sostenibilità e centralità dell'uomo



Sostenibilità, è questa la via per il futuro?
 
La parola a Zygmunt Bauman

L’incontro, organizzato inizialmente dall’associazione Greenaccord Onlus per il mese di gennaio, si terrà a Roma il 12 febbraio: riproponiamo il nostro invito a partecipare
 
«Dobbiamo trovare i mezzi per la felicità umana in modi che non comportino il consumare, consumare, consumare; sembra l'unica cosa che riusciamo a fare». Zygmunt Bauman, sociologo polacco, dalle pagine di greenreport lanciava così il suo allarme sulla natura della crisi che stiamo vivendo e sulle possibilità che ci vengono offerte per uscirne. «La società dei consumi è ostile, avversa alla sostenibilità: stiamo consumando troppo, esaurendo le nostre risorse naturali, e la crisi del debito è proprio la conseguenza dell'orgia del consumo». Eppure l'unica via da percorrere sembra proprio questa, quella della sostenibilità.
Bauman torna dunque a parlarne durante la tavola rotonda Verso un nuovo Umanesimo: una umanità smarrita in cerca del suo futuro, organizzata dall'associazione Greenaccord Onlus l'università Lumsa, Fnsi e  l'Associazione stampa romana e con il patrocinio ed il contributo di Logospa e Fatigappalti. Il prossimo 12 Febbraio, alle ore 11 presso la Sala Giubileo della Lumsa in via di Porta Castello 44 a Roma, si terrà l'incontro che sarà l'occasione per parlare di limiti del modello di sviluppo, crisi ecologica, cause della disgregazione sociale e prospettive per il futuro: un confronto tra Bauman, il filosofo italiano Aldo Masullo, e Vittorio V. Alberti, del Pontificio Consiglio per la giustizia e la pace. Modera l'incontro Letizia Leviti, giornalista Sky.
«L'umanità, grazie ai grandi progressi tecnici del Novecento, aveva creduto di tenere saldamente in mano il proprio futuro ma le molte crisi attuali rendono incerto il suo cammino. Una crisi climatica disastrosa ancora non trova risposte politiche convincenti. Gli ecologi considerano il pianeta in marcia verso la 6° estinzione di massa, causata dall'azione incauta dell'uomo. Una crisi anche sociale poiché i sette miliardi di abitanti della terra si muovono in un modello di consumo crescente e insostenibile col rischio della scarsità di cibo e materie prime. Le previsioni degli scienziati creano solo allarmi di breve durata, sui quali prevale una irrazionale negazione nell'inerzia quotidiana spiega Andrea Masullo, economista ecologico e direttore del Comitato scientifico di Greenaccord, in una nota dell'associazione - Siamo certi che l'incontro con Bauman contribuirà a rispondere a una domanda cruciale: siamo pronti a mettere in discussione il modello di sviluppo che ha portato gran parte dell'umanità a un benessere senza precedenti ma che sta ormai compromettendo la possibilità per le nuove generazioni di vivere il proprio futuro?».