la ricontrattazione del
          debito; questo è sempre stato lo strumento principe delle
          politiche coloniali fin dagli anni '60, più efficiente e
          micidiale degli eserciti armati. Non si tratta di uscire né
          dall'euro né dall'Europa, ma di imporne una sociale. Questo non sarebbe un programma rivoluzionario, ma riformista.
      Quello del PD è conservatore, saremmo tentati di dire reazionario.Oggi cincischiare con leggi contro la corruzione e la riduzione
      dei costi della politica (cose da fare, beninteso) è curare un
      moribondo con impacchi di acqua tiepida.
 Dubitiamo che i 5stelle vogliano fare una cosa del genere, non
      crediamo abbiano strumenti di analisi marxiste o keinesiane, ma
      queste le potremmo proporre noi persone di sinistra, se non
      abbiamo dimenticato le nostre radici.
 La governabilità non è un problema, è l'ultimo imbroglio.
 Col successo del M5S si sono mosse le acque er questo è bene.
      L'esito delle elezioni dimostra che le persone (come chiamarle?
      gente? lavoratori? proletariato? abbiamo difficoltà a utilizzare
      le classiche catalogazioni) sarebbero pronte ad un cambiamento
      radicale.
 La vittoria dei 5stelle e l'estinzione della sinistra sono state
      causate dalla sinistra stessa che per oltre 20 anni non ha avuto
      altra strategia che mitigare e cogestire la ristrutturazione
      economica e sociale.
 Se fosse esistita una sinistra e un ambientalismo riformista
      Grillo sarebbe rimasto a fare il comico.
 Tiziano Cardosi
 
 
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